Decine di camion di aiuti entrati a Gaza, centinaia di persone in attesa del cibo
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Ben Gvir sulla Spianata delle Moschee, l'Anp: "Superato il limite". Tajani: ok al riconoscimento dello Stato palestinese, ma prima va costruito
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 668. Rivolgendosi al pubblico israeliano in un videomessaggio, il premier israeliano Benjamin Netanyahu si è detto "scioccato" dai "video orribili" degli ostaggi, poi si è rivolto alle loro famiglie. Ha detto che mentre gli ostaggi "si consumano in una prigione, i mostri di Hamas li circondano: hanno braccia grosse e carnose. Li stanno facendo morire di fame come i nazisti fecero morire di fame gli ebrei". Lo riporta il Times of Israel. "Siamo favorevoli al riconoscimento dello Stato palestinese, ma riconoscere qualcosa che non c'è, è velleitario, mentre lavorare per costruire lo Stato palestinese è concreto". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani. Intanto, con l'incursione del ministro israeliano Ben Gvir e di alcuni membri della Knessett sulla Spianata delle Moschee, per l'Anp "è stata superata la linea rossa". Una ventina di ex alti funzionari della sicurezza israeliana hanno diffuso un video in cui chiedono di porre fine alla guerra a Gaza, sostenendo che Israele ha accumulato più perdite che vittorie e che i combattimenti si sono protratti per ragioni politiche piuttosto che per decisioni militari strategiche.
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Il Forum degli ostaggi ha nuovamente criticato la condotta del premier Benjamin Netanyahu nei confronti degli ostaggi, affermando che "sta portando Israele e gli ostaggi alla rovina". "Netanyahu sta preparando la più grande truffa possibile", si legge in un comunicato. "Le sue dichiarazioni sul rilascio sono state ripetute più volte, e mirano a ingannare l'opinione pubblica". Il forum ha anche affermato che "l'espansione della guerra mette a repentaglio la vita degli ostaggi, che sono già in immediato pericolo di morte". Einav Zangauker, il cui figlio Matan è tenuto in ostaggio a Gaza, ha affermato che "la leadership politica ha deciso di attuare la 'soluzione finale' su mio figlio Matan e altri 49 ostaggi".
Quella in atto a Gaza è una "carneficina", mentre "genocidio" sarebbe "un tentativo indiscriminato di eliminare tutti i palestinesi". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani su Radio Rai 1. "L'obiettivo (degli attacchi di Israele) non è ucciderli, tutti ma farli uscire dalla Striscia di Gaza", ha aggiunto Tajani.
Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite terrà una sessione speciale, martedì 5 agosto, per discutere dei 50 ostaggi ancora detenuti da Hamas a Gaza, su richiesta del ministro degli Esteri israeliano Gideon Sa'ar, secondo quanto dichiarato dal suo ufficio citato da Times of Israel. I membri del Consiglio voteranno una risoluzione che chiede un cessate il fuoco e un accesso umanitario illimitato a Gaza. Sa'ar ha richiesto con forza la convocazione dell'incontro dopo la diffusione delle immagini di due ostaggi visibilmente emaciati. La riunione, tuttavia, non appare ancora nell'agenda online del Consiglio di sicurezza.
Dall'alba di oggi, gli attacchi dell'esercito israeliano a Gaza hanno ucciso almeno 92 persone. Lo hanno riferito fonti mediche ad Al Jazeera. Tra questi, 56 erano alla ricerca di aiuti, di cui nove a Rafah e sette a Netzarim, nel nord di Gaza.
Si vedono gli ostaggi "languire in una cella sotterranea. Ma i mostri di Hamas che li circondano hanno braccia grasse e carnose. Li stanno affamando come i nazisti affamavano gli ebrei". Lo dice il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un video. "E quando vedo questo - aggiunge -, capisco esattamente cosa vuole Hamas. Non vuole un accordo. Vuole spezzarci con questi video dell'orrore, con la propaganda menzognera che diffonde nel mondo. Noi non ci spezzeremo. Mi sento ancora più determinato a liberare i nostri figli rapiti, a eliminare Hamas, e garantire che Gaza non rappresenti mai più una minaccia", ha aggiunto.