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Gaza, Al Jazeera: "Hamas accetta la nuova proposta di cessate il fuoco"

La proposta include il rilascio di 10 ostaggi israeliani in vita e di 18 deceduti, la consegna di aiuti a Gaza attraverso organizzazioni umanitarie, la Mezzaluna Rossa e le Nazioni Unite, e un cessate il fuoco di 60 giorni

di Redazione online
18 Ago 2025 - 18:46

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 682. Una fonte di Hamas ha reso noto ad Al Jazeera che il movimento ha accettato la nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza presentata dai mediatori: "Abbiamo informato i mediatori del nostro accordo sulla proposta presentata ieri". La proposta include il rilascio di 10 ostaggi israeliani in vita e di 18 deceduti, la consegna di aiuti a Gaza attraverso organizzazioni umanitarie, la Mezzaluna Rossa e le Nazioni Unite, e un cessate il fuoco di 60 giorni. I negoziati per porre fine alla guerra inizieranno con l'inizio del cessate il fuoco. Intanto, arrivano le registrazioni shock delle parole di un ex comandante dell'intelligence israeliana: il generale Aharon Haliva disse che 50 palestinesi devono morire per ogni vittima del 7 ottobre, "non importa se sono bambini". Le registrazioni sono state trasmesse da Channel 12. E il ministro degli Esteri iraniano, Esmaeil Baqaei, dichiara che "la minaccia di una completa occupazione di Gaza è un altro chiaro segno dell'intenzione di fare una pulizia etnica e un genocidio". Dopo l'esclusione di Israele dalla Fiera del Levante di Bari, l'Unione delle comunità ebraiche in Italia lancia il suo appello: "Ripensateci, così si favorisce l'odio". 

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La proposta per un cessate il fuoco a Gaza, accettata ieri da Hamas, riprende quasi integralmente un precedente piano approvato da Israele. Lo ha dichiarato il Qatar, mediatore nel conflitto. Hamas ha dato "una risposta molto positiva, riprendendo quasi integralmente" un piano "precedentemente accettato da Israele" su una tregua nella Striscia di Gaza, associata alla liberazione degli ostaggi trattenuti nel territorio palestinese, ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri del Qatar, Majed Al-Ansari. 


Egitto e Qatar hanno presentato a Israele la nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza. Lo ha reso noto il capo del servizio di informazione egiziano Diaa Rashwan aggiungendo che "ora la palla è nel suo campo". Rashwan ha affermato che i mediatori di Egitto e Qatar hanno preparato la nuova proposta sulla base di un recente piano dell'inviato Usa Witkoff. Questa nuova proposta avrebbe avuto l'ok di Hamas. 


"Al presidente Frulli chiediamo di ripensare la sua scelta di escludere Israele dalla Fiera del Levante". Così in una nota la presidente dell'Ucei Noemi Di Segni. "Ci si può impegnare a favore della popolazione civile palestinese - aggiunge - con azioni di concreto supporto anziché intraprendere iniziative che aiutano solo a fare palpitare il cuore e favorire realmente chi promuove propaganda e campagne di odio. Se poi vige un filtro morale che porta a escludere Paesi in quanto tali con tutte le loro aziende ci aspettiamo un elenco molto lungo di Paesi che esprimono politiche lontane da ogni concetto di umanità e democrazia".


Il movimento islamista palestinese Hamas "è sotto una pressione enorme". Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, parlando con il ministro della Difesa Israel Katz e il capo di Stato maggiore delle Forze di difesa d'Israele Eyal Zamir, nell'ambito della sua visita alla Divisione Gaza. Netanyahu ha discusso con Katz e Zamir dei piani militari per Gaza City, situata nel nord della Striscia. 


In seguito alle notizie secondo cui Hamas avrebbe accettato un accordo di tregua parziale con rilascio degli ostaggi, il ministro della Sicurezza nazionale israeliano Itamar Ben Gvir ha avvertito che il primo ministro Benjamin Netanyahu "non ha il mandato per un accordo parziale". "Il governo ha una netta maggioranza e un'ampia rete di sicurezza per la restituzione degli ostaggi. Netanyahu, questo non è il momento di esitare, è il momento di fare le scelte giuste per la nazione e per la sicurezza", scrive su X il falco della destra, che si era ritirato dal governo dopo il primo accordo ed ha minacciato di farlo di nuovo. 


Per la prima volta dopo settimane, Hamas è "disposta a discutere di un accordo per la liberazione degli ostaggi, solo per il timore che noi intendiamo seriamente conquistare Gaza City". Lo ha detto il ministro della Difesa Israel Katz, citato da Times of Israel. Parlando a ufficiali di alto rango dell'Idf durante una visita alla divisione Gaza insieme al primo ministro Netanyahu e al capo di Stato maggiore, il generale Eyal Zamir, Katz ha dichiarato che la conquista di Gaza City "porterà alla sconfitta di Hamas". "L'attenzione su Gaza City deriva dal fatto che essa rappresenta un centro di gravità militare, governativo e simbolico. Lì si trova la leadership e lì rimangono le principali infrastrutture dell'ala militare. Anche Hamas sa che ora questo è il nucleo del suo potere", ha spiegato Katz. Pertanto, ha aggiunto, "vediamo che per la prima volta, dopo settimane in cui Hamas non era affatto disposto a discutere di alcun accordo per la liberazione degli ostaggi, nonostante già Turchia e Qatar si fossero attivati, improvvisamente la questione è sul tavolo". "La ragione è chiara: solo il timore che noi intendiamo seriamente conquistare Gaza City lo rende disposto a discutere", ha concluso.


Le famiglie degli ostaggi ancora prigionieri a Gaza hanno inviato una lettera a Trump chiedendo il suo impegno per la fine della guerra tra Israele e Hamas. "Abbiamo bisogno che lei ponga fine a questa guerra e riporti a casa gli ostaggi", ha scritto il forum delle famiglie nella lettera, sottolineando che Trump è stato "il leader che ha ripetutamente dimostrato che riportare a casa persone innocenti non è solo una questione politica, ma un dovere sacro". Nella lettera si insiste sul fatto che "Il mondo ha un disperato bisogno di leader come lei, che possano trasformare infiniti cicli di violenza in speranza" e si chiede "un accordo globale che riporti a casa tutti i nostri cinquanta cari". 


È di almeno 62.004 morti e 156.230 feriti il bilancio delle vittime delle operazioni militari israeliane nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre del 2023 a oggi. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa britannica Reuters citando il ministero della Sanità del Territorio costiero controllato da Hamas. 


Una fonte di Hamas ha reso noto ad Al Jazeera che il movimento ha accettato la nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza presentata dai mediatori: "Abbiamo informato i mediatori del nostro accordo sulla proposta presentata ieri". La proposta di cessate il fuoco include il rilascio di 10 ostaggi israeliani in vita e di 18 deceduti, la consegna di aiuti a Gaza attraverso organizzazioni umanitarie, la Mezzaluna Rossa e le Nazioni Unite, e un cessate il fuoco di 60 giorni. I negoziati per porre fine alla guerra inizieranno con l'inizio del cessate il fuoco. 


"Vedremo il ritorno degli ostaggi rimasti solo quando Hamas sarà affrontata e distrutta. Prima accadrà, maggiori saranno le possibilità di successo". E' quanto afferma Donald Trump sul suo social Truth. 


"Nelle ultime ore, nove diversi Paesi hanno lanciato dal cielo 180 pacchi di aiuti contenenti generi alimentari per i residenti della Striscia di Gaza". E' quanto afferma su Telegram l'esercito israeliano. "In conformità con le direttive del vertice politico e nell'ambito della cooperazione tra Israele, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Belgio, Francia, Italia, Paesi Bassi, Singapore e Indonesia, l'Idf, guidata dal Cogat, l'ente israeliano per il coordinamento delle attività nei Territori, sta proseguendo la serie di azioni volte a migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza", si legge inoltre in un comunicato stampa. "L'Idf continuerà a lavorare per migliorare la risposta umanitaria nella Striscia di Gaza, insieme alla comunità internazionale, confutando le false accuse di fame deliberata a Gaza", conclude la nota. 


L'ex comandante in capo dell'intelligence militare israeliana dal 2021 al 2024, Aharon Haliva, ha dichiarato che 50 palestinesi devono morire per ogni persona uccisa negli attacchi di Hamas contro lo Stato ebraico del 7 ottobre 2023 e che "non importa se sono bambini". È quanto emerge dalle registrazioni trasmesse dall'emittente televisiva israeliana Channel 12 e riprese dal britannico Guardian. Nelle dichiarazioni shock il generale, dimessosi l'anno scorso dai vertici dell'intelligence, oltre a rivendicare il diritto di uccidere in modo indiscriminato gli abitanti della Striscia con la proporzione di 50 a uno, ha in sostanza confermato le cifre sulle vittime palestinesi delle operazioni militari israeliane - oltre 60mila - analoghe a quelle del ministero della Sanità di Hamas. Non solo, Haliva ha parlato della necessità di infliggere "di tanto in tanto " una nuova Naqba, facendo riferimento al termine arabo che ricorda la "catastrofe" dell'espulsione di almeno 700.000 palestinesi dalle loro case al tempo della nascita dello Stato d'Israele quasi 80 anni fa. Channel 12 non ha chiarito come abbia ottenuto le registrazioni di conversazioni o con chi stesse parlando Haliva ma ha precisato che risalgono agli ultimi mesi. 


Un "annuncio positivo" riguardo al cessate il fuoco nella Striscia di Gaza potrebbe arrivare nella giornata di oggi. Lo ha riferito al quotidiano emiratino "The National" un alto funzionario regionale coinvolto nei negoziati. "Potrebbe esserci un annuncio positivo piu' tardi, ma ci stiamo ancora lavorando", ha affermato il funzionario. Oggi il primo ministro del Qatar, Mohammed bin Abdulrahman Al Thani, si reca in Egitto per portare avanti i colloqui. Secondo alcune fonti di "The National" i mediatori egiziani e qatarioti hanno rilanciato la proposta di una tregua di 60 giorni e del rilascio di dieci ostaggi, in un tentativo dell'ultimo minuto di scongiurare un attacco di terra israeliano sulla città di Gaza. Il piano, secondo quanto riferito, include una garanzia scritta da parte degli Stati Uniti secondo cui i negoziati indiretti tra Hamas e Israele sul ritiro delle truppe da Gaza e su una tregua a lungo termine inizieranno durante la pausa dei combattimenti, e continueranno fino al raggiungimento di un accordo. "Il Qatar e l'Egitto hanno presentato il piano a Israele e agli Stati Uniti e ora attendono la loro risposta", ha affermato la fonte. In cambio del rilascio di 10 ostaggi vivi e delle salme di almeno 15 israeliani morti dovrebbero essere liberati centinaia di palestinesi detenuti nello Stato ebraico. Secondo alcune stime circa 50 ostaggi sono ancora detenuti da Hamas, di cui 20 si ritiene siano ancora vivi. 


Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, tra cui otto mentre aspettavano gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera.


I negoziatori di Hamas a Il Cairo hanno ricevuto una nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza, che prevede una tregua di 60 giorni e il rilascio degli ostaggi in due tranche, ha dichiarato un funzionario palestinese. "La proposta è un accordo quadro per avviare negoziati su un cessate il fuoco permanente", ha dichiarato il funzionario in condizione di anonimato, aggiungendo che "Hamas terrà consultazioni interne tra i suoi leader" e con i leader di altre fazioni palestinesi per esaminare la proposta.


Il capo di Stato maggiore dell'esercito israeliano, Eyal Zamir, ha approvato il piano per occupare Gaza City e lo presenterà domani al ministro della Difesa. Lo riporta Channel 12, aggiungendo che nei colloqui a porte chiuse degli ultimi giorni Zamir ha affermato che la prevista evacuazione della popolazione durerà poco meno di due mesi, dopodiché si procederà all'accerchiamento e all'occupazione della città. "Si cercherà di ridurre al minimo possibile l'impiego delle forze di riserva", ha inoltre affermato il capo dell'esercito.


Almeno 11 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'esercito israeliano nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, tra cui quattro mentre aspettavano gli aiuti umanitari. Lo riporta Al Jazeera. 


"La vita qui è molto, molto difficile". Lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli. "È arrivato un ordine di evacuazione di tutto il quartiere. E hanno detto che cominciano a distribuire tende. Uno può pensare che è una bella notizia, 'che bello!', ma questo è in ordine all'evacuazione di tutta la città di Gaza", ma "dove possono trovare spazio tutti gli abitanti" della Striscia, "due milioni e trecentomila persone...". Durante la messa di ieri "abbiamo sentito una esplosione molto grande vicina che ha rotto un serbatoio d'acqua, non è successo niente fortunatamente, solo perdite materiali", "un'altra domenica di guerra".


Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno reso noto di aver eliminato una "cellula terroristica" nell'area del cosiddetto "vecchio cimitero" a Khan Yunis, nel sud della Striscia di Gaza.


Israele sta conducendo una deliberata campagna di fame nella Striscia di Gaza occupata, distruggendo sistematicamente la salute, il benessere e il tessuto sociale della vita palestines. Lo ha dichiarato oggi Amnesty International, pubblicando nuove testimonianze di civili sfollati affamati. I loro resoconti sottolineano, secondo la ong, le ripetute conclusioni dell'organizzazione secondo cui la mortale combinazione di fame e malattie non è una sfortunata conseguenza delle operazioni militari israeliane. "È il risultato voluto di piani e politiche che Israele ha progettato e attuato, negli ultimi 22 mesi, per infliggere deliberatamente ai palestinesi di Gaza condizioni di vita calcolate per provocarne la distruzione fisica, che è parte integrante del genocidio in corso contro i palestinesi di Gaza", si legge nel rapporto.


Il ministero degli Esteri iraniano ha condannato il piano di Israele su Gaza, accusando lo Stato ebraico di volere "ripulire etnicamente" il territorio palestinese. Il piano annunciato "è un altro chiaro segno della specifica intenzione del regime sionista di ripulire etnicamente Gaza e commettere un genocidio contro i palestinesi", ha dichiarato in una nota il portavoce del ministero degli Esteri iraniano Esmaeil Baqae.


"Al momento non siamo in un cessate il fuoco. Siamo in una fase di guerra e potrebbe crollare da un momento all'altro. Non esiste alcun accordo tra noi, gli israeliani e gli americani". Lo ha dichiarato ai media iraniani Yahya Rahim Safavi, consigliere della Guida Suprema iraniana Ali Khamenei secondo il quale potrebbe iniziare in qualsiasi momento un'altra guerra con Israele o gli Stati Uniti.


Il Forum delle famiglie degli ostaggi israeliani dichiara che quasi 500mila persone si sono radunate domenica sera nella Piazza degli Ostaggi e nelle strade circostanti di Tel Aviv per la manifestazione che chiede al governo di raggiungere un accordo per liberare gli ostaggi. Cifre ufficiali non ce ne sono. "Quasi 500mila persone si sono radunate", si legge nella dichiarazione, citata dal "Times of Israel" - per chiarire che l'intero popolo israeliano vuole il rilascio di tutti gli ostaggi e la fine della guerra", afferma il Forum, che stima che in tutto Israele in decine di manifestazione il totale dei manifestanti raggiunga il milione.

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