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Missili sul centro di Israele, l'ala militare di Hamas | Rappresaglia dell'Idf su Rafah: si temono decine di vittime

Netanyahu dice no a richieste leader Hamas su accordo per ostaggi. Camion di aiuti entrano a Gaza dal valico di Kerem Shalom. Martedì nuovi colloqui al Cairo

di Redazione online
26 Mag 2024 - 23:33
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Ultimo aggiornamento: 21 giorni fa

La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 233. Le sirene antimissilistiche tornano a suonare nel centro di Israele, dopo che le Brigate Qassam, l'ala militare di Hamas, ha lanciato un massiccio attacco su Tel Aviv. Camion di aiuti sono entrati a Gaza dal valico di Kerem Shalom, mentre proseguono i raid israeliani su Rafah e nel sud del Libano contro miliziani di Hezbollah. L'Idf ordina un attacco aereo su Rafah e fonti mediche palestinesi parlano di decine di morti. Martedì i nuovi colloqui al Cairo ma Netanyahu dice no a richieste leader Hamas su accordo per ostaggi: "Vogliono rimanere a Gaza, non sarà mai così".


Il portavoce presidenziale dell'Autorità nazionale palestinese, Nabil Abu Rudeineh, ha condannato il raid di questa sera su Rafah definendolo "un massacro che supera ogni limite". Lo riporta l'agenzia palestinese Wafa. Il portavoce ha sottolineato "l'urgente necessità di un intervento per fermare immediatamente i crimini commessi contro il popolo palestinese", e ha chiesto all'amministrazione statunitense di "costringere Israele a fermare questa follia e questo genocidio che sta commettendo a Gaza, in particolare a Rafah".


"Poco tempo fa, un aereo dell'Idf ha colpito un compound di Hamas a Rafah in cui operavano importanti terroristi di Hamas. L'attacco è stato effettuato contro obiettivi legittimi secondo il diritto internazionale, utilizzando munizioni precise e sulla base di precise informazioni di intelligence che indicavano l'uso dell'area da parte di Hamas". Lo afferma l'Idf in una nota in riferimento all'attacco su Rafah. "L'Idf è a conoscenza delle notizie che indicano che a seguito dell'attacco e dell'incendio scoppiato diversi civili nella zona sono rimasti feriti. L'incidente è in fase di revisione", conclude la nota. 


L'Idf israeliano ha confermato che è stato effettuato un attacco nella zona nord-occidentale del distretto di Rafah, dove sono state segnalate decine di morti e feriti, e ha affermato che "i dettagli sono in fase di verifica". Lo riporta Ynet.


L'ufficio stampa del governo di Hamas a Gaza afferma che sono "oltre 30 i morti a seguito del bombardamento israeliano di un campo profughi a nordovest di Rafah". Lo riporta Al Jazeera. 


La Mezzaluna Rossa palestinese ha detto che un attacco aereo israeliano ha ucciso e ferito un "gran numero" di persone in un'area umanitaria designata vicino alla città di Rafah, nell'estremo sud di Gaza. "Gli equipaggi delle ambulanze della Mezzaluna Rossa Palestinese stanno trasportando un gran numero di martiri e feriti dopo che l'occupazione (israeliana) ha preso di mira le tende degli sfollati vicino al quartier generale delle Nazioni Unite a nord-ovest di Rafah," ha precisato la Mezzaluna Rossa in un post su X, aggiungendo: "Questo luogo è stato designato dall'occupazione israeliana come area umanitaria".


Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha espresso oggi una "forte opposizione" alle richieste avanzate da Yahya Sinwar, leader di Hamas, nei negoziati in corso per la liberazione degli ostaggi. "Mentre il primo ministro Netanyahu ha ripetutamente dato alla squadra negoziale un ampio mandato per liberare i nostri ostaggi, Sinwar continua a chiedere la fine della guerra, il ritiro dell'Idf dalla Striscia di Gaza e il mantenimento di Hamas intatto, in modo che possa portare avanti le atrocità del 7 ottobre, ancora e ancora", ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano. "Il primo ministro Netanyahu si oppone fermamente a questo".


Un ultimo saluto, e una preghiera per gli ostaggi ancora nelle mani di Hamas a Gaza: migliaia di persone hanno partecipato al corteo funebre di Hanan Yablonka, il cui corpo è stato recuperato due giorni fa dalle forze israeliane nella Striscia insieme a quelli di altri due israeliani rapiti da Hamas il 7 ottobre. In tanti si sono radunati davanti alla casa della sua famiglia a Tel Aviv, che ha chiesto di vivere il corteo funebre come una marcia verso casa per le famiglie degli ostaggi. Molti hanno partecipato con bandiere israeliane e nastri gialli, simbolo ufficiale della lotta degli ostaggi.
 


L'Idf ha annunciato la cessazione dal servizio di riserva del soldato apparso in un video che chiedeva l'ammutinamento di massa delle truppe israeliane. Lo riporta Haaretz. L'annuncio arriva dopo un'indagine sul soldato, e l'esercito ha aggiunto che la polizia militare continuerà le indagini e trasmetterà ogni informazione alla procura militare. Il soldato è stato interrogato con l'accusa di reati di ribellione, incitamento alla ribellione, mancata obbedienza agli ordini e altri reati.
 


Secondo Haaretz i razzi sulla zona centrale di Israele sono stati lanciati da Rafah nel sud di Israele. Ynet ha aggiunto che le Brigate Qassam, ala militare di Hamas, hanno rivendicato l'attacco. "Abbiamo sparato - hanno detto le Brigate Qassam - una grande salva su Tel Aviv in risposta ai massacri". I media hanno riferito di almeno 7 lanci con alcuni intercettati dall'Iron Dome con allarmi su Raanana, Herzliya, Natanyaa e la zona grande di Tel Aviv.


I negoziati per una tregua a Gaza e il rilascio degli ostaggi tra Israele e Hamas riprenderanno martedì. Lo ha detto una fonte egiziana a conoscenza del dossier alla Cnn, ripresa dai media israeliani. La stessa fonte ha aggiunto che i negoziati si svolgeranno al Cairo.


Le sirene di allarme per razzi da Gaza stanno risuonando nella parte centrale di Israele. Lo ha fatto sapere l'esercito. Su Tel Aviv - ha constatato l'Agenzia Ansa sul posto - si sono udite esplosioni in cielo probabilmente dovute all'intercettazione dell'Iron Dome. Erano mesi che non succedeva.


Il ministro del Gabinetto di guerra - e leader centrista - Benny Gantz ha avanzato alla segreteria del governo la richiesta di istituire una Commissione di inchiesta sui fatti del 7 ottobre e sulla guerra a Gaza che ne è seguita. Lo hanno riferito i media secondo cui, in base alla richiesta, dovrebbero essere sottoposti ad indagine tutti gli eventi relativi al 7 ottobre, la guerra, il processo decisionale a livello sia politico sia militare.


I camion degli aiuti provenienti dall'Egitto hanno iniziato ad entrare nella Striscia di Gaza attraverso il valico di Kerem Shalom controllato da Israele, ha riferito la tv egiziana Al-Qahera News. Un totale di "200 camion" si sono spostati dal lato egiziano del valico di frontiera di Rafah, che è stato chiuso dall'inizio di maggio quando Israele ha sequestrato il lato palestinese del terminal, al valico di Kerem Shalom. Al-Qahera News non ha specificato quanti camion hanno superato i controlli per entrare nella Striscia assediata, ma ha affermato che "quattro camion di carburante" hanno già attraversato il valico e si stanno dirigendo verso gli ospedali.


Le forze israeliane hanno lanciato un nuovo assalto nella città di Jenin, nel nord della Cisgiordania, e il suo campo profughi. Lo riporta l'agenzia di stampa palestinese Wafa. Secondo fonti locali, diversi veicoli accompagnati da un bulldozer militare hanno preso d'assalto la città da Via Nazareth e Via Jenin. Inoltre, cecchini sono saliti sui tetti di alcuni edifici residenziali. Le stesse fonti aggiungono che sono scoppiati scontri tra giovani e le forze israeliane.


Il capo del Mossad, David Barnea, si sarebbe incontrato a Parigi con il direttore della Cia, Bill Burnes, e il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani. Obiettivo: discutere la creazione di un nuovo round di negoziati con Hamas per il rilascio degli ostaggi. Lo afferma un alto funzionario israeliano, citato da The Times of Israel. I tre avrebbero concordato di avviare un nuovo ciclo di colloqui nei prossimi giorni, sulla base delle nuove proposte avanzate da Qatar ed Egitto con il coinvolgimento degli Stati Uniti.


Diversi miliziani di Hezbollah sono stati colpiti in un attacco aereo israeliano ad Aitaroun, nel sud del Libano. Lo riferiscono le Forze di Difesa Idf, aggiungendo che i fondamentalisti erano stati avvistati all'interno di un edificio utilizzato dal gruppo. Razzi contro diverse località del nord di Israele sono stati lanciati da Hezbollah, provocando danni a Shtula e Metula.