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Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: almeno 63 morti dall'alba | La madre di un ostaggio israeliano: "Se mio figlio muore accuserò Netanyahu di omicidio"

A quasi un milione di palestinesi è stato ordinato di spostarsi verso sud dove, secondo fonti di sicurezza citate dai media israeliani, la maggior parte delle infrastrutture umanitarie è pronta ad accogliere la popolazione

di Redazione online
30 Ago 2025 - 21:42

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 694. Iniziato l'attacco a Gaza City: le forze israeliane hanno dichiarato la città "zona di guerra" e avviato le operazioni militari. L'esercito israeliano ha intensificato gli attacchi: almeno 63 palestinesi sono stati uccisi dall'alba, tra cui 35 a Gaza City e 14 mentre attendevano gli aiuti umanitari. Intanto, l'attivista Einav Zangauker, madre di Matan Zangauker, ostaggio di Hamas, ha dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu che lo riterrà personalmente responsabile se suo figlio verrà ucciso a Gaza e che cercherà di farlo accusare di omicidio. Nel frattempo, a quasi un milione di palestinesi è stato ordinato di spostarsi verso sud dove, secondo fonti di sicurezza citate dai media israeliani, la maggior parte delle infrastrutture umanitarie è pronta ad accogliere la popolazione. Trump intanto revoca i visti ai rappresentanti dell'Anp, alla vigilia della prossima assemblea Onu. 

Gaza City "zona di guerra", attacchi intensificati: un milione di palestinesi in fuga

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L'esercito israeliano ha confermato che il primo ministro del governo guidato dagli Houthi in Yemen è stato ucciso in un loro attacco avvenuto a Sana'a giovedì scorso. Lo riferisce il Times of Israel. Un'agenzia di stampa gestita dagli Houthi, sostenuti dall'Iran, aveva annunciato oggi la morte del premier dei ribelli, Ahmad Ghaleb al-Rahwi. L'Idf afferma che anche diversi ufficiali Houthi sono stati uccisi negli attacchi, insieme ad altri membri di alto livello della leadership politica del gruppo. "L'attacco è stato reso possibile cogliendo un'opportunità di intelligence e completando un rapido ciclo operativo", aggiunge l'Idf.



I ribelli Houthi dello Yemen hanno giurato di vendicare l'uccisione del loro premier e di altri leader politici negli attacchi israeliani di questa settimana. "Promettiamo a Dio, al caro popolo yemenita e alle famiglie dei martiri e dei feriti che ci vendicheremo", ha dichiarato il capo del consiglio politico supremo del gruppo, Mehdi al-Mashat, in un videomessaggio pubblicato su Telegram. Ha avvertito le aziende straniere di lasciare Israele "prima che sia troppo tardi". 


L'attivista Einav Zangauker, madre di Matan Zangauker, ostaggio di Hamas, ha dichiarato al primo ministro Benjamin Netanyahu che lo riterrà personalmente responsabile se suo figlio verrà ucciso a Gaza e che cercherà di farlo accusare di omicidio. Lo riportano i media locali, tra cui il Times of Israel. Zangauker ha parlato a nome delle famiglie degli ostaggi fuori dal quartier generale delle forze armate a Tel Aviv prima di una manifestazione per gli ostaggi. 


Almeno 63 palestinesi sono stati uccisi dagli attacchi israeliani condotti in diverse zone della Striscia di Gaza da questa mattina all'alba, tra cui 35 a Gaza City e 14 mentre attendevano gli aiuti umanitari. Lo riferiscono fonti degli ospedali di Gaza gestiti dal movimento islamista palestinese Hamas, citate dall'emittente panaraba satellitare di proprietà qatariota "Al Jazeera".


In un messaggio ufficiale la presidenza degli Houthi, il gruppo sostenuto dall'Iran che controlla la maggior parte del territorio dello Yemen, conferma che "il premier Ahmed al-Rahawi e diversi altri ministri sono stati uccisi" nell'attacco dell'Idf di giovedì. Nell'operazione a Sanaa, il capo di stato maggiore Muhammad Abdel-Karim al-Ghammari risulta disperso sotto le macerie, l'esercito israeliano stima che sia stato eliminato anche lui.


Secondo fonti di Al Jazeera, nel quartiere Zeitoun di Gaza City sono in corso pesantissimi bombardamenti di artiglieria e i bombardamenti non si sono fermati fin dalle prime ore del mattino. Fonti locali hanno riferito che 11 persone sono state uccise in un attacco aereo israeliano su un panificio nel quartiere di Nassr, a ovest di Gaza City. Pesanti bombardamenti in tutta la Striscia con un bilancio di 44 morti. Nella parte centrale, almeno cinque persone, tra cui due bambini, sono state uccise in un attacco israeliano a un'abitazione nel campo profughi di Nuseirat. Almeno 15 persone siano rimaste intrappolate sotto le macerie. 


 L'ufficio del presidente dell'Anp (Autorità Nazionale Palestinese), Abu Mazen, ha invitato il governo degli Stati Uniti a revocare l'insolita decisione di revocargli il visto, settimane prima della sua partecipazione alla principale riunione annuale delle Nazioni Unite e a una conferenza internazionale sulla creazione di uno stato palestinese. Il segretario di stato americano Marco Rubio ha revocato i visti ad Abbas e ad altri 80 funzionari in vista della riunione annuale di alto livello dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite del mese prossimo, come ha reso noto ieri il Dipartimento di Stato. Abu Mazen si rivolge all'Assemblea Generale da molti anni e generalmente guida la delegazione palestinese. "Invitiamo l'amministrazione americana a revocare la sua decisione. Questa decisione non farà che aumentare la tensione e l'escalation", ha dichiarato il portavoce presidenziale palestinese Nabil Abu Rudeineh all'Associated Press a Ramallah. 


Il capo della Croce Rossa Internazionale ha denunciato i piani israeliani per un'evacuazione di massa di Gaza City prima dell'occupazione militare, insistendo sul fatto che non fosse possibile realizzarla in sicurezza. "È impossibile che un'evacuazione di massa di Gaza City possa mai essere effettuata in modo sicuro e dignitoso nelle attuali condizioni", ha dichiarato la presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa Mirjana Spoljaric in una nota, descrivendo il piano di evacuazione come "non solo irrealizzabile, ma anche incomprensibile".


Secondo l'agenzia di stampa palestinese Wafa, almeno 35 civili sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti nei bombardamenti israeliani che hanno colpito diverse aree della Striscia di Gaza, con attacchi particolarmente intensi nella città di Gaza. Fonti locali citate da Wafa hanno riferito che le forze israeliane hanno aperto il fuoco con mitragliatrici pesanti contro palestinesi in attesa di aiuti a sud della zona della valle di Gaza, causando la morte di 5 persone. Squadre di soccorso hanno recuperato i corpi di 3 persone dopo il bombardamento di una casa nel campo profughi di Nuseirat. 



"Iniziamo con le sanzioni ai coloni violenti, più coloni e più sanzioni, e se poi non funziona molto si possono studiare altre tappe". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivando all'informale di Copenaghen, commentando la posizione di altri Paesi dell'Ue. "Le sanzioni ai coloni sono già un messaggio forte che va nella direzione della difesa delle fondamenta dello Stato palestinese".


Raid aerei israeliani hanno colpito nella notte il campo di Nuseirat nonché le zone di Karama e via al-Wahda a Gaza City, provocando in totale 10 morti. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo l'agenzia, fra le vittime ci sono 5 persone uccise nell'attacco che ha colpito una casa nel campo profughi di Nuseirat, a sud di Gaza City. 


"Non sono molto ottimista, persino la nostra proposta su Horizon, molto indulgente, non ha raccolto la maggioranza necessaria, lancia un messaggio che siamo divisi e se non abbiamo una voce unica su questo non abbiamo voce sulla scena globale". Lo ha detto Kaja Kallas, alto rappresentante Ue.


Una fonte di alto livello della sicurezza israeliana ha dichiarato alla tv pubblica Kan che la maggior parte delle infrastrutture umanitarie nel sud della Striscia è pronta ad accogliere la popolazione che sarà evacuata da Gaza City tra circa otto giorni. L'esercito israeliano prenderà il controllo prima di Rosh Hashanà (il Capodanno ebraico, inizia il 22 settembre). Il governo ha indicato di accelerare e decine di migliaia di riservisti verranno richiamati. "È indispensabile espellere Hamas e smilitarizzare Gaza per permettere l'ingresso di una forza internazionale, che si rifiuta di entrare finché ci sarà Hamas", ha affermato la fonte.


Un soldato israeliano è stato ucciso e altri sono rimasti feriti durante le operazioni di "resistenza palestinese" nella Striscia di Gaza. A est di Gaza City, un'unità di soccorso israeliana sarebbe rimasta vittima di un'imboscata mentre tentava di evacuare i soldati feriti, sotto un "intenso fuoco nemico".


L'agenzia palestinese Wafa denuncia nuovi raid israeliani in Cisgiordania, questa volta nei villaggi di Beit Liqya e el-Bireh, nei pressi di Ramallah. A Beit Liqya i militari hanno sparato lacrimogeni per disperdere la folla mentre nell'altro insediamento, vicino alla colonia israeliana di Psagot, sono state usate le armi da fuoco.


Almeno 67 palestinesi sono stati uccisi dall'alba di oggi dai raid israeliani,. Tra questi 33 solamente sono rimasti vittime negli attacchi nell'area di Gaza City.


Il fuoco israeliano ha ucciso 48 palestinesi a Gaza, come hanno dichiarato le autorità sanitarie locali, mentre il bilancio delle vittime a Gaza ha superato quota 63.000. Il Ministero della Salute di Gaza ha riferito che 63.025 persone sono morte dall'inizio della guerra, il 7 ottobre 2023. Intanto i palestinesi affrontano l'inizio dell'offensiva allargata di Israele a Gaza City. Il conteggio non distingue tra combattenti e civili uccisi nei 22 mesi di guerra tra Israele e Hamas. Il Ministero afferma che cinque persone sono morte per cause legate alla malnutrizione nell'ultimo giorno, portando il bilancio a 322, inclusi 121 bambini, dall'inizio della guerra. Un funzionario militare afferma che Israele intende continuare a far arrivare gli aiuti a Gaza City durante l'offensiva, ma un gruppo umanitario delle Nazioni Unite teme "un impatto orribile" sulle persone già private dei beni di prima necessità.

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