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Hamas libera altri dodici ostaggi, Tel Aviv: "Rilasciati dieci israeliani e due stranieri" | I miliziani invitano Musk a Gaza perché "veda la distruzione"

I fondamentalisti islamici: "Israele ha violato la tregua e noi abbiamo reagito". Esplosioni nel nord della Striscia non lontano dalle forze di Tel Aviv, soldati feriti

29 Nov 2023 - 00:03

Quinto giorno di tregua nella guerra in Medioriente. Hamas ha rilasciato altri 12 ostaggi e Tel Aviv fa sapere che si tratta di 10 israeliani e due stranieri. I miliziani invitano Elon Musk a Gaza: "Venga a vedere la portate della distruzione dopo le bombe di Israele". Ma cresce la tensione, con tre esplosioni nel nord della Striscia in prossimità delle forze di Tel Aviv. La replica di Hamas: "Hanno violato la tregua e noi abbiamo reagito".



Le forze di difesa israeliane e lo Shin Bet hanno annunciato che i 10 rapiti israeliani e i due rapiti tailandesi liberati oggi dalla prigionia di Hamas sono arrivati in Israele. Lo riporta Ynet. Secondo quanto riferito, dopo che saranno sottoposti ad una prima valutazione delle loro condizioni mediche, i rilasciati potranno incontrare le loro famiglie negli ospedali.


Il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed al Ansari, ha affermato che stasera 30 civili palestinesi saranno rilasciati da Israele, 15 minorenni e 15 donne. 


Questi sono i nomi delle dieci israeliane rapite da Hamas e rilasciate oggi: Ditza Heiman, 84 anni; Tamar Metzger, 78; Ada Saguy, 75, e Ophelia Reutmann, 77, tutte del Kibbutz Nir Oz. Lilberate poi Nurelin Agojo, 60 anni; Merav Tal, 53; Rimon Kirscht, 36; Clara Merman, 63; Gabriela Leimberg, 59; Mia Leimberg, 17. Cono loro sono stati rilasciati due cittadini stranieri, la cui identità non è stata ancora divulgata. 


Un rappresentante di Hamas ha detto che inviterà Elon Musk a visitare Gaza per vedere "la portata della distruzione causata su Gaza a seguito dei bombardamenti israeliani". Lo riporta il Jerusalem Post. Il fondatore di Tesla è stato lunedì in Israele e ha visitato uno dei kibbutz preso di mira nell'attacco di Hamas del 7 ottobre. 


Dodici ostaggi sono stati rilasciati da Gaza e sono diretti verso il territorio israeliano. Lo ha reso noto il portavoce militare di Tel Aviv: si tratta di 10 israeliani e di due stranieri. 


Una ragazza israeliana di 17 anni di origine argentina, Mia Leimberg, è stata rilasciata a Gaza e la sua immagine è stata diffusa dalle emittenti israeliane. La giovane appare sorridente, con un cagnolino in braccio, tra un miliziano di Hamas e uno della Jihad islamica. 


"Voi siete i prossimi, capitelo. La Germania, l'Europa. Hamas fa parte dell'asse del terrore composto da Iran, Hezbollah, Houthi e altri. Il loro obiettivo è condurre prima il Medio Oriente e poi il mondo in un'epoca di barbarie, l'età oscura del Medioevo. Questo è ciò che vogliono. E se la gente non se n'è ancora resa conto, dovrebbe farlo. Non se ne andranno se non li sconfiggeremo". Lo dice Benyamin Netanyahu in un'intervista a Bild, come riporta il giornale tedesco. "Nella storia della civiltà ci sono momenti in cui le persone civili devono prendere posizione. Proprio come è stato fatto contro il regime nazista, contro l'Isis e contro Al Qaeda. Deve essere fatto contro Hamas e l'asse del terrore guidato dall'Iran. Se il Medio Oriente dovesse cadere, l'Europa sarebbe la prossima, voi sareste i prossimi. Siamo ora in prima linea nella nostra comune guerra di civiltà contro i barbari", aggiunge il premier israeliano. 


Fonti egiziane hanno riferito al quotidiano Al-Araby Al-Jadeed di un accordo in linea di principio tra Israele e Hamas per prorogare di altri due giorni, alle stesse condizioni, la tregua umanitaria in atto da venerdì nella Striscia. Una fonte israeliana citata da Haaretz ha confermato che questa è la proposta in esame, precisando che non è ancora stata accettata. L'attuazione dell'accordo dipenderebbe dalla capacità di Hamas di rilasciare altri 10 ostaggi israeliani al giorno, ha aggiunto. 


Hamas ha iniziato la consegna del quinto gruppo di ostaggi alla Croce Rossa a Gaza. Lo scrive il Wall Street Journal che cita funzionari egiziani. 


"Nella riunione dei ministri degli Esteri della Nato è stata espressa preoccupazione per la situazione in Medio Oriente" e nello stesso tempo "accolgono con favore l'estensione della pausa delle ostilità tra Hamas e Israele" che "consentirà l'arrivo di altri aiuti a Gaza e il rilascio di altri ostaggi" e "auspichiamo ulteriori proroghe", ha detto il segretario generale della Nato Jen Stoltenberg. 


Tutto è pronto da parte egiziana per accogliere i 10 ostaggi israeliani che saranno rilasciati in cambio di 30 prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane. Lo fanno sapere fonti della sicurezza al valico di Rafah. E' stato infatti innalzato il livello di allerta per attivare le procedure di scambio, che dovranno scattare fra tre ore circa, secondo la fonte. Tra i 10 ostaggi israeliani liberati dalle fazioni ci sarebbero donne e bambini. Gli ostaggi saranno consegnati, come da protocollo, alla Croce rossa e alla sicurezza egiziana nella Striscia di Gaza e saranno riuniti in un unico luogo prima del processo di consegna. 


L'Italia risponde alla richiesta di intervento, avanzata dall'Egitto, per far fronte all'assistenza dei profughi civili in arrivo da Gaza. La richiesta arriva tramite il Meccanismo europeo di protezione civile che, sin da subito, si è attivato per supportare le autorità locali nella gestione dell’emergenza umanitaria e per coordinare gli aiuti degli Stati membri. Il Dipartimento della Protezione civile, d'intesa con il ministero degli Esteri, coordinerà, attraverso la Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario, la raccolta del materiale sanitario che successivamente sarà inviato in Egitto. 


Israele non è disposto ad ampliare la tregua, attualmente al suo quinto giorno e destinata a scadere domani, oltre domenica per un totale di 10 giorni. Lo sostiene il quotidiano israeliano Haaretz, citando un funzionario a conoscenza dei colloqui in corso tra il capo del Mossad David Barnea, il capo della Cia William Burns e il primo ministro del Qatar a Doha.


Tre ordigni sono esplosi nel nord della Striscia di Gaza in prossimità di un avamposto delle forze israeliane, "in contrasto con le intese per il cessate il fuoco". Lo ha riferito il portavoce militare di Israele. In uno di questi episodi, è stato aperto il fuoco contro i soldati, che hanno risposto all'attacco. Alcuni militari sono rimasti feriti.


Le tre esplosioni registrate nel nord della Striscia sono state "una frizione tattica in seguito a una palese violazione da parte di Israele dell'accordo di cessate il fuoco". Lo ha riferito Hamas, sottolineando che i combattenti islamisti "hanno reagito alla violazione. Noi siamo impegnati alla tregua fintanto che anche Israele lo è. Facciamo appello ai mediatori affinché premano sullo Stato ebraico per il rispetto di tutte le intese, in terra e in cielo".


"Sono molto felice di vedere il ritorno degli ostaggi alle loro case, ai loro cari, e continueremo il lavoro per portare a casa il maggior numero possibile di ostaggi: oggi alla ministeriale, tra le varie cose, affronteremo la crisi di Gaza e in generale la situazione in Medio Oriente". Lo ha detto il segretario di stato Usa Antony Blinken arrivando alla ministeriale Esteri della Nato.


"La tregua israelo-palestinese si è svolta senza ostacoli per il quarto giorno, grazie agli intensi sforzi compiuti dall'Egitto in collaborazione con i fratelli del Qatar e all'effettiva partecipazione americana". Lo sottolinea Dia Rashwan, capo dell'ufficio stampa statale egiziano. "L'Egitto ha continuato i suoi intensi sforzi per fornire aiuti umanitari alla Striscia di Gaza attraverso il terminal di Rafah e si sono intensificati con l'entrata in vigore della tregua umanitaria nella sua prima fase, che è conclusa lunedì e continuerà durante la seconda fase della tregua, che proseguirà fino a mercoledì". Rashwan ha chiarito che finora sono state portate nella Striscia 2.812 tonnellate di aiuti medici, 11.427 di aiuti alimentari e 8.582 di acqua, oltre a tende e teloni e 2.418 tonnellate di altri materiali. Sono arrivate inoltre 1.048 tonnellate di carburante. 


Una delegazione di Qatar è giunta in Israele con l'obiettivo di discutere i possibili sviluppi dei negoziati per la liberazione degli ostaggi.


Un portavoce del primo ministro Benyamin Netanyahu ha confermato alla Cnn che ci sono 10 nomi sulla lista. "Israele ha ricevuto un'altra lista di ostaggi, dieci ostaggi, che potenzialmente, si spera, saranno rilasciati da Hamas". Il portavoce ha quindi spiegato che per ogni gruppo di dieci ostaggi rilasciati da Hamas, Israele prolunga la tregua di un giorno.


L'elenco degli ostaggi che dovrebbero essere rilasciati oggi a Gaza è stato ricevuto dalle autorità israeliane e sarà pubblicato nel corso della giornata. Lo riferiscono i media israeliani. La lista è in fase di revisione e verrà comunicata alle famiglie prima di essere resa pubblica.


Un 17enne palestinese è stato ucciso da colpi di arma da fuoco in un raid dell'esercito israeliano nel villaggio di Kafr Ain, in Cisgiordania. Lo riporta l'agenzia Wafa. A ovest di Ramallah, nella città di Betunia, è rimasto ucciso invece un 26enne palestinese, colpito da proiettili al petto.


Il dipartimento di Stato americano ha confermato le affermazioni di un funzionario a Bruxelles secondo le quali Antony Blinken si recherà in Israele e Cisgiordania questa settimana, dopo aver partecipato al summit della Nato in Belgio e a quello dell'Osce in Macedonia del Nord. "In Israele e in Cisgiordania - si legge in una nota del portavoce del dipartimento Usa - Blinken discuterà del diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto umanitario internazionale, nonché dei continui sforzi per garantire il rilascio degli ostaggi, proteggere i civili durante le operazioni israeliane a Gaza e accelerare gli aiuti umanitari".


L'autorità carceraria israeliana ha dichiarato che 33 prigionieri palestinesi sono stati rilasciati "durante la notte" secondo i termini dell'accordo. Il rilascio ha portato a 150 il numero totale di detenuti liberati da Israele durante la pausa iniziale di quattro giorni dei combattimenti. 


"Stiamo sfruttando appieno la pausa nei combattimenti per aumentare la quantità di aiuti umanitari inviati a Gaza e continueremo i nostri sforzi per costruire un futuro di pace e dignità per il popolo palestinese". Lo afferma il presidente Joe Biden.

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