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Israele punta a chiudere gli scontri in Libano entro 2-3 settimane | L'Iran minaccia di attaccare petrolio e gas del nemico

In migliaia al funerale di Nasrallah, sepolto in un luogo segreto. Giallo sulla sorte del suo successore dopo il raid di Israele. Hezbollah "non ha informazioni" sulla sorte di Hashim Safi Al Din. Khamenei: "Legittimo l'attacco iraniano a Israele"

04 Ott 2024 - 20:16

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 364. L'esercito dello Stato ebraico mira a chiudere i violenti scontri con Hezbollah in Libano entro due o tre settimane. Alla cerimonia funebre a Teheran per il numero uno dei fondamentalisti sciiti, Hassan Nasrallah, la Guida suprema Ali Khamenei si è presentato con un fucile al fianco e ha detto: "L'attacco dell'Iran contro Israele è stato legittimo, il raid missilistico è la punizione minima per i crimini di Tel Aviv". Alla cerimonia hanno partecipato migliaia di persone e una fonte dei militanti ha detto che il leader ucciso a Beirut è stato sepolto in un luogo segreto. I pasdaran iraniani minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani, qualora lo Stato ebraico attacchi l'Iran. Il ministro degli Esteri iraniano: "Sì al cessate il fuoco in Libano se ci sarà anche a Gaza". Intanto, nuovi raid hanno colpito Beirut sud: l'obiettivo sarebbe stato il successore di Nasrallah, Hashim Safi Al Din. Hezbollah: "Non abbiamo ancora alcuna informazione sulla sua sorte".

Teheran, in migliaia al funerale di Nasrallah | Khamenei con un fucile al fianco

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Il leader di Hamas, Yahya Sinwar, vuole vedere Israele coinvolto in un conflitto più ampio in Medioriente, e non ha alcuna intenzione di raggiungere un accordo per il cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. È quanto scrive il New York Times, citando valutazioni di intelligence e fonti statunitensi. Sinwar, da tempo convinto che non sopravviverà alla guerra, ha indurito il suo atteggiamento nelle ultime settimane, portando i negoziatori americani alla convinzione che un accordo non sia possibile. Anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha respinto le proposte dei mediatori, complicando i colloqui. Le fonti statunitensi ritengono che sia principalmente preoccupato della sua sopravvivenza politica e che una tregua a Gaza non sia nel suo interesse.


Il braccio armato di Hamas, le Brigate Qassam, ha confermato in un comunicato la morte di uno dei suoi comandanti, Zahi Yaser Abd al-Razeq Oufi, nel raid israeliano a Tulkarem in Cisgiordania.


La Germania ha definito "scioccante" l'attacco aereo israeliano su un campo profughi della Cisgiordania, che ha ucciso almeno 18 persone. "Nella lotta contro il terrorismo, l'esercito israeliano è obbligato a proteggere i civili in Cisgiordania", ha affermato il ministero degli Esteri tedesco.


Le forze americane hanno colpito 15 obiettivi nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi. Gli attacchi sono stati coordinati dal Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom).


"Nessuna amministrazione ha sostenuto Israele più della mia, nessuna, Netanyahu dovrebbe saperlo". Lo ha sottolineato Joe Biden, rispondendo a una domanda sulle presunte interferenze del premier israeliano nelle elezioni statunitensi.


La risposta di Israele all'attacco iraniano è ancora oggetto di discussione. Secondo il presidente americano Joe Biden, lo Stato ebraico dovrebbe cercare "altre alternative" a quella di colpire gli impianti petroliferi persiani.


Tra le 18 vittime dell'attacco aereo israeliano di giovedì nella città palestinese di Tulkarem, in Cisgiordania, figurano anche i fratellini Karam e Sham Abu Zahra, di 8 e 7 anni. Le Idf hanno preso di mira un comandante di Hamas che pianificava un attacco aereo per l'anniversario del 7 ottobre.


Un alto funzionario della sicurezza israeliano ha detto alle famiglie degli ostaggi che gli intensi combattimenti dell'esercito al confine col Libano si concluderanno in due o tre settimane. L'obiettivo sarà quindi un accordo diplomatico con Hezbollah che consentirebbe a Israele di ottenere una svolta sugli ostaggi.


Il governo libanese ha dichiarato che più di 2mila persone sono state uccise in tutto il Paese in quasi un anno di combattimenti tra Israele e Hezbollah.


L'emittente israeliana Channel 12 riporta che l'establishment della sicurezza israeliano ritiene sempre più possibile che il presunto successore del leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, Hashem Safieddin, sia stato ucciso ieri nell'attacco dell'Idf a Beirut.


Il servizio di emergenza del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, ha dichiarato che 11 dei suoi soccorritori sono stati uccisi negli attacchi israeliani nel Libano meridionale oggi. In una dichiarazione, ha affermato che sette soccorritori sono morti in "un'aggressione sionista diretta alle squadre di emergenza" presso l'ospedale governativo di Marjayoun, mentre altri quattro sono stati uccisi in due attacchi altrove nel sud del Libano.


 Le Nazioni Unite condannano come "illegale" l'attacco aereo israeliano che ha provocato 18 morti ieri a Tulkarem in Cisgiordania.


I media affiliati alle milizie filo-iraniane degli Houthi hanno annunciato che gli Stati Uniti hanno effettuato raid in tre città dello Yemen.


Sono stati segnalati attacchi a Sanaa e Hodeidah, nello Yemen, come riferito da Al Masirah TV, la principale emittente televisiva gestita dal movimento Houthi, e dagli abitanti. Lo riporta Haaretz.


Le forze armate israeliane (Idf) annunciano che due soldati sono stati uccisi in un attacco con un drone nel nord di Israele. Lo scrive Haaretz. Si tratta del sergente Daniel Aviv Haim Sofer, 19 anni di Ashkelon, apprendista in un corso designato per ufficiale e del caporale Tal Dror, 19 anni di Gerusalemme, ufficiale delle comunicazioni del battaglione.


L'Iran sostiene gli sforzi per un cessate il fuoco in Libano, a condizione che sia approvato da Hezbollah e che coincida con un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Lo ha affermato il ministro degli Esteri della Repubblica islamica, Abbas Araghchi, dopo aver incontrato il presidente del Parlamento libanese, Nabih Berri, a Beirut.


Le forze armate israeliane stimano che ci vorranno diverse settimane prima che gli abitanti del nord di Israele possano tornare alle loro case e che, anche allora, le forze armate non saranno in grado di garantire che non ci saranno attacchi con razzi o missili anticarro. Secondo l'Idf, le capacità militari di Hezbollah sono state danneggiate, ma l'organizzazione è ancora in grado di continuare ad attaccare il fronte interno israeliano.


Tre ospedali in Libano, compreso uno nella periferia a sud di Beirut, hanno annunciato la sospensione della loro attività a causa degli attacchi israeliani sul Paese. Lo scrive l'agenzia nazionale d'informazione libanese, precisando che l'ospedale Sainte Thérèse, vicino alla periferia meridionale della capitale libanese, ha annunciato che cesserà i suoi servizi a causa degli attacchi israeliani nelle vicinanze, insieme ad altri due ospedali nel sud del Libano.


Le forze armate israeliane hanno reso noto che "250 terroristi di Hezbollah, 21 dei quali comandanti, sono stati uccisi dall'inizio delle operazioni di terra nel Libano meridionale". Lo scrive Haaretz. Il portavoce dell'Idf, aggiunge che durante l'operazione, iniziata quattro giorni fa, sono stati attaccati 2.000 obiettivi militari, tra cui obiettivi umani, infrastrutture terroristiche, edifici militari, magazzini di armi e lanciatori.


I pasdaran iraniani minacciano di colpire le raffinerie e i giacimenti di gas israeliani se lo Stato ebraico attaccasse l'Iran. Lo annunciano le stesse Guardie della rivoluzione citate dal Teheran Times. Ieri il presidente Usa Joe Biden aveva affermato che Washington stava discutendo con il governo di Gerusalemme la possibilità di raid israeliani sugli impianti petroliferi iraniani in risposta all'attacco missilistico sferrato martedì da Teheran. 


È salito ad almeno 41.802 morti e 96.844 feriti il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dall'inizio della guerra. Lo riferisce il ministero della Sanità di Gaza, precisando che il bilancio delle ultime 24 ore è di 14 morti e 50 feriti.


 "Oltre 100 bambini in Libano sono stati uccisi negli ultimi 11 giorni, più di 690 feriti a causa della drammatica escalation del conflitto nelle ultime settimane. Dal 20 agosto, il numero di bambini feriti nel conflitto è aumentato drasticamente, portando il numero totale di feriti nell'ultimo anno al 2 ottobre a 890, secondo il ministero della Sanità pubblica libanese". Lo afferma, in una nota, l'Unicef aggiungendo che nell'ultimo anno sono stati uccisi almeno 127 bambini. Ed ancora: più di 400.000 bambini sono stati sfollati dalle loro case e almeno 10 ospedali hanno subito danni, tra cui un'unità di terapia intensiva neonatale.


"Oggi a Gaza è richiesto l'intervento dei carabinieri italiani". Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto. Due giorni fa, in commissione Difesa, Crocetto aveva inoltre riferito della richiesta da parte degli Stati Uniti per l'invio di 200 carabinieri a Gerico, in Cisgiordania, per formare le forze di polizia palestinesi. La richiesta ci è stata fatta direttamente da Blinken. Intanto dobbiamo verificare le condizioni di sicurezza, la fattibilità e tutto il resto. Poi decideremo". 


Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha affermato che Israele ha "altre sorprese in serbo" per Hezbollah, mentre continuano le operazioni di terra nel Libano meridionale. Lo riporta il Times of Israel. "Hezbollah sta ricevendo colpi molto duri, uno dopo l'altro. Abbiamo eliminato Nasrallah e abbiamo altre sorprese in serbo, alcune delle quali sono già state realizzate e alcune delle quali saranno realizzate", ha detto durante una visita al quartier generale della 36a Divisione nel nord di Israele. Le truppe della divisione stanno operando nel sud del Libano. "La divisione missilistica di Hezbollah - sostiene Gallant - ha subito un colpo molto duro. Una parte significativa è stata distrutta a seguito di un'operazione di alta qualità e precisa. Il quartier generale di comando e controllo, le comunicazioni, l'intera leadership della forza d'élite Radwan e, di fatto, l'intero secondo e terzo livello di comando al di sotto di Nasrallah sono stati eliminati", ha continuato.


Gli aerei dell'aeronautica militare israeliana hanno sganciato la notte scorsa un totale di 73 tonnellate di esplosivo sul bunker di al-Marija, nel quartiere Dahiyeh di Beirut, definito il "principale quartier generale dell'intelligence" di Hezbollah. Lo riporta Ynet. Secondo le stime, aggiunge il sito di notizie israeliano, Hashem Safieddine destinato a diventare il successore di Hassan Nasrallah, si trovava in quel momento nel complesso insieme ad altri membri anziani di ciò che restava della leadership dell'organizzazione sciita.


"Se necessario, in futuro, colpiremo ancora" Israele. Lo ha detto l'ayatollah Ali Khamenei nel suo discorso a Teheran per commemorare Nasrallah, invitando i gruppi di resistenza, compresi i libanesi e i palestinesi, a resistere e rafforzare la loro unità contro il "lupo assetato di sangue", cioè Israele. Ha poi assicurato che l'asse della Resistenza "non si tirerà indietro, bisogna continuare fino all'eliminazione della vergognosa esistenza dei sionisti". 


Ali Khamenei, nel suo sermone in moschea, afferma che Israele "non può danneggiare seriamente" Hezbollah e Hamas. E ancora: "La politica del nemico è quella di dividere e governare. Hanno attuato queste politiche in modi diversi nei Paesi musulmani, ma oggi le nazioni si sono svegliate; oggi è il giorno in cui potete superare questo trucco dei nemici dell'Islam e dei musulmani. La politica del Corano per i musulmani è che i governi islamici devono essere solidali tra loro". 


Le nazioni musulmane hanno un "nemico comune" e devono "cingere una cintura di difesa" dall'Afghanistan allo Yemen e dall'Iran a Gaza e al Libano. Lo afferma il leader supremo iraniano Ali Khamenei mentre presiede le preghiere del venerdì in Iran per la prima volta in cinque anni. Lo riporta Sky News. La Guida Suprema ha aggiunto che l'attacco del 7 ottobre di Hamas contro Israele, "è stato un atto legittimo, così come l'attacco dell'Iran al Paese questa settimana". Il raid missilistico è la "punizione minima" per i crimini di Israele, ha affermato Khamenei.


Al sermone della preghiera del venerdì seguita alla cerimonia funebre per Nasrallah, Khamenei ha detto: "La pazienza strategica è finita". Si tratta di una dottrina adottata da Khamenei per guadagnare tempo con l'obiettivo di aumentare la propria influenza contrattuale, politica, diplomatica e militare. Questa strategia, per Teheran, è tesa a sviluppare capacità di deterrenza nucleare arricchendo uranio in quantità sufficiente per la possibile costruzione di armi nucleari. 


Le Nazioni musulmane hanno un "nemico comune" e devono "cingere una cintura di difesa" dall'Afghanistan allo Yemen e dall'Iran a Gaza e al Libano. Lo afferma il leader supremo iraniano Ali Khamenei mentre presiede le preghiere del venerdì in Iran per la prima volta in cinque anni. Lo riporta Sky News. Il raid missilistico è la "punizione minima" per i crimini di Israele, ha affermato Khamenei.


Una fonte vicina a Hezbollah ha dichiarato all'Afp che il leader ucciso, Hassan Nasrallah, è stato sepolto "provvisoriamente" in un luogo segreto. 


Migliaia di persone si sono radunate dentro e fuori la moschea Imam Khomeini Grand Mosalla, nel centro di Teheran, dove si prevede che l'ayatollah Khamenei guiderà, per la prima volta in 5 anni, i sermoni durante le preghiere del venerdì. Lo scrive l'agenzia semi-ufficiale iraniana Mehr. La preghiera seguirà "una cerimonia di commemorazione" per Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah, assassinato in un raid israeliano su Beirut venerdì scorso.


Hezbollah ha affermato alla testata L'Orient-Le Jour di "non avere ancora alcuna informazione" sulla sorte di Hachem Safieddine, il capo del consiglio esecutivo del partito e destinato a succedere a Hassan Nasrallah, dopo il massiccio attacco israeliano lanciato nella notte sulla periferia sud di Beirut. Questo raid, uno dei più violenti da quando Israele ha intensificato la sua campagna di bombardamenti sul paese il 23 settembre, avrebbe preso di mira "un incontro di alti leader di Hezbollah, compreso il presunto successore di Hassan Nasrallah".


L'Esercito israeliano (Idf) ha chiesto ai residenti di 35 villaggi nel sud del Libano di "evacuare immediatamente" le loro case: lo scrive su X il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, sottolineando che "è vietato spostarsi verso sud". "Le Forze di Difesa non hanno intenzione di farvi del male, quindi per la vostra sicurezza dovete evacuare immediatamente le vostre case e dirigervi a nord del fiume Awli. Salvate le vostre vite", si legge nel messaggio.


L'agenzia di stampa ufficiale libanese ha reso noto che un raid aereo israeliano al confine con la Siria ha tagliato la principale strada internazionale che collega i due Paesi. La strada che porta al principale passaggio umanitario per migliaia di libanesi verso la Siria è ora interrotta dopo un attacco israeliano", lo ha detto il ministro dei trasporti libanese, Ali Hamieh, riferendosi al valico di frontiera civile di Masnaa tra il Libano e la Siria.


La Press TV iraniana dà oggi notizia di una grande folla riunita al di fuori della Grande Moschea Imam Khomeini di Teheran, dove è atteso il sermone per la preghiera del venerdì della guida spirituale, l'ayatollah Ali Khamenei.


Due aerei da trasporto tattico C-2 delle Forze di autodifesa del Giappone sono arrivati in Giordania dopo essere decollati ieri dalla base aerea di Miho a Tottori, nel Giappone occidentale, nell'eventualità di una missione di evacuazione dei cittadini giapponesi dal libano. Lo ha annunciato oggi il ministero della Difesa giapponese.


Citando fonti palestinesi l'emittente araba Al Jazeera afferma che tre persone sono morte e diverse altre sono rimaste ferite in un bombardamento israeliano che stanotte ha colpito una casa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.


"Non credo che ci sarà una guerra totale. Penso che possiamo evitarla. Ma c'è ancora molto da fare, molto da fare". Lo ha detto Joe Biden, parlando con i reporter dopo aver risposto con una battuta ("quanto sei sicuro che non pioverà?") alla domanda su quanto sia sicuro che si possa evitare un conflitto su larga scala nella regione. Alla domanda se avrebbe inviato truppe americane per aiutare Israele, il presidente ha risposto: "Abbiamo già aiutato Israele. Proteggeremo Israele".


 Il volo charter da Beirut organizzato con il sostegno del ministero degli Affari esteri che ha consentito il rientro in Italia di 178 connazionali, inclusi cinque bambini, è arrivato all'aeroporto di Fiumicino. A bordo dell'aereo anche quattro cittadini finlandesi. I passeggeri sono sbarcati in aerostazione all'1:40 e si stanno recando al ritiro bagagli. 


Nel raid condotto da Israele a Tulkaren, in Cisgiordania, è stato preso di mira il capo della rete locale di Hamas. Lo hanno riferito l'Idf e lo Shin Bet. Abd al-Razeq Oufi, un alto comandante di Hamas a Tulkarem, stava pianificando un attacco terroristico "nell'immediato", ed aveva pianificato e guidato un tentativo di attacco con autobomba vicino all'insediamento di Ateret il mese scorso, ha specificato l'Idf. "Diversi altri terroristi della stessa rete sono stati uccisi", ha aggiunto. Secondo l'Anp, nel raid sono morte 18 persone.

Almeno 37 persone sono state uccise e 151 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani in tutto il Libano giovedì, ha affermato il ministero della Salute libanese. Tra questi, nove morti e 24 feriti a Beirut, dove sono stati effettuati diversi attacchi durante la notte, tra cui uno nel centro della città.

L'obiettivo dell'ultimo attacco israeliano a Beirut era il leader di Hezbollah Hashem Safi a-Din, probabile successore di Hassan Nasrallah. Lo riporta Axios, secondo quanto riferito da due funzionari israeliani.

Una fonte vicina ad Hezbollah ha reso noto che Israele ha condotto 11 raid consecutivi alla periferia sud di Beirut, roccaforte del movimento sciita. "Israele ha colpito i sobborghi meridionali 11 volte consecutive", ha affermato la fonte. Il bombardamento è stato così intenso che sono scattati gli allarmi delle auto e gli edifici hanno tremato nella capitale libanese e nella sua periferia. 


L'Anp ha reso noto che un raid israeliano a Tulkarem in Cisgiordania ha provocato almeno 16 morti. L'Idf ha confermato il raid aggiungendo che l'attacco è avvenuto durante un'operazione congiunta nella zona con lo Shin Bet e che ulteriori dettagli saranno forniti in seguito, come riportano i media israeliani. 

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