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Israele: l'operazione di terra si espanderà | Gaza: slitta il voto all'Onu, l'Italia non si astiene | Usa: non colpite ospedali e chiese

Il presidente israeliano Herzog: ponti a "un'altra pausa umanitaria per consentire il rilascio degli ostaggi". Tajani: "Sosterremo iniziative per ridurre subito le vittime civili"

Israele scopre tunnel gigantesco a Erez


 

La guerra in Medioriente giunge al giorno 74.

Il voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza, già rinviato più volte, slitta ancora, a mercoledì, per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Israele avverte che "l'azione di terra nella Striscia si espanderà" mentre gli Usa avvertono: "Non colpite ospedali e chiese". "L'Italia - dice il vicepremier Tajani - è disponibile ad appoggiare le iniziative che portino a una riduzione immediata delle vittime civili". Intanto il presidente israeliano Herzog riferisce che il Paese "è pronto a stipulare un'altra pausa umanitaria per consentire il rilascio degli ostaggi. La responsabilità ricade interamente sulla leadership di Hamas". Secondo i media israeliani, in precedenza i fondamentalisti avevano già respinto una proposta di Israele per il rilascio degli ostaggi.

  • 19 dic

    Jihad islamica pubblica un video di due ostaggi vivi a Gaza

    La Jihad islamica ha pubblicato un video di due ostaggi israeliani ancora vivi a Gaza. Lo riferisce Haaretz. Le Brigate Al Quds, braccio armato dell'organizzazione terroristica palestinese della Jihad islamica, hanno pubblicato il video dei due ostaggi - Gadi Mozes, 79 anni, ed Elad Katzir, 47 - rapiti a Nir Oz il 7 ottobre. La moglie di Mozes, Efrat, è stata uccisa nell'attacco di Hamas. La madre di Katzir, Hannah, anch'essa rapita, è stata rilasciata il mese scorso. Suo padre, Rami, è stato invece assassinato.

  • 19 dic

    "Slitta a mercoledì voto del Consiglio di sicurezza Onu su nuova risoluzione Gaza"

    Il voto del consiglio di sicurezza dell'Onu sulla situazione a Gaza, già rinviato più volte, slitta ancora, a mercoledì, per consentire il proseguimento dei negoziati sul testo. Lo riporta Afp citando fonti diplomatiche. L'ultima bozza, preparata dagli Emirati Arabi Uniti, chiede la "sospensione" delle ostilità nel territorio palestinese per consentire la consegna di maggiori aiuti umanitari.

  • 19 dic

    Leader di Hamas discuterà al Cairo un "accordo sui prigionieri"

    Il capo dell'ufficio politico di Hamas, Ismail Haniyeh, guiderà mercoledì in Egitto una delegazione di "alto livello" per colloqui con il capo dell'intelligence egiziana Abbas Kamel, tra gli altri, incentrati "sullo stop all'aggressione e alla guerra, sulla preparazione di un accordo sul rilascio dei prigionieri e sulla fine dell'assedio imposto alla Striscia di Gaza". Lo ha precisato una fonte del gruppo palestinese alla France presse.

  • 19 dic

    Israele: l'operazione di terra si espanderà altrove a Gaza

    "L'operazione di terra si espanderà in altre località" della Striscia. Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ribadendo che Israele porterà i capi di Hamas negli unici posti che meritano, "il cimitero o la prigione". I piani operativi dell'esercito prevedono la continuazione dell'operazione di terra a Khan Yunis, nel sud della Striscia, e in altri teatri di guerra. "Khan Yunis - ha spiegato Gallant - è diventata la nuova capitale del terrorismo". 

  • 19 dic

    Gli Usa: "Detto a Israele che non vogliamo chiese e ospedali colpiti"

    "Abbiamo parlato con Israele del fatto che non vogliamo vedere chiese, moschee, scuole e ospedali attaccati". Lo ha comunicato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller rispondendo a chi gli chiedeva della recenti affermazioni di papa di Francesco quando, durante l'Angelus, ricordando le due donne uccise in una parrocchia a Gaza ha detto: "Qualcuno dice è il terrorismo: è la guerra. Sì, è la guerra, è il terrorismo".

  • 19 dic

    Continua la trattativa all'Onu, slitta il voto su Gaza

    Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha sospeso la riunione per consentire consultazioni sulla bozza di risoluzione preannunciata dagli Emirati Arabi per "una pausa ampia ed estesa dei combattimenti finalizzata ad aumentare gli aiuti umanitari", anche via cielo e mare. Il voto, previsto per la mattinata di oggi dopo il rinvio di ieri, potrebbe quindi slittare ulteriormente. 

  • 19 dic

    Onu: "Insufficienti i passi di Israele sugli aiuti umanitari a Gaza"

    I passi di Israele per consentire gli aiuti a Gaza sono "molto al di sotto di ciò che è necessario". Lo ha detto il coordinatore speciale delle Nazioni Unite per il processo di pace in Medioriente, Tor Wennesland, intervenendo al Consiglio di sicurezza dell'Onu sulla Striscia.

  • 19 dic

    Tajani: "All'Onu pronti a sostenere la proposta americana"

    "Ci siamo astenuti perché i testi proposti non esprimevano alcuna condanna nei confronti di Hamas, che è la vera responsabile della crisi in Medioriente. Adesso, invece, il Consiglio di sicurezza potrebbe votare un testo proposto dagli Stati Uniti che invita Israele a lavorare per la fine delle operazioni militari, riconoscendo le responsabilità di Hamas". Lo dice Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri. Alla domanda se l'Italia sosterrà la proposta americana risponde affermativamente: "Sì, siamo disponibili ad appoggiare iniziative che portino a una riduzione immediata delle vittime civili".

  • 19 dic

    L'Onu inizia a discutere di Gaza in vista della risoluzione

    Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha iniziato a discutere la situazione in Medioriente, compresa la questione palestinese, in vista di una bozza di risoluzione formulata dagli Emirati Arabi (per conto dei Paesi arabi e musulmani) per chiedere una sospensione delle ostilità e un forte aumento degli aiuti umanitari a Gaza. I rappresentanti dei Paesi membri dell'organismo stanno esponendo le loro posizioni.

  • 19 dic

    L'Unicef: "Gaza è il posto più pericoloso al mondo per i bambini"

    "La Striscia di Gaza è il luogo più pericoloso al mondo per un bambino. E giorno dopo giorno, questa brutale realtà viene rafforzata. Nelle ultime 48 ore, il più grande ospedale che era rimasto pienamente funzionante è stato bombardato due volte. Quell'ospedale - Al Nasser a Khan Yunis - non solo ospita un gran numero di bambini già gravemente feriti negli attacchi alle loro case, ma anche centinaia di donne e bambini che cercano sicurezza". Lo ha affermato il portavoce dell'Unicef James Elder.

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