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Ultimo aggiornamento: 8 mesi fa

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Israele progetta 1.738 case in un'area di Gerusalemme est | Netanyahu: "Nessuna forza internazionale a Gaza"

L'offensiva israeliana prosegue. L'Onu: "Nella Striscia la situazione è apocalittica". Usa-Cina: "Necessaria de-escalation della guerra"

07 Dic 2023 - 00:03

La guerra in Medioriente giunge al giorno 60. Secono il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "allo stato attuale non è possibile riportare a casa tutti gli ostaggi" e avverte: "nessuna forza internazionale a Gaza". Prosegue l'offensiva di Israele nella Striscia. Secondo l’esercito israeliano, almeno 15mila palestinesi sono morti dal 7 ottobre, di cui circa 5mila sono militanti di Hamas. Per le autorità di Gaza invece, nella Striscia i morti sarebbero più di 16mila. Le autorità palestinesi precisano che il 70% delle vittime sono donne e bambini. Per l'Onu la situazione a Gaza è "apocalittica". "Troppi civili innocenti sono stati uccisi a Gaza", afferma il consigliere per la Sicurezza americano, Jake Sullivan. Ma secondo il portavoce dell'esercito israeliano, il rapporto di due civili palestinesi morti nella Striscia di Gaza per ogni militante di Hamas ucciso è "tremendamente positivo", date le sfide del combattimento urbano. Intanto, il Comitato di programmazione di Gerusalemme ha approvati i piani per la costruzione di 1.738 case a est della città.


Gli Usa si opporranno a qualsiasi proposta di zona cuscinetto all'interno della Striscia di Gaza. Lo ha detto il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller, sottolineando che una simile mossa violerebbe la posizione di Washington secondo cui le dimensioni dell'enclave palestinese non devono essere ridotte dopo l'attuale conflitto. "Se una qualsiasi zona cuscinetto proposta fosse all'interno di Gaza, ciò costituirebbe una violazione di quel principio e qualcosa a cui ci opponiamo", ha detto. "Se si tratta di qualcosa dentro il territorio israeliano, non ne parlerò: è una decisione che spetta a Israele".


Un adolescente palestinese di 16 anni è stato ucciso e altri due sono rimasti feriti dai colpi d'arma da fuoco delle forze israeliane nella città di Yabad, a sud-ovest di Jenin, in Cisgiordania. Ad affermarlo è il ministero della Salute palestinese citato dall'agenzia Wafa. Il ministero ha affermato che il sedicenne Omar Mahmoud Abu Baker è stato colpito a morte al petto dai proiettili delle forze israeliane.


I leader del G7 hanno chiesto ulteriori pause umanitarie nei combattimenti tra Israele e Hamas a Gaza. In una dichiarazione congiunta, il G7 si è detto "profondamente preoccupato per l'impatto devastante sulla popolazione civile palestinese a Gaza". I leader hanno sollecitato a "intraprendere un'azione più efficace per prevenire lo sfollamento di altre persone e proteggere le infrastrutture civili" nel territorio, oltre a garantire un'assistenza umanitaria senza ostacoli per i civili di Gaza.


"Finché sono il premier non accadrà" che l'Autorità nazionale palestinese (Anp) controlli Gaza. Lo ha detto Benyamin Netanyahu spiegando che "coloro che educano i propri figli al terrorismo, lo finanziano e ne sostengono le famiglie, non saranno in grado di governare Gaza dopo aver eliminato Hamas".


"Al momento gli Stati Uniti non sostengono un cessate il fuoco permanente". Lo ha ribadito il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa estera. "Non solo rafforzerebbe Hamas ma in qualche modo, validerebbe gli attacchi del 7 ottobre", ha sottolineato.


Il Comitato di programmazione di Gerusalemme ha approvato i piani per la costruzione di 1.738 unità abitative in una zona che a metà si trova oltre la linea Verde a Gerusalemme est e metà al suo interno. Lo ha fatto sapere l'ong Peace Now secondo cui "la loro collocazione strategica tra gli insediamenti di Givat Hamatos e Har Homa le rende particolarmente problematiche da un punto di vista politico".


Almeno una persona è stata uccisa e altre due sono rimaste ferite in un attacco israeliano nel sud del Libano. Lo riferisce l'esercito libanese citato dal quotidiano L'Orient-Le Jour.


Israele ha intercettato un missile terra-terra lanciato dall'area del Mar Rosso verso la cittadina di Eilat, nell'estremo sud del Paese dove poco prima erano risuonate le sirene di allarme. Lo ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che il missile - intercettato da sistema di difesa Arrow - non è mai entrato in territorio israeliano e non ha costituito per questo una minaccia per i cittadini di Eilat. Nelle ultime settimane- dall'inizio della guerra a Gaza - la responsabilità dei vari lanci dal Mar Rosso è stata rivendicata dagli Huthi yemeniti alleati dell'Iran.


"Se osano fare una mossa del genere contro la Turchia, pagheranno un prezzo tale che non saranno più un grado di riprendersi". Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan in riferimento alle dichiarazioni del capo dello Shin Bet, la sicurezza interna israeliana, Ronen Bar, secondo cui i servizi segreti di Israele hanno ricevuto istruzioni per eliminare i dirigenti di Hamas ovunque si trovino, compresa la Turchia. "Tutti al mondo sono consapevoli del progresso della Turchia a livello di intelligence e di sicurezza, nessuno dovrebbe dimenticarlo", ha aggiunto Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara.   


L'esercito israeliano ha circondato da ieri la casa del leader di Hamas, Yahya Sinwar, a Khan Yunis (Gaza): lo riporta Haaretz, che cita il canale saudita Al-Arabiya Channel.


Ufficiali della sicurezza israeliana ritengono che potrebbe volerci fino a un mese prima che venga esercitata una pressione militare sufficiente su Hamas affinché si apra una nuova finestra per una tregua e il rilascio di altri ostaggi prigionieri a Gaza. Lo ha riferito la Radio Militare.


Il segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri cinese Wang Yi hanno concordato, nel corso di una telefonata tenutasi oggi, sulla necessità di una de-escalation del conflitto tra Hamas e Israele. Blinken, ha fatto sapere il Dipartimento di Stato americano, "ha ribadito l'imperativo che tutte le parti lavorino per evitare che il conflitto si estenda", mentre Wang - secondo Pechino - ha sottolineato "che la massima priorità è cessare il fuoco e porre fine alla guerra il prima possibile".


Israele ha revocato il visto al coordinatore umanitario delle Nazioni Unite, Lynn Hastings. Lo ha annunciato su X il ministro degli Affari esteri israeliano, Eli Cohen. "Non rimarremo più in silenzio di fronte ai pregiudizi delle Nazioni Unite", ha scritto in un post. In dettaglio, secondo il ministro, Hastings non si è pronunciata contro Hamas per gli atti commessi durante l'attacco del 7 ottobre.


Il governo di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 16.248 morti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. 


L'attuale operazione di terra a Gaza "durerà diverse settimane" e poi "entro gennaio" Israele passerà ad una strategia "a bassa intensità e iperlocalizzata" che prenda di mira militanti e leader di Hamas. Lo riferiscono alti funzionari della Casa Bianca alla Cnn.


"La Striscia di Gaza va smilitarizzata e solo l'esercito israeliano può garantirlo". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu riferendosi al destino dell'enclave palestinese alla fine della guerra. "Non accetterò - ha spiegato - alcun accordo che preveda nel luogo una forza internazionale", ha spiegato.


L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che si prevede che più di un milione di sfollati palestinesi arriveranno nella città più meridionale di Gaza, Rafah. Lo riporta il Guardian. "Abbiamo decine di migliaia di famiglie nelle strade. Si stanno già riparando sotto cose a caso: pezzi di nylon e legno. Sta piovendo adesso, vedremo il disastro".

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