Raid del regime nel nord di Idlib, controllata dai ribelli in Siria: morti e macerie
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La Farnesina: "Primi italiani evacuati da Aleppo con l'Onu". I combattenti filo-turchi hanno strappato alle forze curde una città strategica del nord. L'Iran: "Appoggiamo governo ed esercito di Damasco". Gaza, la Casa Bianca: "Ancora nessun accordo sul cessate il fuoco"
di Redazione onlineLa guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 422. Il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo "è stato colpito da un attacco russo che ha causato gravi danni", ha detto il ministro Tajani, rivolgendo un "appello a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile". A seguito dell'ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham, le Nazioni Unite hanno avviato un'evacuazione verso Damasco, ancora in fase iniziale. Un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman messi a disposizione dell'Onu sono in attesa di partire con un convoglio cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private. Lo fa sapere la Farnesina. L'esercito siriano, sostenuto dalle forze aeree russe, ha sferrato un attacco contro i ribelli jihadisti. Raid anche vicino a Idlib, dove sarebbe stato ucciso Abu Muhammad al Jolani, capo di Hayat Tahrir al Sham (Hts, Commissione per la liberazione della Siria), una sigla che riunisce i ribelli sunniti che hanno attaccato in Siria. Appoggio incondizionato di Teheran nei confronti di Assad, che ha avvertito: "Elimineremo i terroristi con la forza: è l'unico linguaggio che capiscono". Intanto i combattenti filo-turchi hanno strappato alle forze curde una città strategica del nord della Siria. Su Gaza, la Casa Bianca dice di non aver ancora raggiunto un accordo sul cessate il fuoco.
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Hezbollah ha confermato in una dichiarazione di aver lanciato un attacco contro una postazione dell'esercito israeliano nella zona del Monte Dov questa sera in seguito a quelle che sostiene essere "ripetute violazioni" del cessate il fuoco da parte di Israele. L'organizzazione filo-iraniana ha affermato che il suo attacco contro il Monte Dov è "un primo avvertimento" in risposta agli attacchi delle Idf in Libano durante il cessate il fuoco e alla "continua violazione dello spazio aereo libanese da parte di aerei israeliani".
Il segretario di Stato americano ha chiamato il ministro degli esteri turco per discutere "della necessità di allentare l'escalation" in Siria, dove i gruppi ribelli filo-turchi hanno inferto un duro colpo al regime di Bashar al-Assad, prendendo il controllo di diversi territori nei giorni scorsi. Durante il colloquio, Anthony Blinken ha sottolineato al suo omologo turco, Hakan Fidan, "la necessità di allentare la tensione e di proteggere le vite e le infrastrutture dei civili", secondo un comunicato stampa del Dipartimento di Stato americano.
L'esercito governativo siriano e le forze aerospaziali russe continuano a respingere i ribelli a Idlib, Hama e Aleppo e hanno ucciso almeno 320 miliziani e distrutto oltre 60 veicoli da combattimento nell'ultima giornata. Lo ha affermato Oleg Ignasyuk, vice capo del Centro russo per la riconciliazione delle parti opposte in Siria - divisione del ministero della Difesa russo - citato dalla Tass. "Durante la giornata, sono stati lanciati missili e bombe su aree di dispiegamento di miliziani e sui loro depositi di armi e munizioni, postazioni di artiglieria e difesa aerea e centri di controllo. Almeno 320 militanti sono stati uccisi e 63 veicoli corazzati e altri veicoli da combattimento sono stati distrutti", ha affermato.
Dopo il raid aereo russo ad Aleppo che ha colpito il Terra Sancta College provocando danni materiali, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha chiesto all'ambasciatrice d'Italia a Mosca Cecilia Piccioni di compiere un passo presso le autorità russe. L'ambasciatrice - fa sapere la Farnesina - domani verrà ricevuta al ministero degli Esteri della Federazione russa per un incontro già programmato e presenterà la richiesta di rafforzare le procedure per evitare che nuovi attacchi militari possano per errore colpire altri istituti religiosi o comunque installazioni civili ad Aleppo e nella regione in cui sono in atto combattimenti.
A seguito dell'ingresso ad Aleppo del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham, le Nazioni Unite hanno avviato un'evacuazione verso Damasco, ancora in fase iniziale. Un primo gruppo di auto, con a bordo anche alcuni italiani, è arrivato in città, mentre altri pullman messi a disposizione dell'Onu sono in attesa di partire con un convoglio cui dovrebbero unirsi alcuni connazionali con auto private. Il ministro degli Esteri Tajani ha potuto parlare questo pomeriggio con uno degli italiani partiti da Aleppo che è stato accolto a Damasco nelle strutture della nostra sede diplomatica dall'ambasciatore Ravagnan. Lo fa sapere la Farnesina.
Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, il bilancio delle vittime dell'offensiva dei ribelli jihadisti sale a 412 vittime. Il bilancio di cinque giorni di scontri e attacchi aerei "ha raggiunto le 412 vittime", ha dichiarato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, tra cui 214 ribelli di Hayat Tahrir al-Sham e delle fazioni alleate che hanno lanciato l'offensiva, 137 forze filogovernative e 61 civili, 17 dei quali oggi.
I combattenti filo-turchi hanno strappato alle forze curde una città strategica del nord della Siria, in combattimenti paralleli alla grande offensiva ribelle nella provincia di Aleppo. I combattenti "hanno preso il controllo della città di Tal Rifaat" e di diversi villaggi nelle vicinanze, ha affermato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, avvertendo che circa 200.000 curdi siriani nella provincia settentrionale di Aleppo sono stati "assediati da fazioni pro-Turchia".
I media governativi siriani hanno annunciato poco fa che oggi Assad è tornato a Damasco dopo aver svolto ieri una visita di lavoro a Mosca, dove ha avuto un colloquio al Cremlino col presidente russo Vladimir Putin. Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. Il sito dell'agenzia di notizie governativa Sana non è funzionante. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha incontrato a Damasco il presidente siriano Assad per discutere della situazione nel paese dopo l'avanzata dei miliziani islamisti nel nord-ovest della Siria. Lo riportano i media iraniani.
Non ci sono né vittime né feriti e i frati francescani di Aleppo "stanno tutti bene". Lo riferiscono fonti locali vicine ai francescani, dopo il raid che ha colpito il Terra Santa College. L'istituto si trova all'interno del compound del convento di Aleppo, vicino alla chiesa dove stasera era in programma la celebrazione della messa vespertina della prima domenica d'Avvento.
"Il Collegio francescano Terra Sancta di Aleppo è stato colpito da un attacco russo che ha causato gravi danni. Faccio appello a tutte le parti in conflitto in Siria perché sia tutelata la popolazione civile. Continuiamo ad assicurare ogni possibile assistenza agli italiani in Siria". Lo scrive su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, è arrivato a Damasco, in Siria, per discutere con le autorità della situazione nel Paese. Lo riferiscono i media iraniani. "Oggi parto per Damasco per consegnare il messaggio dell'Iran al governo siriano: sosteniamo fermamente la Siria - ha detto il ministro alla stampa prima di lasciare Teheran - non facciamo distinzioni tra Israele e i terroristi. Dopo il fallimento del regime israeliano, il nemico sta cercando di destabilizzare la regione attraverso questi terroristi".
Il gabinetto dei ministri ha approvato oggi la cosiddetta "Legge Feldstein" (dal nome del portavoce del premier Netanyahu indagato per fuga di notizie top secret) che consente il trasferimento di informazioni riservate ad alti funzionari governativi e garantisce l'immunità giudiziaria a coloro che consegnano documenti riservati al primo ministro Netanyahu. La consigliere legale del governo, Gali Beharev Miara, ha attaccato la legge: "C'è seria preoccupazione che si tratti di una provvedimento ad personam, mirato a un'ingiusta interferenza politica in un procedimento penale riguardante l'ambiente del primo ministro", riferisce Kan. Mercoledì il documento verrà sottoposto alla lettura preliminare alla Knesset.
"Poco fa un raid aereo ha preso di mira il centro di Aleppo, vicino al palazzo del governatorato. Non sappiamo se ci sono morti o feriti. Il bilancio invece dell'attacco all'ospedale universitario di stamani parla adesso di 12 civili morti e 23 feriti. L'ambasciata francese stava organizzando un convoglio sperando di uscire da Aleppo ma per oggi non è possibile, sembra siano in aumento gli scontri nelle aree fuori dalla città". A dirlo è Davide Chiarot, operatore della Caritas Italiana che vive non lontano dal centro di Aleppo nella Comunità del Movimento dei Focolari. Si trova in Siria da due anni.
La Casa Bianca afferma di "non aver ancora raggiunto" un cessate il fuoco a Gaza La Casa Bianca sta lavorando a un cessate il fuoco e a un accordo sul rilascio dei prigionieri a Gaza, ma "non ci è ancora riuscita", ha dichiarato il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti ai media statunitensi. "Stiamo lavorando attivamente per cercare di realizzarlo. Siamo profondamente impegnati con gli attori chiave della regione e c'è attività anche oggi", ha affermato Jake Sullivan, secondo una trascrizione rilasciata dall'emittente Nbc. "Ci saranno ulteriori conversazioni e consultazioni e la nostra speranza è di poter generare un cessate il fuoco e un accordo sugli ostaggi, ma non ci siamo ancora riusciti".
Almeno 48 civili su un totale di 372 vittime sono stati uccisi da quando mercoledì si sono intensificati gli scontri tra i ribelli anti-regime e l'esercito siriano. Lo afferma l'Osservatorio siriano per i diritti umani. L'organizzazione afferma che tra i civili è stato ucciso un bambino durante gli attacchi ad Al-Atareb; 4 studenti universitari hanno perso la vita per i razzi lanciati da Hayat Tahrir al-Sham in un dormitorio studentesco ad Aleppo. Quattro persone sono morte negli attacchi aerei russi su un campo profughi a Idlib e 16 nei raid aerei sulla rotonda di Al-Basel, 23 in varie zone di Idlib e nelle zone di Al-Atareb.
"La situazione per gli italiani al momento è tranquilla". Lo ha detto Stefano Ravagnan, ambasciatore italiano in Siria, alla trasmissione tv "In mezz'ora". "La situazione è complessa, intorno alla zona" di Aleppo "ci sono vari attori. Agli italiani diciamo di restare nelle case, uscire da Aleppo è complicato e al momento la sicurezza è migliore in città che non mettendosi in viaggio", ha aggiunto. "Chi è partito ieri con un convoglio di auto - ha spiegato - sta arrivando solo in queste ore, perché lungo le strade che escono da Aleppo la circolazione è molto rallentata". Intanto a Damasco, al momento "la situazione è tranquilla", ha sottolineato.
Ulteriori rinforzi delle forze armate siriane sono arrivati nella provincia di Hama, al confine con Aleppo e Idlib, per sostenere l'offensiva dell'esercito nella zona: lo ha dichiarato il comando generale siriano in un comunicato, ripreso dalla Tass. "Ulteriori rinforzi militari delle nostre forze armate, tra cui uomini, armi pesanti e lanciarazzi, sono arrivati nel nord di Hama per sostenere l'offensiva delle nostre forze armate in questa zona", ha detto il comando generale in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Facebook.
Almeno 372 persone sono state uccise, tra cui almeno 20 civili, da quando i ribelli siriani hanno lanciato l'offensiva a sorpresa contro Bashar al-Assad mercoledì scorso, secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, l'ong basata nel Regno Unito che monitora da anni il conflitto siriano. Lo riferisce il Guardian. Il bilancio delle vittime include anche il personale militare. La tv di Stato siriana ha affermato che le forze governative hanno ucciso quasi 1.000 insorti negli ultimi tre giorni, senza fornire prove o dettagli.
Ad Aleppo dove "l'acqua comincia a scarseggiare". Lo dice padre Bahjat Karahach, il superiore dei francescani ad Aleppo. "In alcuni punti di distribuzione hanno fornito del pane alla gente. La nostra mensa per i poveri è rimasta sospesa ieri ed oggi perché non è ancora chiaro come sarà possibile procurarci il gas". "Alcuni spari e bombardamenti si sentono ogni tanto", "questo spinge molti a cercare di uscire dalla città" ma "sull'unica strada rimasta che collega la città il viaggio è lunghissimo, alcuni sono rimasti bloccati per più di 24 ore". "Noi continuiamo a restare accanto al nostro popolo".
L'Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce che i raid russi sulla città siriana di Idlib per contrastare l'avanzata dei ribelli jihadisti hanno ucciso otto civili.
"Il terrorismo comprende solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con cui lo spezzeremo e lo distruggeremo, indipendentemente dai suoi sostenitori e sponsor". Lo ha detto il presidente siriano Bashar al-Assad, in una conversazione telefonica con il leader dell'Abkhazia Badra Gunba, citato dall'agenzia di stampa siriana Sana.
Il presidente siriano, Bashar Al Assad, ha promesso che "userà la forza per eliminare il terrorismo" in Siria. Citato dall'agenzia Sana, il presidente siriano, che non si sa dove si trovi al momento, lo ha detto in una conversazione telefonica con un dirigente della repubblica separatista filo-russa dell'Abkhazia, in Georgia. Secondo il leader di Damasco, "il terrorismo capisce solo il linguaggio della forza, e questo è il linguaggio con il quale lo schiacceremo e lo elimineremo, con chiunque lo appoggi e lo sponsorizzi".
Cinque morti vengono segnalati da una ong a seguito di raid russi nei pressi dell'università di Aleppo, la città siriana conquistata sabato dai ribelli jihadisti.
"Nessun bambino dovrebbe morire di fame o essere schiacciato a morte dalla disperazione per un pezzo di pane. Eppure, circa 50mila bambini a Gaza sono colpiti da malnutrizione acuta. Gli aiuti umanitari e le forniture commerciali devono poter raggiungere in sicurezza i bambini che hanno bisogno". Lo scrive su X la direttrice generale dell'Unicef, Catherine Russell.
L'agenzia delle Nazioni Unite per i palestinesi (Unrwa) ha dichiarato di aver sospeso la consegna degli aiuti attraverso il valico di Kerem Shalom tra Israele e Gaza, a causa dei saccheggi da parte di bande armate nella Striscia. "Stiamo sospendendo la consegna degli aiuti attraverso Kerem Shalom", e "la strada per uscire da questo valico non è sicura da mesi", afferma il capo dell'Unrwa, Philippe Lazzarini su X. Il 16 novembre, un grande convoglio di camion di aiuti umanitari è stato rubato da bande armate. Ieri, abbiamo provato a far entrare alcuni camion di cibo sullo stesso percorso. Sono stati tutti presi", racconta Lazzarini.
La proposta di un accordo per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi detenuti dal movimento palestinese Hamas attualmente in discussione è "irrilevante". Lo ha detto il ministro della Sicurezza nazionale israeliano, Itamar Ben Gvir, parlando alla radio dell'esercito. Il ministro ha aggiunto: "Attualmente siamo sulla strada giusta a Gaza". "Idee come l'insediamento nella Striscia di Gaza sono benvenute", ha affermato Ben Gvir. "Conquistare Gaza è sicuramente un'idea. Ma devo ammettere che non mi basta; voglio anche incoraggiare la migrazione. Penso che dovremmo permettere (ai palestinesi) di migrare volontariamente", ha affermato il ministro israeliano. Ben Gvir ha dichiarato che sta "lavorando duramente con il primo ministro Netanyahu) per far sì che questo accada, e lui sta iniziando a mostrare una certa apertura sulla questione".
Le Forze di difesa israeliane hanno condotto un attacco con droni contro presunti miliziani palestinesi a Jenin, in Cisgiordania. Lo hanno riferito le stesse forze armate con una nota sui loro canali, aggiungendo che forniranno maggiori dettagli sull'operazione nelle prossime ore.
Il quotidiano libanese Al Akhbar, vicino a Hezbollah, riferisce di attacchi con artiglieria israeliana nelle città di Itarun e al Khyam, nel Libano meridionale.
L'Iran appoggerà con forza il governo e l'esercito siriani contro i gruppi terroristici": lo ha dichiarato il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, citato dall'agenzia Irna. Ieri Araghchi ha annunciato che oggi avrebbe visitato Damasco per "portare il messaggio" di supporto della Repubblica islamica all'alleato Bashar Al Assad.
Un aereo dell'Aeronautica militare israeliana ha lanciato oggi un attacco su "terroristi nella zona di Jenin", in Cisgiordania: lo ha reso noto su Telegram l'Esercito (Idf) senza fornire ulteriori informazioni
Almeno quattro palestinesi sono stati uccisi in un attacco israeliano sul campo profughi di Shaboura, nel centro della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta l'emittente tv Al Jazeera
Secondo l'account X del governo libanese, un attacco aereo russo ha ucciso a Idlib Abu Muhammad al Jolani, capo di Hayat Tahrir al Sham (Hts, Commissione per la liberazione della Siria) sigla che riunisce i ribelli sunniti che hanno attaccato in Siria.
Secondo alcuni media sarebbe di almeno 40 morti il bilancio di un raid israeliano nel nord di Gaza. Colpito un edificio.