Un missile colpisce l'aeroporto di Tel Aviv: lanciato dallo Yemen
© Ansa
© Ansa
Israele e Usa attaccano gli Houthi nello Yemen: due morti e oltre 40 feriti. Sganciate 50 bombe, distrutto il porto di Hodeida
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas e che coinvolge Libano, Siria, Iran e Yemen, è giunta al giorno 578. Dopo che il gabinetto israeliano ha approvato il piano per espandere le operazioni militari a Gaza e Netanyahu ha annunciato di essere "alla vigilia di un'invasione massiccia", arriva la reazione di Hamas. Il movimento islamista ha fatto sapere di non essere più interessato a nuovi negoziati per la tregua: "Non ha senso impegnarsi in negoziati o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco mentre continuano la guerra della fame e la guerra di sterminio nella Striscia di Gaza". Intanto è di almeno 2 morti e 40 feriti il bilancio dell'attacco di Israele e Usa agli Houthi nello Yemen.
© Ansa
© Ansa
La Cina esprime la sua "contrarietà" al piano di Israele sulla conquista della Striscia di Gaza, inclusa la prospettiva di spostare gran parte dei palestinesi. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Palestina e Israele", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza e auspichiamo che tutte le parti continuino a impegnarsi e ad attuare efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".
La Cina esprime la sua "contrarietà" al piano di Israele sulla conquista della Striscia di Gaza, inclusa la prospettiva di spostare gran parte dei palestinesi. "La Cina è molto preoccupata per l'attuale situazione tra Palestina e Israele", ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Lin Jian, aggiungendo che Pechino "si oppone alle azioni militari in corso di Israele a Gaza e auspichiamo che tutte le parti continuino a impegnarsi e ad attuare efficacemente l'accordo di cessate il fuoco".
Il ministro degli Esteri francese ha dichiarato che Parigi condanna "molto fermamente" la nuova campagna militare israeliana nella Striscia di Gaza. "È inaccettabile", ha dichiarato Jean-Noël Barrot in un'intervista radiofonica, affermando che il governo israeliano sta "violando il diritto umanitario", dopo che il suo gabinetto di sicurezza ha approvato un piano che, secondo un funzionario israeliano, comporterà "la conquista della Striscia di Gaza e il mantenimento dei territori".
Hamas ha annunciato oggi di non essere più interessato a portare avanti negoziati con Israele per una tregua nella Striscia di Gaza. Ieri il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha reso noto che Israele procederà a "un'operazione energica a Gaza", su "raccomandazione del Capo di Stato Maggiore", per "distruggere Hamas". Il premier dello Stato ebraico ha anche affermato che la popolazione di Gaza "sarà trasferita, per proteggerla" e che qualunque territorio occupato dalle forze israeliane non verrà poi ceduto. "Non ha senso impegnarsi in negoziati o prendere in considerazione nuove proposte di cessate il fuoco mentre continuano la guerra della fame e la guerra di sterminio nella Striscia di Gaza", ha dichiarato questa mattina all'Afp Bassem Naim, membro dell'ufficio politico del movimento islamista palestinese. Naim ha invitato la comunità internazionale "a fare pressione sul governo Netanyahu affinché ponga fine ai crimini di fame, sete e omicidio" a Gaza.
L'alto funzionario del movimento Houthi nello Yemen, Hizam al-Asad, ha detto oggi su X che "l'attacco sionista-americano al porto di Al-Hodeidah e al cementificio di Bajil" rappresenta "un crimine spregevole che non rimarrà senza risposta". Secondo il funzionario del gruppo Houthi, "il sangue di civili e lavoratori alimenterà una dura e clamorosa risposta yemenita". "Continueremo a sostenere Gaza con fede e determinazione, a colpire in profondità nel territorio nemico e a ostacolarne i movimenti finché l'aggressione non cesserà e l'assedio non sarà revocato. La risposta sarà imminente, dolorosa e sorprendente", ha commentato.
Le Forze di difesa israeliane hanno confermato di avere effettuato attacchi aerei in Libano, affermando di avere preso di mira le infrastrutture di un sito di produzione e stoccaggio di "armi strategiche" di Hezbollah nella valle della Beqa'a. L'attacco è stato effettuato dopo che l'esercito ha dichiarato di avere appurato che Hezbollah stava lavorando per ripristinare la struttura, che era già stata presa di mira in passato. Inoltre, le Idf hanno reso noto di avere colpito diversi altri siti di Hezbollah nella zona di Srifa, nel Libano meridionale. L'attività di Hezbollah e la presenza di armi nelle aree prese di mira "costituiscono palesi violazioni dell'accordo d'intesa tra Israele e Libano", hanno precisato le forze armate israeliane.
Il presidente siriano Ahmed al-Sharaa (Abu Mohammad al-Julani), al potere dalla caduta di Bashar al-Assad a dicembre, sarà ricevuto domani a Parigi dal leader francese Emmanuel Macron per la sua prima visita in Europa. Lo ha annunciato l'Eliseo.
E' di almeno due morti e 42 feriti l'ultimo bilancio dell'attacco israeliano lanciato oggi alla fabbrica Ajal nella provincia di Hodeida, nello Yemen. Lo riporta il canale al Masirah, affiliato agli Houthi, citato da Ynet e dall'agenzia russa Tass.