LIVE
Ultimo aggiornamento: 2 mesi fa
Speciale Il conflitto in Medioriente

Le notizie in tempo reale

Idf: consegnate le bare di due ostaggi | Vance: "Le violenze non sono la fine della tregua a Gaza, per la pace e la ricostruzione servirà molto tempo"

Il vicepresidente Usa nel sud d'Israele: "Stiamo facendo bene e siamo a buon punto". Hamas dice che stasera consegnerà altri due corpi. New York Times: "Usa preoccupati che Netanyahu riprenda la guerra"

di Redazione online
21 Ott 2025 - 21:19

L'esercito israeliano ha annunciato che le bare di due ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza, che Hamas aveva precedentemente annunciato di voler restituire, sono state consegnate alla Croce Rossa. Il vicepresidente Usa Vance, dal sud di Israele: "Le violenze non sono la fine della tregua, succede così quando due popoli si odiano. Ma siamo a buon punto e stiamo facendo bene". Poi ammette: "Per la pace e la ricostruzione della Striscia di Gaza servirà molto tempo". E arrivano nuove minacce di Trump ad Hamas. "Se viola il cessate il fuoco sarà annientato", avverte il presidente americano. Israele, intanto, riapre due valichi per gli aiuti su pressione Usa, ma il premier israeliano annuncia il lancio di "153 tonnellate di bombe" contro i miliziani per violazioni dell'intesa. Secondo il New York Times, gli Usa temono che Netanyahu possa riprendere la guerra a Gaza. Arrivato in Israele il corpo di un altro ostaggio consegnato lunedì sera alla Croce Rossa dai miliziani di Hamas. Si tratta del sergente maggiore Tal Haimi, che era stato ucciso mentre difendeva il kibbutz Nir Yitzhak il 7 ottobre 2023. Stasera verranno consegnati altri due corpi.


"Stiamo facendo tutto ciò che è in nostro potere per convincere Israele e Hamas a rinforzare una tregua fragile e a trasformarla in una vera pace". Lo ha sottolineato, a proposito di Medio Oriente, il ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenuto a margine dell'evento a Palazzo Farnese "Premio Letterario Angelo Zanibelli, la parola che cura". Un impegno incentrato, ha affermato il capo della diplomazia italiana, "lavorando con gli Stati Uniti - sosteniamo il piano Trump in tutti i suoi punti - ma lavorando anche con Paesi come la Giordania, l'Egitto, il Qatar, i Paesi dell'area del Golfo, la Turchia: perché dobbiamo far sì che il Mediterraneo diventi un mare di pace e questo si può fare soltanto se finisce la guerra in Medio Oriente". "Quindi l'impegno", ha evidenziato Tajani, "come siamo impegnati per l'Ucraina e la Russia, cercando di far arrivare un cessate-il-fuoco: anche lì non sarà facile, ma ce la mettiamo tutta". 


L'esercito israeliano ha annunciato che le bare di due ostaggi trattenuti nella Striscia di Gaza, che Hamas aveva precedentemente annunciato di voler restituire, sono state consegnate alla Croce Rossa. Lo scrivono i media di Tel Aviv. "Secondo le informazioni fornite dalla Croce Rossa, due bare di ostaggi deceduti sono state consegnate e sono in viaggio verso" le forze israeliane all'interno della Striscia di Gaza, si legge in una nota. 


La Croce Rossa si sta dirigendo verso il punto d'incontro nella Striscia di Gaza meridionale, dove saranno trasferite sotto la sua custodia "diverse bare" di ostaggi deceduti. Lo annunciano congiuntamente le forze armate israeliane (Idf) e l'Israeli Security Agency (Isa). L'Idf ricorda che l'identificazione ufficiale verrà prima fornita alle famiglie degli ostaggi e che Hamas "è tenuta a rispettare l'accordo e ad adottare le misure necessarie per la restituzione di tutti gli ostaggi deceduti". In precedenza Hamas aveva annunciato per oggi la consegna di due corpi. 


Sulla situazione in Medio Oriente, i partiti della maggioranza impegnano l'esecutivo "a continuare a svolgere un ruolo di primo piano nel sostegno alla realizzazione del Piano di pace del presidente Trump e dell'Accordo sulla prima fase sottoscritto in Egitto, invitando tutte le parti ad attuarlo integralmente e senza ritardi". E' quanto si legge nella risoluzione di maggioranza sulle comunicazioni di mercoledì di Giorgia Meloni in vista il Consiglio europeo. Il centrodestra invita anche "ad agire in coordinamento con i partner internazionali affinché l'Iran riprenda la cooperazione con l'Aiea e rispetti gli obblighi derivanti dal regime di non-proliferazione". 


"Netanyahu mi ha informato oggi della sua intenzione di nominare un nuovo responsabile del Consiglio di sicurezza nazionale". Lo ha dichiarato l'attuale consigliere Tzachi Hanegbi in un comunicato trasmesso all'agencia France-Presse, aggiungendo che il suo mandato terminerà quindi "oggi". "Il clamoroso fallimento del 7 ottobre, di cui sono parte integrante, deve essere oggetto di un'indagine approfondita al fine di trarne gli insegnamenti necessari e contribuire a ripristinare la fiducia che è stata infranta", ha aggiunto Hanegbi nel suo comunicato, citato da Haaretz. Da parte sua, Ynet ha riferito di "divergenze di opinione con il primo ministro" israeliano, ricordando che Hanegbi si era recentemente opposto all'occupazione della città di Gaza durante le riunioni di gabinetto, schierandosi a favore di un accordo graduale con Hamas e opponendosi all'operazione diretta al centro della città di Gaza. 


Jd Vance ha ribadito quanto già dichiarato da Donald Trump che "non ci saranno soldati americani a Gaza. Quanto al governo della Striscia il vice presidente ha detto che la questione sarà rinviata "finché non saranno garantite la sicurezza sia per i palestinesi che per gli israeliani, nonché l'assistenza umanitaria a Gaza".


La fondazione turca di aiuti umanitari Ihh, designata in Israele come organizzazione terroristica, ha pubblicato filmati che mostrano il suo personale impegnato in attività di assistenza nella Striscia di Gaza. Condividendo un video su X, la Ihh ha spiegato che "è iniziata la distribuzione di acqua pulita nella Striscia di Gaza per alleviare la situazione di crisi dell'acqua potabile conseguente al blocco imposto da Israele". Alcuni filmati pubblicati il 18 ottobre su X da Salih Mutlu Sen, ambasciatore della Turchia in Egitto, mostrano bulldozer appartenenti alla fondazione, intenti a rimuovere le macerie nel settore settentrionale dell'enclave palestinese, con affisse bandiere turche e l'emblema dell'organizzazione. La fondazione, messa al bando in Israele per i suoi legami con gruppi palestinesi, è stata responsabile dell'organizzazione della flottiglia Mavi Marmara diretta a Gaza nel 2010, in cui persero la vita dieci attivisti turchi nel tentativo di forzare il blocco navale imposto dalla Marina di Tel Aviv nelle acque antistanti la costa della Striscia di Gaza. 


"Hamas deve consegnare le armi", ha detto J.D.Vance, in visita in Israele. E ha aggiunto: "Affinché la pace si realizzi dobbiamo essere flessibili".


"Le violenze non sono la fine della tregua" a Gaza. Lo ha detto il vice presidente americano Jd Vance in una conferenza stampa nel sud di Israele.


"C'è speranza che la guerra a Gaza possa finalmente giungere al termine. Il nostro ordine regionale e globale si sta ridisegnando. E l'Europa deve lottare per il suo posto nel mondo, dove alcune grandi potenze sono ambivalenti o ostili nei nostri confronti". Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. "Quando parliamo di indipendenza dell'Europa, parliamo della nostra capacità di plasmare questo nuovo ordine", "Questo è vero in Medio Oriente, dove l'Europa deve svolgere un ruolo nella ricostruzione di Gaza, nel rilancio della soluzione dei due Stati. Così come nell'incoraggiare la nascita di una nuova Siria".


Hamas fa sapere che stasera, alle 21 ora locale, consegnerà altri due corpi di ostaggi.


Donald Trump avvisa su Truth che molti alleati degli Usa nella regione del Medio Oriente si sono detti pronti, su sua richiesta, ad entrare a Gaza per "raddrizzare" Hamas se continua ad agire male violando l'accordo di pace ma che lui li ha frenati, compreso Israele, perche' "c'e' ancora speranza che Hamas faccia ciò che è giusto". "Se non lo faranno, la fine di Hamas sarà rapida, furiosa e brutale!", ha però minacciato.


"I cristiani in Israele hanno sperimentato un livello di violenza e ostilità senza precedenti: estremisti ebraici hanno preso di mira istituzioni e leader ecclesiali". E' quanto sottolinea il Rapporto sulla libertà religiosa presentato dalla fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre, parlando della situazione dopo il 7 ottobre. "La coalizione di estrema destra guidata dal primo ministro Benjamin Netanyahu ha accentuato le divisioni etniche e religiose", rileva ancora il Rapporto. Acs evidenzia anche che "il crollo del turismo religioso ha aggravato le difficoltà economiche delle comunità cristiane in Terra Santa".


Il flusso di aiuti verso Gaza sta aumentando, ma è ancora ben lontano dall'obiettivo giornaliero ideale di 2mila tonnellate. E' quanto hanno affermato dal Programma alimentare mondiale (Wfp) aggiungendo che "per poter raggiungere questo obiettivo, dobbiamo utilizzare fin da subito ogni valico di frontiera". Il portavoce dell'organizzazione, Abeer Etefa, ha affermato che le forniture importate finora sarebbero sufficienti a sfamare mezzo milione di persone per due settimane potendo utilizzare solo i valichi di Kerem Shalom e Kissufim.


Il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance è atterrato all'aeroporto israeliano Ben-Gurion. Lo scrive Haaretz. La visita di due giorni di Vance è stata pensata per garantire che il primo ministro Benjamin Netanyahu non violi il cessate il fuoco e non lanci un'altra offensiva a Gaza, come riportato martedì dal New York Times.


Washington teme che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa porre fine al cessate il fuoco a Gaza e tornare alla guerra contro Hamas, riporta il New York Times. C'è una crescente preoccupazione nell'amministrazione che Netanyahu possa agire attivamente contro l'accordo di pace mediato dal presidente americano Donald Trump, afferma il rapporto del quotidiano Usa citando funzionari americani. Durante la loro visita in Israele, il vicepresidente J.D. Vance e gli inviati Steve Witkoff e Jared Kushner stanno pianificando di fare pressione su Israele - dicono le fonti del Nyt - affinché non indebolisca l'accordo. Il rapporto afferma inoltre che sono in corso trattative con la Turchia per l'invio di una squadra specializzata per aiutare a localizzare i corpi degli ostaggi israeliani scomparsi a Gaza, che Hamas ha affermato di avere difficoltà a localizzare.


Il corpo delloo studente nepalese preso in ostaggio a Gaza è stato rimpatriato dopo essere stato rilasciato da Hamas. Le autorità locali hanno reso noto che i resti di Bipin Joshi sono stati trasportati in aereo dall'aeroporto internazionale Ben Gurion di Israele a Kathmandu lunedì. Joshi era tra i 17 studenti nepalesi nel sud di Israele quando Hamas ha lanciato il suo attacco il 7 ottobre 2023. L'attacco ha causato la morte di 10 studenti nepalesi e il ferimento di altri sei prima che Joshi venisse rapito. Il primo ministro nepalese Sushila Karki ha reso omaggio a Joshi durante una cerimonia all'aeroporto di Kathmandu, dove ha drappeggiato la bandiera nazionale sulla sua bara.


È del sergente maggiore Tal Haimi, 41 anni, la salma riconsegnata nella serata di ieri da Hamas alle autorità israeliane. Lo riferiscono i media israeliani. Il Times of Israel ricorda da Haimi è stato ucciso mentre difendeva il kibbutz Nir Yitzhak lo scorso 7 ottobre 2023 e il suo corpo era stato portato a Gaza. Inizialmente era stato considerato disperso, prima che le autorità affermassero che era stato probabilmente rapito. L'ufficio del primo ministro ha confermato la consegna di Haimi, poco dopo l'arrivo della bara all'istituto forense Abu Kabir di Tel Aviv per l'identificazione.


Gli inviati del presidente Donald Trump, Steve Witkoff e Jared Kushner, avrebbero esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a non intraprendere alcuna azione che possa mettere a repentaglio la prima fase del piano di cessate il fuoco di Trump a Gaza. I due hanno anche incontrato alti funzionari delle Idf per verificare i progressi dell'accordo, si legge nel rapporto. "Non agite in modo da mettere a repentaglio il cessate il fuoco. Vogliamo fare tutto il possibile per raggiungere la seconda fase", avrebbero detto gli inviati a Netanyahu, aggiungendo che mentre "l'autodifesa" è accettabile, "mettere a rischio il cessate il fuoco" non lo è.