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Yemen, Houthi: Sanaa sotto attacco aereo israeliano | Netanyahu: "Siamo alla vigilia di un'invasione massiccia di Gaza"

Trump: gli Houthi hanno capitolato e noi cesseremo gli attacchi contro di loro. Dopo il nuovo piano per invadere la Striscia, Hamas dice di non avere più interesse a parlare di tregua con Tel Aviv

di Redazione online
06 Mag 2025 - 20:29

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 578. L'esercito di Tel Aviv ha attaccato la capitale yemenita Sanaa, dopo aver comunicato alle autorità dello Yemen di evacuare immediatamente l'aeroporto. L'avvertimento arriva dopo l'attacco di Israele e Usa contro gli Houthi: morti e feriti. Trump: gli Houthi hanno capitolato, noi cesseremo gli attacchi contro di loro. Dopo che il gabinetto israeliano ha approvato un piano per espandere le operazioni militari a Gaza e Netanyahu ha annunciato "un'invasione massiccia" nella Striscia, è arrivata Immediata la reazione di Hamas. Il movimento islamista ha fatto sapere di non essere più interessato a nuovi negoziati per la tregua: "Non ha senso impegnarsi in negoziati o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco mentre continuano la guerra della fame e la guerra di sterminio nella Striscia di Gaza". 

Israele attacca Sanaa, si alzano le fiamme dalla capitale dello Yemen dopo la risposta dell'Idf

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Un missile colpisce l'aeroporto di Tel Aviv: lanciato dallo Yemen

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 L'alto funzionario degli Houthi Muhammad al Buhaythi ha dichiarato che "il gruppo è pronto a interrompere gli attacchi contro le navi militari statunitensi se Trump fermerà i raid nello Yemen, ma le operazioni contro Israele a sostegno di Gaza continueranno". 


Gli Stati uniti cesseranno i bombardamenti nello Yemen contro gli Houthi, dal momento che il movimento sciita avrebbe annunciato di voler smettere di combattere. Lo ha sostenuto oggi il presidente Usa Donald Trump. "Abbiamo ricevuto una notizia molto buona ieri sera. Gli Houthi hanno annunciato che non vogliono più combattere. Semplicemente non vogliono più combattere. E noi rispetteremo la loro parola, e cesseremo i bombardamenti. Accetterò la loro parola, e da subito cesseremo i bombardamenti contro gli Houthi", ha dichiarato Trump durante un incontro con il primo ministro canadese Mark Carney alla Casa Bianca.


Qualsiasi tentativo da parte di Israele di annettere territorio a Gaza sarebbe "inaccettabile". Lo ha detto il sottosegretario britannico agli Esteri Hamish Falconer alla Camera dei Comuni sottolineando che il governo del premier Keir Starmer si "oppone fermamente" all'espansione delle operazioni militari da parte dello Stato ebraico. Ha aggiunto che il territorio palestinese non deve essere ridotto "né soggetto ad alcun cambiamento demografico". 


L'Idf annuncia di aver effettuato un attacco aereo contro un gruppo di membri di Hamas in un centro di comando nella parte centrale della Striscia di Gaza. I media palestinesi hanno riportato che l'attacco ha colpito una scuola nella zona di Bureij, utilizzata come rifugio per gli sfollati di Gaza, uccidendo almeno 18 persone. Secondo l'esercito, il sito veniva utilizzato da Hamas per immagazzinare armi destinate ad attacchi contro le truppe israeliane e i civili israeliani. L'esercito afferma di aver adottato numerose misure per mitigare i danni ai civili durante l'attacco, tra cui l'uso di "munizioni di precisione, sorveglianza aerea e intelligence aggiuntiva". 


"L'annuncio di Trump prima della visita in Medio Oriente sarà sull'invio di aiuti a Gaza": lo riferisce al Arabiya, citando proprie fonti secondo le quali gli Usa sono pronti a iniziative unilaterali in tal senso.


Prima della partenza per il Golfo, nei prossimi giorni ci sarà un "grandissimo annuncio", che sarà "uno dei più grandi annunci fatti in tanti anni su un certo argomento". Lo ha detto Donald Trump parlando nello Studio Ovale.


Benyamin Netanyahu, seduto nel bunker di comando dell'aviazione israeliana presso il quartier generale dell'esercito di Kirya a Tel Aviv accanto al ministro della Difesa israeliano Israel Katz, ha lanciato un avvertimento all'Iran dopo l'attacco all'aeroporto di Sanaa nello Yemen. "Ho detto molte volte che il sangue ricadrà sulla testa di chiunque attacchi Israele" e che ci sarebbero stati diversi "colpi" in risposta all'attacco missilistico degli Houthi di domenica all'aeroporto internazionale Ben Gurion di Tel Aviv, la scelta e la tempistica degli obiettivi hanno lo scopo di punire gli Houthi ma anche di inviare un messaggio all'Iran, "senza la cui approvazione e il cui sostegno a lungo termine gli Houthi non avrebbero potuto compiere il criminale attacco missilistico contro di noi", ha detto Netanyahu, citato dal Times of Israel. "Il presidente Trump lo ha detto un mese e mezzo fa" e "lo ripeto oggi: chiunque attacchi Israele ne risponderà".


Vladimir Putin ha avuto una conversazione telefonica con il primo ministro Benyamin Netanyahu per la prima volta dal dicembre 2023. L'ufficio del primo ministro ha dichiarato che "i due leader si sono scambiati cordiali saluti in occasione dell'80mo anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella seconda guerra mondiale". È stato anche riferito che "il primo ministro ha sottolineato il contributo decisivo dell'Armata Rossa alla vittoria sui nazisti e ha sottolineato l'importanza dei combattenti ebrei nella guerra. Inoltre, Netanyahu e Putin hanno discusso degli sviluppi in Medio Oriente". 


"Il gruppo terroristico Houthi ha tentato di colpire l'aeroporto Ben-Gurion e, in risposta, oggi abbiamo distrutto l'aeroporto di Sanaa. Inoltre, abbiamo colpito altri obiettivi, a seguito degli attacchi di ieri al porto di Hodeida, colpendo ulteriori infrastrutture nazionali. Chi ci colpisce, noi lo colpiremo sette volte tanto. Questo è anche un messaggio di avvertimento al capo della piovra iraniana: 'Siete direttamente responsabili di ogni attacco degli Houthi contro lo Stato di Israele e pagherete interamente le conseguenze". E' quanto ha dichiarato il ministro della Difesa Israel Katz. 


Israele "ha superato le linee rosse e ora deve aspettarsi una reazione da parte degli yemeniti". È quanto ha detto Muhammad Al-Bakhiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi, dopo che lo Stato ebraico ha attaccato l'aeroporto di Sana'a, in Yemen. Un altro leader degli Houthi, Hizam al-Assad, ha annunciato che gli attacchi contro Israele "continueranno fino a quando la guerra a Gaza non cesserà e l'assedio sulla Striscia non sarà revocato".


Anche la centrale elettrica di Dhahban e la fabbrica di cemento Amran sono state colpite dai caccia israeliani: lo riferisce la tv degli Houthi al Masirah.


"L'aviazione militare israeliana ha attaccato e distrutto infrastrutture" dei ribelli yemeniti Houthi "nell'aeroporto di Sanaa poco fa, mettendo completamente fuori uso l'aeroporto". Lo riferisce un portavoce dell'esercito israeliano (Idf), sottolineando che "ciò è avvenuto dopo che l'organizzazione terroristica Houthi ha lanciato un missile verso l'aeroporto Ben Gurion" di Tel Aviv domenica. 


"Caccia israeliani hanno compiuto diversi raid sull'aeroporto" internazionale di Sanaa: lo riferisce l'emittente degli Houthi, al Masirah. In precedenza l'Idf aveva invitato all'evacuazione dall'area.


Il ministro israeliano di estrema destra Bezalel Smotrich ha scritto oggi su X che "per la prima volta si parla senza imbarazzo di conquista di Gaza: l'Idf conquisterà la Striscia di Gaza, manterrà il controllo sul territorio per lungo tempo e porrà fine all'assurdità per cui forniamo assistenza logistica al nostro nemico". Smotrich ha aggiunto: "Gestiremo questo evento in modo completamente diverso".


All'indomani degli attacchi lanciati al porto di Hodeidah, l'esercito israeliano ha chiesto di "evacuare immediatamente" l'aeroporto internazionale di Sanaa, in Yemen. In un post su X, il portavoce in lingua araba delle Forze di difesa israeliane (Idf), Avichay Adraee, ha scritto: "Vi invitiamo a evacuare immediatamente l'area dell'aeroporto e di avvertire tutti quelli che si trovano nelle vostre vicinanze della necessità di evacuare immediatamente quest'area. La mancata evacuazione e il mancato allontanamento dal luogo vi espongono a pericoli". 


"Centinaia di migliaia di palestinesi consumano un solo pasto ogni due o tre giorni" e "più di 66mila bambini soffrono di grave malnutrizione" nella Striscia di Gaza a causa del blocco imposto a inizio marzo da Israele all'ingresso degli aiuti nell'enclave palestinese. Lo ha detto il portavoce dell'Unrwa, Adnan Abu Hasna, in un'intervista rilasciata all'emittente panaraba egiziana Al-Ghad Tv.


La decisione di prolungare la guerra da parte di Benyamin Netanyahu "è per lui l'unica strada per rimanere al potere e mantenere compatta la sua coalizione", "sa benissimo che, appena finita la guerra, sarebbe il primo a finire sotto inchiesta per i fatti accaduti il 7 ottobre del 2023". Lo ha affermato a LaPresse Shoval Abend, nipote di Ohad Ben Ami, ex ostaggio di Hamas. 


Le Forze di difesa israeliane hanno catturato due miliziani del movimento islamista palestinese Hamas durante un'operazione a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, alcune settimane fa. Lo ha annunciato lo stesso Idf in un comunicato congiunto con il servizio di sicurezza interno Shin Bet. Secondo l'Idf, i due sono stati catturati durante le operazioni della 188ma Brigata corazzata nel campo di Shaboura, a Rafah. Un miliziano è stato identificato dalle forze israeliane come Yousef Qadi, comandante di plotone di Hamas che avrebbe preso parte all'attacco del 7 ottobre 2023 nello Stato ebraico e che in seguito sarebbe stato responsabile della detenzione di diversi ostaggi israeliani a Gaza. Il secondo dei due combattenti catturati è stato invece identificato come Muhammad Zaarab, comandante di un'unità di cecchini di Hamas. Nell'interrogatorio da parte dello Shin Bet, i due hanno fornito informazioni di intelligence "sulla posizione di un'importante infrastruttura terroristica nella zona", si legge nel comunicato. Il quotidiano israeliano "Times of Israel" riferisce che, dopo aver completato l'accerchiamento di Rafah diverse settimane fa, le forze israeliane sono da allora operative per localizzare ed eliminare decine di miliziani che sarebbero ancora presenti nella zona. 


E' di quattro morti e 39 feriti il bilancio delle vittime degli attacchi lanciati ieri dalle forze israeliane al porto di Hodeidah e al cementificio di Bajil, nello Yemen. Lo ha reso noto il ministero della Sanità in un comunicato pubblicato dall'agenzia di stampa Saba. 


La Cina esprime la sua "contrarietà" al piano di Israele sulla conquista della Striscia di Gaza, inclusa la prospettiva di spostare gran parte dei palestinesi. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Palestina e Israele", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza e auspichiamo che tutte le parti continuino a impegnarsi e ad attuare efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".


Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che Parigi condanna "molto fermamente" la nuova campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. "È inaccettabile", ha dichiarato Jean-Noël Barrot in un'intervista radiofonica, affermando che il governo israeliano sta "violando il diritto umanitario", dopo che il suo gabinetto di sicurezza ha approvato un piano che, secondo un funzionario israeliano, comporterà "la conquista della Striscia di Gaza e il mantenimento dei territori". 


 Hamas ha annunciato oggi di non essere più interessato a portare avanti negoziati con Israele per una tregua nella Striscia di Gaza. Ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reso noto che Israele procederà a "un'operazione energica a Gaza", su "raccomandazione del Capo di Stato Maggiore", per "distruggere Hamas". Il premier dello Stato ebraico ha anche affermato che la popolazione di Gaza "sarà trasferita, per proteggerla" e che qualunque territorio occupato dalle forze israeliane non verrà poi ceduto. "Non ha senso impegnarsi in negoziati o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco mentre continuano la guerra della fame e la guerra di sterminio nella Striscia di Gaza", ha dichiarato questa mattina all'Afp Bassem Naim, membro dell'ufficio politico del movimento islamista palestinese. Naim ha invitato la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e omicidio" a Gaza. 


L'alto funzionario del movimento Houthi nello Yemen, Hizam al-Asad, ha detto oggi su X che "l'attacco sionista-americano al porto di Al-Hodeidah e al cementificio di Bajil" rappresenta "un crimine spregevole che non rimarrà senza risposta". Secondo il funzionario del gruppo Houthi, "il sangue di civili e lavoratori alimenterà una dura e clamorosa risposta yemenita". "Continueremo a sostenere Gaza con fede e determinazione, a colpire in profondità nel territorio nemico e a ostacolarne i movimenti finché l'aggressione non cesserà e l'assedio non sarà revocato. La risposta sarà imminente, dolorosa e sorprendente", ha commentato. 


Le Forze di difesa israeliane hanno confermato di avere effettuato attacchi aerei in Libano, affermando di avere preso di mira le infrastrutture di un sito di produzione e stoccaggio di "armi strategiche" di Hezbollah nella valle della Beqa'a. L'attacco è stato effettuato dopo che l'esercito ha dichiarato di avere appurato che Hezbollah stava lavorando per ripristinare la struttura, che era già stata presa di mira in passato. Inoltre, le Idf hanno reso noto di avere colpito diversi altri siti di Hezbollah nella zona di Srifa, nel Libano meridionale. L'attività di Hezbollah e la presenza di armi nelle aree prese di mira "costituiscono palesi violazioni dell'accordo d'intesa tra Israele e Libano", hanno precisato le forze armate israeliane. 


 Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa (Abu Mohammad al-Julani), al potere dalla caduta di Bashar al-Assad a dicembre, sarà ricevuto domani a Parigi dal leader francese Emmanuel Macron per la sua prima visita in Europa. Lo ha annunciato l'Eliseo. 


E' di almeno due morti e 42 feriti l'ultimo bilancio dell'attacco israeliano lanciato oggi alla fabbrica Ajal nella provincia di Hodeida, nello Yemen. Lo riporta il canale al Masirah, affiliato agli Houthi, citato da Ynet e dall'agenzia russa Tass. 

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