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Biden: "Non ho offerto truppe a Israele se Hezbollah inizia la guerra" | "C'è l'ok Egitto ad aprire valico Rafah per aiuti"
Il presidente Usa: "Massima priorità liberare gli ostaggi". Scontri a Beirut alla manifestazione pro Palestina. Ad Amman assalto all'ambasciata israeliana. Hamas incita alla rivolta i palestinesi in Cisgiordania
La guerra tra Hamas e Israele prosegue con nuovi attacchi sulla Striscia. Il presidente Usa Joe Biden, dopo una visita a Tel Aviv di sette ore, ha detto che "non c'è priorità più alta della liberazione degli ostaggi" annunciando 100 milioni di aiuti umanitari per Gaza.
"Non ho offerto truppe a Israele se Hezbollah inizia la guerra", ha spiegato. E ancora: "C'è l'ok dell'Egitto ad aprire valico di Rafah per 20 camion di aiuti". Subito dopo la sua partenza sono ripresi i lanci dei razzi da Gaza verso la parte centrale di Israele. La strage all'ospedale di Gaza City, con centinaia di morti, è uno dei peggiori massacri della guerra e rischia di infiammare ancora di più il conflitto. Hamas ha subito accusato Israele di aver colpito l'Al-Ahli Arabi Baptist Hospital causando tra i 200 e i 500 morti. L'esercito israeliano ha negato ogni responsabilità e ha addossato la colpa dell'esplosione al lancio fallito di un razzo della Jihad islamica che, a sua volta, respinge le accuse addossandole su Israele. Ad Amman, in Giordania, è stata assaltata l'ambasciata israeliana mentre a Beirut, in Libano, ci sono stati scontri alla manifestazione pro Palestina. Cardinale Parolin: "La Santa Sede cerca contatti, non perdiamo la speranza".
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18 ott Biden: ok Egitto ad aprire da venerdì Rafah per 20 camion con aiuti
Il presidente egiziano Al Sisi si è detto d'accordo ad aprire da venerdì il valico di Rafah, al confine con Gaza, per consentire il transito di 20 camion con aiuti umanitari. Lo ha detto Joe Biden, secondo quanto riferito dall'agenzia Bloomberg.
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18 ott Biden: non ho offerto truppe Usa se Hezbollah inizia guerra
Joe Biden non ha offerto truppe americane a Israele nel caso Hezbollah attaccasse e iniziasse una guerra. Lo ha detto lo stesso presidente, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
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18 ott Manifestazione di ebrei americani al Congresso Usa: "Cessate il fuoco a Gaza"
Decine di ebrei americani manifestano al Congresso per chiedere il cessate a fuoco a Gaza. Le immagini mostrate da media americani mostrano i manifestanti con indosso una maglietta nera con la scritta "Not in our name".
Fotogallery - Manifestazione di ebrei americani al Congresso Usa: "Cessate il fuoco a Gaza"
È di 500 arresti, fra cui circa venti rabbini, il bilancio della manifestazione al Congresso americano per chiedere il cessate il fuoco a Gaza. La protesta è stata organizzata da due organizzazioni ebraiche che si battono per la liberazione dei palestinesi. Gli attivisti sventolano cartelli con gli slogan "Ceasefire now", cessate il fuoco ora.
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18 ott Blinken sente i ministri G7: sostegno a Israele per difendersi
Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, ha parlato con le sue controparti del G7. Lo comunica il Dipartimento di Stato, sottolineando che al centro della discussione c'è stato il sostegno a Israele e l'impegno condiviso alla capacità di Israele di difendersi.
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18 ott Israele, Tajani: urgente accordo su aiuti e corridoi umanitari - VIDEO
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18 ott Israele, il viaggio di Biden - VIDEO
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18 ott Israele, polveriera Libano - VIDEO
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18 ott Ospedale Gaza, il rimpallo delle responsabilità - VIDEO
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18 ott Cardinale Parolin: "Santa Sede cerca contatti, non perdiamo la speranza"
"Cerchiamo contatti, da una parte e dall'altra". Lo ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin, parlando dell'azione diplomatica da parte della Santa Sede per il conflitto in Medio Oriente. -
18 ott Ue: rischi di esecuzioni di Hamas in diretta sui social
"Nell'ambito degli scambi con le piattaforme abbiamo specificamente chiesto loro di prepararsi ai rischi di diffusione in diretta di esecuzioni, ad esempio da parte di Hamas". Lo ha detto il commissario al Mercato interno Thierry Breton in audizione al Parlamento europeo sulla legge sui servizi digitali (Dsa) di contrasto ai contenuti illeciti e all'incitamento alla violenza online. "E' un rischio imminente da cui dobbiamo proteggere tutti i cittadini" assicurandoci che "le piattaforme siano ben preparate e abbiano fatto tutto il necessario". "Le cose sono cambiato in Ue": con la Dsa "quello che è vietato nella realtà lo è anche online".
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