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Netanyahu: "Israele vuole controllare Gaza ma non annetterla"

Al via la riunione del gabinetto di sicurezza sulle prossime operazioni nella Striscia. Contrari l'opposizione, i riservisti e le famiglie degli ostaggi

di Redazione online
07 Ago 2025 - 19:52

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 671. Israele intende prendere il controllo di tutta la Striscia di Gaza per garantirne la sicurezza e rimuovere Hamas dalla regione, ma non ne cerca l'annessione. Lo ha dichiarato il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. "Per garantire la nostra sicurezza, intendiamo rimuovere Hamas dalla zona, consentire alla popolazione di essere libera e affidare la zona a un governo civile che non sia né Hamas né chiunque promuova la distruzione di Israele", ha spiegato. Israele tuttavia "non vuole annetterla", ma intende piuttosto stabilire un perimetro di sicurezza, ha aggiunto: "Vogliamo consegnarla alle forze arabe che la governeranno correttamente senza minacciarci e garantendo agli abitanti di Gaza una vita dignitosa. Questo non è possibile con Hamas". Intanto è iniziata la riunione del gabinetto di sicurezza per discutere le prossime operazioni nella Striscia di Gaza, inclusa l'occupazione militare dell'enclave. Il capo di Stato maggiore dell'Idf e altri generali continuano ad avvertire sui rischi dell'operazione. "La conquista di Gaza porterà Israele in un buco nero", è l'avvertimento dell'esercito. Contrarie anche l'opposizione e le famiglie degli ostaggi che hanno lanciato un appello chiedendo di fermare quella che definiscono "la decisione catastrofica" di occupare la Striscia.

Decine di camion di aiuti entrati a Gaza, centinaia di persone in attesa del cibo

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Hamas ha avvertito che tratterebbe come "una forza 'occupante' legata a Israele" qualsiasi forza che venga creata con l'intenzione di governare il territorio della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Hamas ha poi ribadito che il piano del primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu per far sì che Israele assuma il pieno controllo della Striscia di Gaza è "un palese colpo di stato" contro il processo negoziale e dimostra che vuole sacrificare gli ostaggi. 


La polizia israeliana ha arrestato almeno 10 manifestanti mentre migliaia di persone si radunavano a Tel Aviv questa sera per chiedere un accordo sulla presa degli ostaggi. Lo riporta Haaretz. I manifestanti hanno affermato che due dei dimostranti arrestati sono minorenni. 


Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha avuto un colloquio telefonico con il presidente Emirati Arabi Uniti, S.A. Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan. Con il Presidente emiratino è stata l’occasione per condividere l’eccellente cooperazione nella consegna degli aiuti umanitari a Gaza. È stata inoltre ribadita la necessità di una cessazione immediata delle ostilità, del rilascio degli ostaggi nelle mani di Hamas e di un accesso degli aiuti pieno e senza ostacoli per porre fine all’ingiustificabile crisi umanitaria in corso nella Striscia.


La polizia israeliana sta utilizzando idranti per disperdere i manifestanti antigovernativi su Begin Road a Tel Aviv. Lo riporta 'Times of Israel'. I media ebraici riferiscono che la polizia ha arrestato cinque manifestanti. 


Il governo olandese ha escluso per ora il riconoscimento di uno Stato palestinese, nonostante la crescente preoccupazione dell'opinione pubblica per Gaza, ma ha affermato che le azioni di Israele nel territorio devastato dalla guerra stanno erodendo la sua stessa sicurezza. Lo scrive la Reuters sul suo sito.


"L'espansione dell'aggressione contro il nostro popolo non sarà una passeggiata: il prezzo sarà alto e doloroso", ha dichiarato Hamas mentre si sta tenendo il gabinetto di sicurezza per decidere sul piano per conquistare Gaza. Lo riferisce Ynet. "Le parole di Netanyahu rivelano le vere motivazioni dietro il suo ritiro dall'ultimo ciclo di negoziati, nonostante fossimo vicini a un accordo finale. I suoi piani per espandere l'aggressione dimostrano che mira a liberarsi degli ostaggi e sacrificarli per i propri interessi personali. L'espansione dell'aggressione contro il nostro popolo non sarà una passeggiata", ha aggiunto Hamas.


Cinque persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano nella parte orientale del Libano nonostante il cessate il fuoco con il gruppo militante Hezbollah. Lo ha reso noto il governo del Paese. "L'attacco israeliano su Masnaa Road ha causato un bilancio preliminare di cinque morti e dieci feriti", ha dichiarato il ministero della Salute libanese. L'agenzia di stampa statale Ani ha riferito che l'attacco ha colpito un veicolo vicino ad un valico di frontiera con la Siria. L'attacco è avvenuto mentre il governo libanese era riunito per discutere del disarmo di Hezbollah.


Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, propone "un'altra guerra, altri ostaggi morti, altri soldati caduti e decine di miliardi di shekel dei contribuenti che saranno versati nelle illusioni di Itamar Ben Gvir (ministro della Sicurezza nazionale) e (del ministro delle Finanze, Bezalel) Smotrich". Lo ha detto il leader dell'opposizione israeliana, Yair Lapid.


E' iniziata la riunione del gabinetto politico e di sicurezza di Israele per discutere le prossime operazioni nella Striscia di Gaza, inclusa l'occupazione militare dell'enclave. Lo riferisce l'emittente israeliana "Channel 12".


Le famiglie degli ostaggi hanno lanciato un appello chiedendo di fermare quella che definiscono "la decisione catastrofica" di occupare la Striscia di Gaza, e di promuovere invece un accordo complessivo per il ritorno dei loro cari e la fine immediata della guerra. "Chi amiamo è in pericolo immediato: alcuni rischiano la vita, altri di scomparire per sempre nella terra di Gaza. Anche lo Stato di Israele è in pericolo: rischiamo di perdere i nostri valori morali e la responsabilità reciproca. Unitevi a noi prima che sia troppo tardi", hanno dichiarato. 


La guerra potrebbe finire rapidamente, "anche domani", se Hamas deponesse le armi e rilasciasse gli ostaggi senza condizioni. Lo ha detto il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu parlando a una conferenza stampa con giornalisti indiani in seguito a un incontro con l'ambasciatore indiano in Israele JP Singh, rispondendo all'emittente 'CNN-News18, come riporta Haaretz. 


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele "non annetterà la Striscia di Gaza" e che il piano è quello di trasferire la Striscia a un organo di governo che la controllerà temporaneamente. Parlando a una conferenza stampa con giornalisti indiani in seguito a un incontro con l'ambasciatore indiano in Israele JP Singh, rispondendo all'emittente 'CNN-News18, come riporta Haaretz, Netanyahu ha affermato che gli obiettivi principali della guerra restano "la completa distruzione di Hamas e il ritorno di tutti gli ostaggi israeliani". 


Una ventina di familiari degli ostaggi israeliani sono salpati dal sud di Israele verso il confine marittimo con Gaza, dove hanno trasmesso messaggi dagli altoparlanti delle imbarcazioni ai loro parenti tenuti prigionieri nella Striscia. Le famiglie hanno denunciato il piano di Netanyahu di espandere le operazioni militari. Yehuda Cohen, padre di Nimrod Cohen, un soldato israeliano tenuto in ostaggio nella Striscia, ha dichiarato dall'imbarcazione che Netanyahu sta prolungando la guerra per soddisfare gli estremisti del suo governo e impedirne il crollo. "Netanyahu sta lavorando solo per se stesso", ha affermato, implorando la comunità internazionale di fare pressione sul premier affinché fermi la guerra e salvi suo figlio.


Il ministero della Sanità di Gaza, guidato da Hamas, ha annunciato che durante i raid dell'Idf nelle ultime 24 ore ci sono state 100 vittime e 603 feriti. 


Durante la riunione del gabinetto di sicurezza delle 18 sul piano sull'occupazione di Gaza il capo di stato maggiore Eyal Zamir dovrebbe mettere in guardia su rischi, "soprattutto senza una decisione chiara su ciò che verrà dopo, avvertendo che la situazione rischia di complicarsi". Secondo indiscrezioni negli ultimi giorni Zamir avrebbe detto ai collaboratori che "la conquista della Striscia trascinerà Israele in un buco nero". Il piano dei generali prevede: l'accerchiamento di Gaza city e dei campi centrali per isolare il territorio e confinare i combattimenti. Poi: fuoco massiccio, ingressi truppe mirati, evitare trappole.


E' salito a 61.258 morti e 152.045 feriti il bilancio degli attacchi lanciati dalle forze israeliane nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre 2023. Lo ha reso noto il movimento islamista palestinese Hamas, secondo cui dalla ripresa del conflitto il 18 marzo 2025 - dopo una tregua di due mesi - sono morte almeno 9.752 persone mentre altre 40.004 sono rimaste ferite. Il bilancio, che include civili e miliziani senza distinzioni, non può essere verificato in modo indipendente.


"La cultura del dissenso è parte integrante della storia del popolo d'Israele e rappresenta un elemento fondamentale nella cultura organizzativa dell'Idf. Continueremo a esprimere la nostra posizione senza timore, in modo oggettivo, indipendente e professionale. Non ci occupiamo di teorie, ma di vite umane e della difesa dello Stato. Solo il suo bene e la sua sicurezza sono davanti ai nostri occhi". Lo ha detto il capo dell'esercito israeliano Eyal Zamir al forum dello Stato maggiore. E' la prima dichiarazione ufficiale del capo di Stato maggiore in seguito ai contrasti con la leadership politica sul piano di occupazione di Gaza.


"L'Ue è stata molto chiara su Gaza, l'uccisione di civili è indifendibile. Sulla parola genocidio spetta ai tribunali internazionale fare una valutazione". Lo ha detto una portavoce della Commissione, commentando le parole di Teresa Ribera secondo la quale ciò che accade "somiglia molto" a un genocidio. "Ieri abbiamo aggiornato i 27 sull'attuazione da parte di Israele dell'intesa sugli aiuti. Ci sono dei progressi parziali ma la situazione resta molto molto difficile", ha aggiunto la portavoce, secondo cui "il numero di camion di aiuti non è sufficiente" e allo stesso tempo "l'Ue non è stata autorizzata ad avere accesso a Gaza". 


Gli ospedali della Striscia di Gaza hanno registrato nelle ultime 24 ore altri quattro decessi per fame e malnutrizione. Sale così a 197 il numero complessivo dei morti, tra cui 96 bambini, secondo il bilancio fornito dal ministero della Sanità dell'enclave. 


Il piano, che sarà votato nel pomeriggio in Israele per conquistare nuove vaste aree della Striscia di Gaza, prevede un arco temporale massimo di cinque mesi e un milione di palestinesi sfollati.


Il giacimento di gas naturale israeliano Leviathan, situato a meno di 200 chilometri dalle coste di Gaza e Israele, ha firmato un accordo del valore di 35 miliardi di dollari per la fornitura di gas all'Egitto, il più grande accordo di esportazione nella storia di Israele. Lo ha dichiarato NewMed, uno dei partner del giacimento, citato dalla Reuters sul suo sito.


Il movimento islamista palestinese Hamas aveva accumulato circa 700 milioni di dollari in contanti e centinaia di milioni di shekel nei tunnel sotterranei prima dell'attacco del 7 ottobre 2023. Lo ha rivelato un alto funzionario di Hamas alla Bbc. Chiedendosi come abbia fatto il movimento islamista a pagare gli stipendi di 30mila dipendenti nel corso del conflitto con Israele, l'emittente ha intervistato tre funzionari di Hamas, i quali hanno rivelato un sistema di pagamento del salario basato su messaggi criptati e buste sigillate. Una parte significativa degli aiuti umanitari che entrano nella Striscia viene dirottata da Hamas e rivenduta al mercato nero a prezzi gonfiati o distribuita ai suoi fedelissimi, confermando un'accusa più volte lanciata da Israele. 


Ventidue civili sono stati uccisi e feriti a Gaza dalle forze israeliane dalla mezzanotte fino a stamani. Lo riferisce l'agenzia palestinese Wafa.


La volontà di Netanyahu di occupare totalmente il territorio di Gaza sta creando grossi problemi, e grande scontento, nell'opinione pubblica ma anche tra i militari. Il gabinetto di sicurezza non ha ancora dato l'assenso. I vertici militari registrano la stanchezza delle truppe e la carenza di riservisti. Contrari anche le famiglie degli ostaggi.


La riunione di gabinetto per votare sull'occupazione totale di Gaza, fissata per giovedì dalle 18.00 alle 23.00, potrebbe avanti fino a tarda notte, ben oltre le cinque ore fissate. Secondo le stime dei commentatori israeliani, la proposta del premier Benyamin Netanyahu dovrebbe ricevere la maggioranza dei voti, comunque sia formulata. Ma il dibattito non sarà in discesa.


L'esercito israeliano conferma di aver effettuato attacchi aerei contro una serie di obiettivi di Hezbollah nel Libano meridionale. Secondo l'esercito, citato da Times of Israel, tra gli obiettivi c'erano depositi di armi, lanciarazzi e siti utilizzati per immagazzinare veicoli da costruzione, utilizzati dal gruppo terroristico per ripristinare le proprie infrastrutture.


Benjamin Netanyahu convocherà il gabinetto di sicurezza oggi alle 18:00 (le 17:00 in Italia) presso il suo ufficio a Gerusalemme per discutere i piani di guerra a Gaza. "Il gabinetto dovrebbe approvare durante la riunione l'occupazione militare totale della Striscia", riferisce il Times of Israel, nonostante il capo di stato maggiore dell'Idf e altri generali dell'esercito abbiano avvertito dei rischi dell'operazione.

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