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Israele, Netanyahu: "Nessuna forza internazionale a Gaza" | L'Onu: "Nella Striscia la situazione è apocalittica"

L'offensiva israeliana prosegue. Lo Stato ebraico giudica "tremendamente positivo" il bilancio di due civili morti per ogni miliziano di Hamas ucciso

06 Dic 2023 - 00:13

La guerra in Medioriente giunge al giorno 60. Secono il premier israeliano Benjamin Netanyahu, "allo stato attuale non è possibile riportare a casa tutti gli ostaggi" e avverte: "nessuna forza internazionale a Gaza". Intanto prosegue l'offensiva di Israele nella Striscia. Secondo l’esercito israeliano, almeno 15mila palestinesi sono morti dal 7 ottobre, di cui circa 5mila sono militanti di Hamas. Le autorità palestinesi precisano che il 70% delle vittime sono donne e bambini. Per l'Onu la situazione a Gaza è "apocalittica". "Troppi civili innocenti sono stati uccisi a Gaza", afferma il consigliere per la Sicurezza americano, Jake Sullivan. Ma secondo il portavoce dell'esercito israeliano, il rapporto di due civili palestinesi morti nella Striscia di Gaza per ogni militante di Hamas ucciso è "tremendamente positivo", date le sfide del combattimento urbano.


Per Joe Biden l'unica soluzione possibile in Medio Oriente dopo questa a guerra a Gaza è quella a due Stati. "Ho lavorato con molte persone dentro e fuori dal governo per capire cosa dopo, cosa dopo Gaza. E penso che l'unica soluzione disponibile sia una soluzione a due Stati", ha sottolineato il presidente americano ad un evento a Boston sottolineando di essere un sostenitore di Israele dal 1973. "Quando è accaduto quest'ultimo evento sono subito salito su un aereo e sono andato in Israele per incontrare Bibi", ha detto Biden ricordando di aver convinto gli israeliani a dare più aiuti a Gaza.




"La Striscia di Gaza va smilitarizzata e solo l'esercito israeliano può garantirlo". Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu riferendosi al destino dell'enclave palestinese alla fine della guerra. "Non accetterò - ha spiegato - alcun accordo che preveda nel luogo una forza internazionale", ha spiegato.


L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che si prevede che più di un milione di sfollati palestinesi arriveranno nella città più meridionale di Gaza, Rafah. Lo riporta il Guardian. "Abbiamo decine di migliaia di famiglie nelle strade. Si stanno già riparando sotto cose a caso: pezzi di nylon e legno. Sta piovendo adesso, vedremo il disastro".


Non ci sarà alcuno scambio di ostaggi "fino a quando non si fermerà l'aggressione di Israele contro Gaza". Lo ha detto un esponente di Hamas.


Il governo di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 16.248 morti nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra, il 7 ottobre. 


"Abbiamo ricevuto 45 persone uccise da un bombardamento israeliano sulle case di tre famiglie a Deir al-Balah" nel centro di Gaza. Lo ha riferito, citato dalla Reuters rilanciata da Haaret, Eyad Al-Jabri, capo dell'ospedale Shuhada Al-Aqsa Hospital di Deir al-Balah. L'esercito israeliano non ha fornito la sua versione dei fatti. 


Il Dipartimento di Stato Usa dovrebbe annunciare di aver imposto sanzioni a diverse decine di coloni israeliani coinvolti in attacchi contro i palestinesi nella Cisgiordania occupata, vietando loro di recarsi negli Stati Uniti. Lo riporta Axios citando due dirigenti americani. E' la prima volta, dall'amministrazione Clinton, che gli Usa sanzionano i coloni estremisti. La mossa, secondo il sito Usa, dimostra quanto l'amministrazione Biden sia preoccupata per l'escalation di attacchi da parte dei coloni israeliani e che il governo di Tel Aviv, agli occhi di Washington, non sta facendo abbastanza per  prevenire la violenza. 


La riunione con il Gabinetto di guerra e il premier Benyamin Netanyahu è stata "una vergogna" e "non è stata organizzata". Lo ha detto, citato da Haaretz, Danny Miran, fratello di Omri, uno degli ostaggi a Gaza, che ha preso parte all'incontro tra le famiglie dei rapiti e il governo, definito dai media "molto teso".


"Allo stato attuale, non è possibile riportarli tutti indietro". Lo ha detto, citato dai media, il premier Benyamin Netanyahu in un incontro, descritto come molto teso, con le famiglie degli ostaggi. "Qualcuno può davvero pensare - ha aggiunto - che se questa fosse un'opzione qualcuno la rifiuterebbe?". Secondo le famiglie, tuttavia il premier non "avrebbe risposto alle domande" limitandosi a leggere un testo già pronto.


"Siamo nel centro di Jabalya, in quello di Shuyaia e ora anche di Khan Yunis". Lo ha detto il capo del Comando del fronte del sud israeliano, il generale Yaron Finkelman. "Siamo nel mezzo dei giorni più intensi dall'inizio dell'operazione di terra in termini di terroristi uccisi, di scontri a fuoco e di uso della potenza di fuoco terrestre e aerea. Intendiamo continuare a colpire e raggiungere i nostri risultati".


Almeno un soldato libanese è stato ucciso da bombardamenti israeliani nel sud del Libano e altri tre militari sono rimasti feriti. Lo riferiscono media libanesi secondo cui l'attacco israeliano ha preso di mira una caserma dell'esercito di Beirut nell'area di Marjouyoun, nel settore orientale della linea di demarcazione tra i due Paesi.


Una delegazione ministeriale arabo-islamica dovrebbe andare negli Usa il 7 dicembre per incontrare il segretario di Stato americano, alcuni membri del Congresso e i media Usa, con l'obiettivo di porre fine alla guerra nella Striscia di Gaza, in conformità con il mandato al recente vertice arabo-islamico. Lo riferisce il portavoce del ministro degli Esteri egiziano, già a Washington per una serie di incontri bilaterali prima di unirsi alla delegazione. 


Un razzo lanciato da Hamas avrebbe colpito un edificio di Ashkelon, nel sud di Israele. Lo riporta The Times of Israel. Secondo i primi rapporti, l'attacco non avrebbe provocato vittima ma molte persone sono in preda ad attacchi di panico. Dall'inizio della guerra, il 7 ottobre, il sud di Israele è la zona più bersagliata da Hamas nei suoi attacchi contro lo Stato ebraico. 


L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto che altri suoi 19 operatori sono stati uccisi in attacchi nella guerra tra Hamas e Israele, sottolineando che dall'inizio delle ostilità il 7 ottobre 130 "colleghi dell'Unrwa" hanno perso la vita (dato aggiornato al 3 dicembre). Sempre al 3/12, gli sfollati interni erano quasi 1,9 milioni, pari a oltre l'85% della popolazione della Striscia di Gaza, e quasi 1,2 milioni di loro si trovavano in 156 strutture dell'agenzia sparse nei 5 governatorati della Striscia, inclusi il nord e Gaza City. 


Carri armati israeliani sono stati visti nel centro di Khan Yunis, nel sud della Striscia. Lo hanno riferito fonti locali secondo cui in precedenza avevano manovrato nelle zone agricole di Karara, Khuzaa e Abassan. Secondo le stesse fonti, i tank israeliani hanno bloccato la strada che unisce Khan Yunis a Rafah e il portavoce militare israeliano in arabo Avichai Adraee ha dato istruzioni per chi voglia raggiungere Rafah di passare lungo la strada costiera. 


"Dalla ripresa delle ostilità a Gaza, il primo dicembre, sarebbero stati uccisi 700 palestinesi, oltre i precedenti 15.500". Lo afferma la coordinatrice umanitaria dell'Onu, Lynn Hastings, in una dichiarazione pubblicata sul sito dell'Organizzazione. 


"Le condizioni necessarie per portare aiuti alla popolazione di Gaza non esistono. Se possibile, sta per aprirsi uno scenario ancora più infernale, in cui le operazioni umanitarie potrebbero non essere in grado di rispondere". Lo afferma la coordinatrice umanitaria dell'Onu, Lynn Hastings, in una dichiarazione pubblicata sul sito delle Nazioni Unite. 


Le forze israeliane di difesa affermano di essere avanzate a Jabalyia, nel nord della Striscia di Gaza, con la 551esima brigata e l'unità di commando Shayetet 13 della Marina, facendo irruzione nel quartier generale della sicurezza di Hamas nella zona. Lo riporta The Times of Israel. Durante il raid le truppe israeliane hanno trovato armi, attrezzature di vario tipo e documenti di intelligence. Nell'ultimo giorno l'Idf ha operato nell'area di Jabalyia per distruggere le risorse di Hamas, riuscendo a individuare razzi e altre armi e conducendo attacchi diretti contro i miliziani.
 


Israele sta valutando la possibilità di allagare i tunnel sotterranei di Hamas nella Striscia di Gaza e ha assemblato a tale scopo "un sistema di grandi pompe", secondo un rapporto del Wall Street Journal che cita funzionari americani. Il quotidiano Usa afferma che la tattica israeliana "potrebbe distruggere i tunnel e scacciare i combattenti dai loro rifugi sotterranei, ma anche minacciare l'approvvigionamento idrico di Gaza".


Un palestinese è stato ucciso durante un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Qalandya, in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa che, citando fonti mediche, ha identificato l'uomo in Muhammad Yousef Hassan Manasra (25 anni). "Le forze di occupazione - ha proseguito l'agenzia di stampa palestinese - hanno arrestato il fratello". La Wafa ha segnalato anche il ferimento di 4 palestinesi in scontri con l'esercito nel campo profughi di Dheisheh a Betlemme, in Cisgiordania.


La situazione nella Striscia di Gaza devastata dalla guerra è "apocalittica": i civili sono costretti a fare "una scelta impossibile dopo l'altra" in un territorio dove "nessuno luogo è sicuro" e "nessuno è al sicuro". Lo scrive su X il sottosegretario generale dell'Onu per gli Affari umanitari, Martin Griffiths.


Il rapporto di due civili palestinesi morti nella Striscia di Gaza per ogni militante di Hamas ucciso è "tremendamente positivo" date le sfide del combattimento urbano. Lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di difesa israeliane, tenente colonnello Jonathan Conricus.


Le Forze di difesa israeliane hanno lanciato un'offensiva sulla città di Jenin, in Cisgiordania. Lo riferisce Al Jazeera, parlando di 50 mezzi militari, inclusi bulldozer corazzati pesanti. I cecchini israeliani sarebbero posizionati in varie parti della città. Tra gli obiettivi delle unità d'assalto ci sarebbero l'ospedale governativo e un campo profughi locale.


Le Forze di difesa israeliane affermano di aver colpito nelle ultime ore numerosi siti di Hezbollah in Libano, a seguito di attacchi transfrontalieri da parte del movimento islamista. Aerei da combattimento hanno colpito diverse postazioni di lancio, "infrastrutture terroristiche" e una struttura militare di Hezbollah.



"Troppi civili innocenti sono stati uccisi a Gaza". Lo ha detto il consigliere per la Sicurezza americano, Jake Sullivan, ribadendo che per gli Stati Uniti "la protezione dei civili in base alle leggi di guerra è fondamentale e deve essere rispettata".


L'ordine di evacuazione emesso da Israele da Khan Younis a Rafah "spinge le persone a concentrarsi in quello che è meno di un terzo" del territorio della Striscia di Gaza. Lo ha sottolineato il Commissario generale dell'Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, precisando che proseguono i bombardamenti da parte delle forze israeliane. Il nuovo ordine di evacuazione per i palestinesi "ha creato panico, paura e ansia". Almeno altre 60mila persone sono state costrette a trasferirsi nei rifugi dell'Unrwa, già sovraffollati e altre persone hanno chiesto di essere ospitate.


I servizi di telecomunicazione sono stati interrotti in tutta la Striscia di Gaza. Lo ha riferito la società palestinese di telecomunicazioni Paltel, precisando che il blackout riguarda comunicazioni e servizi Internet. Le linee principali precedentemente ricollegate sono infatti state nuovamente interrotte.

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