Trump-Netanyahu, conferenza stampa alla Casa Bianca: "Accordo su Gaza più che vicino"
© Ansa
© Ansa
Il premier israeliano accetta la proposta Usa per la pace. Secondo il quotidiano americano Politico, Hamas risponderà entro qualche giorno. Von der Leyen: "Bene piano Trump, Ue pronta a contribuire". Turchia: "Se necessario daremo assistenza alla Flotilla"
di Redazione onlineIl conflitto in Medioriente è giunto al giorno 725. "Accetto il tuo piano per mettere fine alla guerra a Gaza". Lo ha detto Netanyahu nella conferenza stampa congiunta alla Casa Bianca con Trump. Dal premier israeliano anche un ultimatum ad Hamas: se rifiuterà l'accordo avrà il "pieno appoggio degli Stati Uniti" e il "diritto" di "completare il lavoro" per annientare il gruppo estremista. Il giorno dopo l'incontro, Netanyahu ha specificato di non aver accettato uno Stato di Palestina nei colloqui con il presidente Usa. Inoltre, ha affermato che l'esercito "rimarrà nella maggior parte di Gaza". La proposta americana in 20 punti, accolta con favore da Palazzo Chigi ("può essere una svolta"), prevede che tutti gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas saranno liberati entro 72 ore, vivi o morti. In cambio, Tel Aviv rilascerà 250 prigionieri palestinesi. Inoltre, i membri di Hamas che si impegnano a una coesistenza pacifica e a smantellare le proprie armi otterranno l'amnistia. Nessuno sarà costretto a lasciare Gaza. Israele non occuperà né annetterà la Striscia. La delegazione negoziale di Hamas ha promesso di "studiare la proposta responsabilmente"; l'alto funzionario Muhammad Mardawi ha però dichiarato che il piano "pende verso la prospettiva israeliana". Secondo il quotidiano americano Politico, Hamas risponderà nel giro di qualche giorno. Ursula Von der Leyen ha espresso soddisfazione affermando che la "Ue è pronta a contribuire". Intanto, l'Idf sostiene di aver trovato a Gaza e rivela solo oggi documenti ufficiali secondo cui Hamas è coinvolto "direttamente nel finanziamento della Flotilla Sumud". La Turchia ha affermato che sta monitorando "la sicurezza" della Flotilla diretta a Gaza e che "se necessario" le forze armate turche sono pronte a fornire attività di soccorso e assistenza umanitaria, in coordinamento con partner internazionali.
© Ansa
© Ansa
Pur riconoscendo che alcuni dettagli devono essere ancora definiti, l'inviato speciale degli Stati Uniti Steve Witkoff ha affermato di essere "molto ottimista" e "fiducioso" nel raggiungimento di un accordo di pace definitivo tra Israele e Gaza, dato il "diffuso sostegno" e l'"adesione" dei paesi arabi della costa del Golfo e dell'Europa. "Abbiamo un grande sostegno al piano, un'ampia adesione. Dobbiamo definire qualche dettaglio? Sì, ma conoscete il presidente Trump, con il suo spirito indomito, tutti saranno spronati da lui, e credo che arriveremo al traguardo", ha detto Witkoff a Fox News.
"La nuova iniziativa degli Stati Uniti per porre fine alla guerra a Gaza è estremamente benvenuta e sono grato per la leadership del presidente Trump. Sosteniamo con forza i suoi sforzi per mettere fine ai combattimenti, liberare gli ostaggi e garantire l'assistenza umanitaria urgente alla popolazione di Gaza. Questa è la nostra massima priorità e deve avvenire immediatamente". Lo dichiara in una nota il premier britannico Keir Starmer. "Invitiamo tutte le parti a unirsi e a collaborare con l'amministrazione statunitense per finalizzare questo accordo e renderlo realtà. Hamas dovrebbe ora accettare il piano e porre fine alla sofferenza, deporre le armi e rilasciare tutti gli ostaggi rimasti", spiega.
"Continua il nostro lavoro per cercare di fare arrivare in Italia il maggior numero possibile di persone da Gaza. Andiamo avanti nella speranza che poi tutto questo a breve non serva più di tanto se si arriva al cessate il fuoco". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, questa sera a Ciampino per accogliere l'arrivo del C-130 dell'Aeronautica Militare con 7 bambini palestinesi bisognosi di cure e facenti parte di un gruppo di 15 minori in arrivo in Italia con altri due C-130 diretti a Verona, Pisa e Lecce Galatina. "Mi auguro - ha aggiunto - che si possa trovare un accordo sulla proposta statunitense che prevede, appunto, il cessate il fuoco, che prevede che Israele non occupi parte della Cisgiordania. Questo significa che si va nella direzione giusta per poi costruire uno Stato palestinese che conviva con Israele con una fase intermedia con una missione internazionale. Noi siamo disposti a fare la nostra parte e pertanto continuiamo a sostenere questa iniziativa di pace, sperando che si possa finalmente trovare l'accordo tra Hamas e Israele. Israele lo ha accolto. Hamas lo sta esaminando, speriamo che la risposta sia positiva".
Arabia Saudita, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Indonesia, Pakistan, Turchia, Qatar ed Egitto hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in cui accolgono con favore gli sforzi di Trump per porre fine alla guerra a Gaza, dicendosi pronti a "cooperare positivamente" con gli Usa per finalizzare l'accordo e garantirne l'attuazione. "I ministri degli Esteri accolgono con favore l'annuncio di Trump sulla proposta di porre fine alla guerra, ricostruire Gaza, impedire lo sfollamento del popolo palestinese e promuovere una pace, nonché il suo annuncio che non consentirà l'annessione della Cisgiordania".