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Gaza, la Francia: "È indegno accusarci di antisemitismo per il riconoscimento della Palestina"

Gaza, il Qatar: "La proposta di tregua accettata da Hamas è simile a quella già approvata da Israele". Lo Stato ebraico insiste: "Liberi tutti gli ostaggi"

di Redazione online
19 Ago 2025 - 21:58
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Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 682. La Francia definisce "indegna e abietta" l'accusa mossa da Benjamin Netanyahu al presidente Emmanuel Macron di alimentare l'antisemitismo con la sua decisione di riconoscere lo Stato palestinese. La proposta per un cessate il fuoco a Gaza, accettata lunedì da Hamas, riprende quasi integralmente un precedente piano approvato da Israele. Lo ha dichiarato il Qatar, mediatore nel conflitto. Hamas ha dato "una risposta molto positiva, riprendendo quasi integralmente" un piano "precedentemente accettato da Israele" su una tregua nella Striscia di Gaza, associata alla liberazione degli ostaggi trattenuti nel territorio palestinese, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari.


Circa 60mila riservisti israeliani saranno richiamati a partire da mercoledì in vista della nuova offensiva a Gaza City, previa approvazione da parte del ministro della Difesa Israel Katz. I militari riceveranno l'ordine delle Idf almeno due settimane prima di doversi presentare in servizio. Non tutti saranno però chiamati a partecipare all'operazione per la conquista di Gaza City: alcuni andranno a sostituire le truppe permanenti dell'esercito su altri fronti.


L'analisi secondo cui la decisione della Francia di riconoscere lo Stato di Palestina da settembre "spiegherebbe l'aumento delle violenze antisemite in Francia è sbagliata, indegna e non rimarrà senza riposta". È questo il commento dell'Eliseo alla lettera del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu al presidente francese Emmanuel Macron.


Parigi "non ha lezioni da imparare nella lotta contro l'antisemitismo". Lo ha detto Benjamin Haddad, ministro francese per l'Europa Benjamin Haddad all'emittente "Bfm tv" rispondendo alle accuse del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di alimentare "il fuoco dell'antisemitismo" dopo l'annuncio del presidente francese Emmanuel Macron di voler riconoscere ufficialmente lo stato di Palestina. "Vorrei affermare con molta chiarezza e fermezza che questo problema dell'antisemitismo, che avvelena le nostre societa' europee, non puo' essere strumentalizzato", ha affermato Haddad. 


Jihad Kamal Salem Najjar, membro di Hamas che aveva preso parte al rapimento dell'ex ostaggio Yarden Bibas durante l'attacco del 7 ottobre, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano all'inizio del mese. Lo hanno annunciato le forze di difesa di Tel Aviv e lo Shin Bet. Bibas è stato rilasciato dalla prigionia a gennaio. Sua moglie, Shiri, e i suoi due figli piccoli, Ariel e Kfir, sono stati rapiti da Hamas e assassinati durante la prigionia, prima che i loro corpi venissero restituiti a Israele. 


Benjamin Netanyahu ha duramente criticato Emmanuel Macron in una lettera, per la sua decisione di riconoscere uno Stato palestinese. "Il vostro appello per uno Stato palestinese getta benzina sul fuoco antisemita. Non è diplomazia, è appeasement. Premia il terrore di Hamas, rafforza il rifiuto di Hamas di liberare gli ostaggi, incoraggia coloro che minacciano gli ebrei francesi e alimenta l'odio per gli ebrei che ora infesta le vostre strade", ha scritto Netanyahu nella lettera. 


Si è conclusa oggi l'iniziativa umanitaria "Solidarity Path Operation 2", missione della Difesa italiana volta a realizzare un ponte aereo tra la Giordania e la Striscia di Gaza per consegnare aiuti vitali alla popolazione civile, duramente colpita dal protrarsi del conflitto. Con il nono aviolancio effettuato dalla Difesa italiana, sono state distribuite oltre 100 tonnellate di generi di prima necessità, destinate in particolare alle aree più isolate e difficilmente raggiungibili della Striscia. Con l'iniziativa "l'Italia ha contribuito ad alleviare le sofferenze di quanti vivono quotidianamente l'orrore della guerra", ha dichiarato il ministro della Difesa, Guido Crosetto.


Israele insiste nella richiesta del rilascio di tutti gli ostaggi di Gaza. Lo ha riferito una fonte del governo Netanyahu. "La politica di Israele è coerente e non è cambiata. Israele chiede il rilascio" di tutti gli ostaggi "in conformità con i principi stabiliti dal governo per porre fine alla guerra", ha affermato la fonte quando rispondendo alla domanda sulla nuova proposta dei mediatori per una tregua a Gaza, che include un rilascio parziale degli ostaggi detenuti nel territorio palestinese, e che Hamas ha accettato. "Siamo nella fase decisiva finale contro Hamas e non lasceremo indietro nessun ostaggio", ha aggiunto la fonte. 


Altre tre persone sono morte per malnutrizione nella Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il direttore generale del ministero della Salute palestinese gestito da Hamas, Munir Al-Barsh, secondo quanto riporta Al Jazeera. Il numero porta il totale dei decessi legati alla fame a Gaza a 266, tra cui 122 bambini, sempre secondo il ministero. 


Circa 370 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim. Lo ha dichiarato il coordinatore delle attività governative di Israele, ripreso da Times of Israel. "Il contenuto di centinaia di camion è ancora in attesa di essere ritirato sul lato di Gaza dei valichi di frontiera", ha detto l'agenzia. Altri 180 pallet di aiuti - pari a circa 6-9 camion - sono stati paracadutati ieri a Gaza da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Belgio, Italia, Francia, Paesi Bassi, Singapore e Indonesia, secondo l'Idf. Ogni pallet contiene circa una tonnellata di cibo. 


"Noi chiediamo cessate il fuoco, liberazione degli ostaggi e fine della carneficina. Anche Hamas è corresponsabile della strage, ma il governo israeliano da tempo ha superato la linea rossa della reazione legittima e proporzionata all'attacco del 7 ottobre. È vinta la battaglia su Hamas, si smetta di bombardare". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, intervistato dal Giornale. "Siamo contro - ha aggiunto - l'invasione di Gaza e l'occupazione di parti della Cisgiordania con insediamenti dei coloni, oltre che con attacchi contro i cristiani. Netanyahu è sordo alle richieste di mezzo mondo". Quanto all'ipotesi di deportazione degli abitanti di gazza in altre nazioni, per il capo della diplomazia italiana "è un'ipotesi inaccettabile. Il nostro obiettivo è la nascita di uno Stato palestinese che riconosca Israele. Ci riconosciamo nel progetto egiziano e siamo pronti ad inviare truppe per una missione dell'Onu a guida araba, per costruire lo Stato palestinese".


Gli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza hanno ucciso almeno 25 persone dall'alba. Tra le vittime, sei sono state uccise negli attacchi alle tende che ospitano gli sfollati a Khan Younis e quattro in un attacco a una tenda a Deir el-Balah. L'agenzia di stampa statale palestinese Wafa ha riferito che 10 persone, tra cui due bambini, sono state uccise a Deir el-Balah o nelle sue vicinanze. Ha aggiunto che due persone sono state uccise mentre attendevano aiuti nei pressi di Beit Lahiya, nel nord di Gaza, e che 53 di loro sono rimaste ferite.


È partita da Cipro una nave carica di 1.200 tonnellate di generi alimentari per la Striscia di Gaza. La nave, battente bandiera panamense, è diretta al porto israeliano di Ashdod e trasporta 52 container con aiuti alimentari come pasta, riso, alimenti per l'infanzia e prodotti in scatola. I funzionari doganali israeliani avevano controllato gli aiuti nel porto cipriota di Limassol, dal quale la nave è partita. Circa 700 tonnellate di aiuti provengono da Cipro, acquistate con denaro donato dagli Emirati Arabi Uniti al cosiddetto Fondo Amalthea, istituito lo scorso anno per i donatori che desiderano contribuire agli aiuti via mare. Il resto proviene dall'Italia, dal governo maltese, da un ordine religioso cattolico di Malta e dall'organizzazione non governativa kuwaitiana Al Salam Association.

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