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Gaza, Hamas: "Israele riavrà gli ostaggi vivi solo alle nostre condizioni" | "Vogliamo il califfato con Gerusalemme capitale"

Martedì Assemblea generale dell'Onu dopo il veto Usa. L'Alto rappresentante Ue, Josep Borrell: "Proporrò sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania"

12 Dic 2023 - 00:01
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© Afp
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La guerra in Medioriente giunge al giorno 66. Continuano i combattimenti tra Hamas e Israele, dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario" a Gaza. L'ex ministro degli interni di Hamas, Fathi Hammad, afferma che Gerusalemme "sarà la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico". C'è stato un colloquio telefonico di 50 minuti tra Netanyahu e Putin particolarmente duro con diversi scambi di accuse. Intanto Israele ribadisce che "non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia". Netanyahu invita i miliziani di Hamas ad arrendersi: "E' finita, non morite per Sinwar". Di contro Hamas avvisa Tel Aviv: "I vostri ostaggi toneranno solo alle nostre condizioni".


"Noi operiamo in maniera legale, sulla base del diritto internazionale". Con queste parole il portavoce militare israeliano Daniel Hagari ha risposto alla domanda di un giornalista che voleva sapere se l'esercito avesse fatto ricorso al fosforo bianco. Secondo la televisione pubblica Kan, queste parole vanno interpretate come una conferma che Israele ricorre a quelle bombe solo per creare una schermatura delle proprie forze, e non contro civili o per appiccare incendi.


In relazione al conflitto in atto in Medio Oriente "è indispensabile il rilascio di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas. Fermo il diritto di Israele all'autodifesa nel rispetto del diritto internazionale, va assolutamente assicurata l'incolumità della popolazione civile, tenendo conto dell'aggravamento della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove vivono oltre due milioni di Palestinesi. Va scongiurato l'allargamento del conflitto nella regione. Anche per questo va rigorosamente fermato l'acuirsi degli scontri in Cisgiordania. Per l'Italia resta inoltre fondamentale la protezione dei connazionali presenti in Israele e nella Striscia di Gaza". Lo si legge in una nota del Quirinale al termine del Consiglio Supremo di Difesa.


La proposta avanzata da Germania, Francia e Italia su un regime sanzionatorio specifico per i dirigenti di Hamas è stata discussa al Consiglio Affari Esteri e "non si è registrata alcuna opposizione". Lo ha detto l'Alto rappresentante Josep Borrell al termine del Consiglio. Ma, ha notato, alcuni Paesi hanno chiesto anche misure per la violenza dei coloni ebrei in Palestina. Per arrivare alle sanzioni ad Hamas - nota una fonte - serve a questo punto un "ulteriore passaggio".


L'Alto rappresentante della politica estera Ue, Josep Borrell, sta lavorando a una proposta di sanzioni ai coloni ebrei in Cisgiordania e verrà presentata agli Stati membri quanto prima. "È arrivato il momento di passare dalle parole ai fatti e prendere le misure che possiamo prendere in Cisgiordania. Non posso dire che ci sia stata unanimità al Consiglio ma si lavora per trovare una lista di persone responsabili per le violenze e gli Stati membri decideranno se approvare la proposta o meno".


Dal 7 ottobre Hamas "ha ucciso 20 ostaggi israeliani detenuti a Gaza". Lo ha detto Eylon Levy, portavoce del governo israeliano, precisando che gli ostaggi sono in tutto 137: 117 sono uomini e 20 donne, 126 sono cittadini israeliani e 11 stranieri. Dieci di loro hanno più di 75 anni e ci sono anche due bambini, i Bibas.


"I palestinesi sono sempre stati combattenti in tutta la storia. Adesso si preparano a liberare Gerusalemme e la moschea al-Aqsa". Lo ha detto alla Tv al-Aqsa di Hamas l'ex ministro degli Interni del movimento fondamentalista Fathi Hammad. "Voglio dirlo chiaro: si preparano a costituire un Califfato. Gerusalemme sarà la capitale non solo della Palestina e di un Stato indipendente, ma di un Califfato islamico".


I morti a Gaza sono arrivati a 18.205. Lo ha comunicato il ministero della Sanità di Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.


"Israele e i suoi sostenitori non potranno riavere i prigionieri vivi senza un accordo di scambio di prigionieri e senza accettare le condizioni dell'ala militare di Hamas". È quanto afferma il portavoce dell'ala militare di Hamas, Abu Obaida, il quale ha accusato lo Stato ebraico di compiere un "olocausto per spezzare la volontà del popolo palestinese".


L'inviato speciale russo per il Medio Oriente, Mikhail Bogdanov, ha avuto colloqui con diverse fazioni palestinesi, tra cui Hamas, sottolineando l'esigenza di una cessazione delle ostilità e di un immediato rilascio degli ostaggi.


Il Belgio ha deciso di adottare misure per bandire i coloni violenti dal proprio territorio, "ma perché questa misura sia efficace è necessario denunciare e bandire i coloni violenti in tutta l'area Schengen". Lo ha detto il ministro degli Esteri belga, Hadja Lahbib, aggiungendo: "Siamo preoccupati per la situazione in Cisgiordania che, secondo le Nazioni Unite, è estremamente preoccupante. Prima si registravano più o meno tre atti di violenza al giorno, commessi da coloni estremisti e violenti. Ora siamo arrivati a sette".


Le sirene di allarme da Gaza sono tornate a risuonare a Tel Aviv e nel centro di Israele mandando la gente nei rifugi. Si sono sentite numerose esplosioni dovute all'intercettazione dei razzi da parte del sistema di difesa, Iron dome. L'ultimo allarme era stato venerdì. Le sirene di allarme sono risuonate anche nel sud di Israele a ridosso della Striscia. 


"Israele non ha alcun piano per spostare la popolazione palestinese di Gaza fuori dalla Striscia". Lo ha ribadito il portavoce del premier Benyamin Netanyahu, Eylon Levy, definendo le informazioni al proposito "accuse scandalose e false".


I ministri degli Esteri di Italia, Germania e Francia hanno inviato una lettera rivolta all'Alto rappresentante per la politica estera Ue Josep Borrell per sostenere la sua proposta di creare un regime sanzionatorio contro i dirigenti di Hamas in solidarietà ad Israele e per contrastare le operazioni terroristi che del gruppo.


La Striscia di Gaza è stata teatro sanguinoso di raid aerei israeliani e di intensi combattimenti, dopo le minacce del movimento islamico palestinese Hamas di non rilasciare gli ostaggi che tiene "vivi", in assenza di negoziati. Nella notte, un reporter dell'Afp ha riferito di potenti attacchi aerei sulla città di Khan Yunis, il nuovo epicentro della guerra situato all'estremità meridionale della Striscia di Gaza. Il ministero della Sanità di Hamas a Gaza ha riferito di "dozzine" di morti nei raid notturni.


Dopo il veto americano su una risoluzione del Consiglio di Sicurezza che chiedeva un "cessate il fuoco umanitario" a Gaza, domani prenderà il via una riunione straordinaria dell'Assemblea generale dell'Onu. L'incontro è stato richiesto dai rappresentanti dell'Organizzazione per la cooperazione islamica e del gruppo arabo. Secondo fonti diplomatiche, l'Assemblea generale, le cui risoluzioni non sono vincolanti, potrebbe decidere un testo. La bozza di testo visionata dall'Afp riprende in gran parte la risoluzione respinta venerdì dal Consiglio di Sicurezza a causa del veto americano.


Il servizio di sicurezza israeliano Shin Bet ha pubblicato un filmato in cui l'ex ministro delle comunicazioni di Hamas nella Striscia di Gaza, Yosef Almansi, critica l'attuale leader dell'organizzazione, Yahya Sinwar. Secondo Almansi le persone che vivono nella Striscia di Gaza dicono che "Sinwar e la sua banda ci hanno distrutto" e che pertanto "dobbiamo sbarazzarci di loro".


"E' l'inizio della fine di Hamas. Ai terroristi io dico che è finita, non morite per Sinwar, arrendetevi adesso". Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che "negli ultimi giorni decine di terroristi si sono arresi di fronte alle nostre forze, gettano le armi e si consegnano ai nostri eroici combattenti".


I morti a Gaza sono arrivati a 17.997. Lo ha comunicato il ministero della Sanità gestito da Hamas fornendo il nuovo bilancio delle vittime dall'inizio della guerra.

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