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Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
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Gaza, attaccato un internet cafè: "Almeno 21 morti" | Lunedì l'incontro Trump-Netanyahu alla Casa Bianca

Grossi (Aiea): l'Iran può arricchire di nuovo l'uranio tra qualche mese. Hamas: "Netanyahu pone condizioni impossibili per accordo". Teheran: "Seri dubbi sul rispetto della tregua da parte di Tel Aviv"

di Redazione online
30 Giu 2025 - 22:01

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 633. Massicci raid aerei israeliani hanno colpito Gaza City. Attaccato un internet cafè: "Almeno 21 morti". Un alto funzionario di Hamas, Mahmoud Mardawi, ha affermato che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu sta proponendo condizioni impossibili per vanificare la possibilità di raggiungere un accordo di cessate il fuoco. L'Iran ha dichiarato di nutrire "seri dubbi" sul rispetto del cessate il fuoco da parte di Israele, in vigore da martedì dopo 12 giorni di guerra tra i due Paesi. Teheran ha reso noto che "durante la guerra dei 12 giorni sono rimaste uccise in Iran almeno 935 persone". Donald Trump ribadisce: "L'Iran era vicino alla produzione della bomba atomica". Il presidente degli Stati Uniti si è detto disposto a revocare le sanzioni se Teheran adotterà una "politica pacifica". Grossi (Aiea): "L'Iran può arricchire di nuovo l'uranio tra qualche mese".


Donald Trump riceverà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca lunedì prossimo. Lo hanno riferito fonti israeliane ad Axios, come riporta Barak Ravid su X.


La guida suprema dell'Iran, l'ayatollah Ali Khamenei, avrebbe scelto come suo successore al vertice della Repubblica islamica il figlio Mojtaba. Lo ha riferito il Mossad, definendo Ali Khamenei un "leader malato ed esausto". Il 21 giugno, il quotidiano statunitense New York Times, citando fonti ufficiali iraniane, aveva riferito che Khamenei aveva invece selezionato tre alti religiosi come possibili successori in caso di una sua uccisione. Nel corso della guerra dei 12 giorni tra Israele e Iran, conclusa il 24 giugno con un cessate il fuoco annunciato dagli Stati Uniti, Khamenei si è rifugiato in un bunker per ripararsi dagli attacchi e avrebbe sospeso tutte le comunicazioni elettroniche, comunicando unicamente tramite un intermediario.


Almeno 33 persone sono state uccise e molte altre sono rimaste ferite oggi in un attacco lanciato dalle Forze di difesa israeliane (Idf) contro un bar vicino al mare situato nella parte occidentale di Gaza City, nel nord della Striscia. Lo ha riferito l'agenzia di stampa palestinese "Quds News Network", citando fonti locali, secondo cui il numero dei morti è destinato a salire. Tra le vittime ci sarebbero anche il giornalista Ismail Abu Hatab e l'artista visivo Frans al Salmi. Secondo quanto dichiarato in precedenza dall'ufficio stampa di Gaza, gestito dal movimento islamista palestinese Hamas, il numero di giornalisti uccisi nella Striscia è salito a 228 dall'inizio delle operazioni militari israeliane nell'enclave il 7 ottobre 2023. 


Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha convocato una "riunione urgente" con i responsabili della sicurezza per discutere degli attacchi dei coloni contro le Idf in Cisgiordania. "Questo fenomeno deve essere fermato immediatamente. Adotteremo tutte le misure necessarie e sradicheremo completamente questa violenza. Nessuno oserà alzare le mani contro i soldati e i membri delle forze di sicurezza".


"Nessun Paese civile può tollerare atti violenti e anarchici come l'incendio di un'installazione militare, il danneggiamento di proprietà dell'Idf e le aggressioni al personale di sicurezza da parte di cittadini dello Stato". Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu nel condannare le ultime violenze dei coloni contro l'esercito israeliano, invitando le forze dell'ordine a indagare sull'incidente.


"Almeno 935 martiri sono stati identificati in Iran durante la guerra israeliana di 12 giorni contro l'Iran, tra cui 38 bambini e 132 donne, alcune delle quali incinte". Lo ha affermato il portavoce della magistratura iraniana Asghar Jahangir.


L'Alta Corte di Londra ha respinto l'azione legale presentata dalle maggiori associazioni occidentali, impegnate sul fronte dei diritti umani, per cercare d'imporre un congelamento alle forniture da parte del Regno Unito di armi cruciali a Israele nella guerra a Gaza. Il ricorso è stato sostenuto fra le diverse organizzazioni anche da Amnesty International, Human Rights Watch e Oxfam, oltre che dalla palestinese Al-Haq. I ricorrenti chiedevano ai giudici d'imporre al governo di Keir Starmer in particolare lo stop delle forniture di componenti britanniche dei caccia F-35 americani, utilizzati nei raid israeliani nella Striscia.


"Oggi assistiamo, sgomenti, all'uso iniquo della fame come arma di guerra. Affamare una popolazione è un modo molto economico per fare la guerra". Lo afferma Papa Leone XIV in un messaggio alla Fao, sottolineando che "in questi tipi di conflitti, i primi obiettivi militari diventano le reti di approvvigionamento idrico e le vie di comunicazione. È tempo che il mondo adotti limiti chiari, riconoscibili e concordati per punire questi abusi e perseguire i responsabili e gli autori. Rinviare la soluzione a questa situazione devastante non aiuterà; al contrario, l'angoscia e le difficoltà dei bisognosi continueranno ad accumularsi".


Almeno 25 persone sono state uccise nei raid aerei israeliani oggi, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie locali in un bilancio aggiornato, tra cui 10 persone uccise a Zeitoun, nel sud di Gaza City. Lo scrive il Guardian. Due persone in attesa di aiuti sono state colpite dal fuoco israeliano vicino a un centro di distribuzione di aiuti nel sud di Rafah, secondo quanto riferito ad Al Jazeera da fonti del complesso medico Nasser, scrive ancora il Guardian.


"Dite a quel falso del senatore democratico Chris Coons che non sto offrendo nulla all'Iran, a differenza di Obama, che ha pagato loro miliardi di dollari nell'ambito dello stupido ''Jcpoa della strada verso l'arma nucleare' (che ora sarebbe scaduto!), e che non sto nemmeno parlando con loro dal momento che abbiamo completamente distrutto i loro impianti nucleari". Lo scrive su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.


"Io mi auguro che un cessate il fuoco a Gaza si raggiunga il prima possibile, perché è inaccettabile ciò che sta accadendo", "anche se" si tratta di "una violazione del diritto internazionale e umanitario anche da parte di Israele". È quanto ha detto oggi il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Morning News su Canale 5. "Noi siamo amici di Israele, però diciamo con grande amicizia, basta con i bombardamenti a Gaza", ha precisato. Tajani ha spiegato che "Israele non ascolta" molti appelli internazionali al cessate il fuoco. "È ovvio che anche Hamas deve fare la sua parte, deve liberare gli ostaggi, ma anche Israele deve comprendere che non si può continuare con questa carneficina della popolazione civile che non ha nulla a che vedere con Hamas, anche se Hamas usa i palestinesi come scudi umani", ha insistito il ministro.


Almeno otto palestinesi sono stati uccisi e altri sono rimasti feriti nella tarda serata di domenica, in seguito a un bombardamento dell'esercito israeliano su due scuole che ospitavano sfollati palestinesi a Jabaliya e Gaza City, oltre che su un punto di distribuzione degli aiuti nel centro della Striscia di Gaza.


Gli Stati Uniti devono escludere ulteriori attacchi contro l'Iran se vogliono riprendere i colloqui diplomatici: lo ha dichiarato alla Bbc il viceministro degli Esteri di Teheran, Majid Takht-Ravanchi precisando che l'amministrazione Trump ha comunicato all'Iran, tramite mediatori, di voler riprendere i negoziati, ma "non ha chiarito la propria posizione" sulla "questione molto importante" di ulteriori attacchi durante lo svolgimento dei colloqui. L'operazione militare israeliana, iniziata nelle prime ore del 13 giugno, ha fatto naufragare un sesto round di colloqui, per lo più indiretti, che si sarebbe dovuto svolgere a Muscat due giorni dopo.


"La capacità industriale c'è. L'Iran è un paese molto sofisticato in termini di tecnologia nucleare, come è ovvio. Possono avere nel giro di pochi mesi, direi, qualche cascata di centrifughe che girano e producono uranio arricchito, o anche meno. Ma come ho detto, francamente, non si può affermare che tutto sia scomparso e che non ci sia più nulla". Così il direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi, in una intervista alla Cbs dopo aver dichiarato che l'Iran lo aveva informato il 13 giugno, il giorno dei primi attacchi israeliani, che stava adottando misure per proteggere le sue attrezzature e i suoi materiali nucleari. 

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