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Speciale Il conflitto in Medioriente

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A Tel Aviv in 500mila in piazza per dire stop alla guerra e chiedere di riportare a casa gli ostaggi

Il ministro di estrema destra Smotrich ai dimostranti: "Così fate il gioco di Hamas". Raid israeliano su Gaza City, bombardato un ospedale

di Redazione online
18 Ago 2025 - 00:53

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 682. Oltre 500mila persone sono scese in strada a Tel Aviv per lo sciopero nazionale proclamato dalle famiglie degli ostaggi per chiedere la liberazione dei sequestrati e la fine della guerra. Tra blocchi stradali e autostradali e i dimostranti che hanno dato fuoco ad alcuni pneumatici la tensione è salita e ci sono stati scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine: almeno 25 gli arresti. Le famiglie degli ostaggi accusano Netanyahu: "Basta inganni, riportali a casa". Il ministro di estrema destra Smotrich invece attacca i dimostranti: "Campagna dannosa, così fate il gioco di Hamas". Il presidente Herzog invece scende in piazza per rassicurare e dice: "Faremo ritornare gli ostaggi". Gli Usa annunciano la sospensione di tutti i visti turistici per i cittadini di Gaza, in attesa di una "revisione completa e approfondita" del processo di rilascio dei permessi medici temporanei per le persone provenienti dalla Striscia. Raid israeliano su Gaza City, bombardato un ospedale. 

In Israele blocchi stradali, incendi e scontri: la giornata della protesta contro il governo

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