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Gaza, gruppo di ex ostaggi chiede a Trump di porre fine alla guerra | Sos Ong, "Israele vuole metterci al bando a Gaza"

Onu: Hamas riconosciuto colpevole di "crimini di violenza sessuale" negli attacchi del 7 ottobre

di Redazione online
14 Ago 2025 - 20:57

Il conflitto in Medioriente è giunto al giorno 678. Un gruppo di ex ostaggi di Hamas ha chiesto in un video a Donald Trump di porre fine alla guerra a Gaza. L'Onu riferisce che Hamas è stato riconosciuto "colpevole di aver commesso crimini di violenza sessuale" durante gli attacchi del 7 ottobre 2023. I fondamentalisti palestinesi sarebbero pronti al ritiro dei combattenti, a patto che Israele fermi gli attacchi nella Striscia. Nella tarda serata di mercoledì sono atterrati in Italia i tre aerei C-130 che hanno trasportato in tutto 31 bambini palestinesi feriti nella Striscia di Gaza e 86 accompagnatori. I voli sono giunti a Ciampino, Pisa e Milano Linate. L'operazione, la 14esima evacuazione sanitaria condotta dall'Italia da gennaio 2024, è la più importante realizzata sinora. Ad accogliere a Roma i piccoli pazienti c'era il ministro degli Esteri, Antonio Tajani.

Gaza, l'arrivo a Ciampino del volo speciale con i bambini palestinesi feriti | L'accoglienza di Tajani

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"La decisione delle autorità israeliane di portare avanti il piano di insediamento E1 indebolisce ulteriormente la soluzione dei due Stati e viola il diritto internazionale. Se attuata, la costruzione di insediamenti in quest'area interromperà definitivamente la contiguità geografica e territoriale tra Gerusalemme Est occupata e la Cisgiordania e interromperà il collegamento tra la Cisgiordania settentrionale e quella meridionale". Lo afferma in una nota l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas, esortando "Israele a desistere dal portare avanti questa decisione".


Un portavoce dell'Idf ha confermato a Ynet che l'Aeronautica militare israeliana ha attaccato obiettivi terroristici di Hezbollah nel Libano meridionale. "L'Idf ha recentemente attaccato diverse vie di comunicazione sotterranee dell'organizzazione terroristica Hezbollah nel Libano meridionale", ha precisato. 


Sei ex ostaggi del movimento islamista palestinese Hamas e la vedova di uno dei rapiti che è stato assassinato durante la prigionia hanno fatto un appello in un video in lingua inglese al presidente statunitense Donald Trump affinché ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Lo riporta il quotidiano "Times of Israel". 


Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto di essere "assolutamente favorevole" a far entrare i giornalisti nella Striscia di Gaza. "È un posto molto pericoloso, ma vorrei che entrassero", ha affermato, parlando alla Casa Bianca.


Il movimento islamista palestinese Hamas è stato riconosciuto "colpevole di aver commesso crimini di violenza sessuale durante gli attacchi del 7 ottobre 2023". Lo riferisce l'Onu, aggiungendo di avere "fondati motivi per ritenere che alcuni ostaggi portati nella Striscia di Gaza siano stati sottoposti a diverse forme di violenza sessuale durante la loro prigionia".


Gli aerei provenienti da Giordania, Emirati Arabi Uniti, Germania, Belgio, Francia e Italia hanno lanciato oggi 119 pallet di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. Lo hanno dichiarato le Forze di Difesa israeliane. Ogni pallet contiene circa una tonnellata di cibo. Israele ha nuovamente adottato una politica di consentire il lancio aereo di aiuti il 26 luglio, tra crescenti critiche internazionali sulla crisi alimentare a Gaza.


Nella Striscia di Gaza almeno 54 persone sono morte nelle ultime 24 ore: tra loro, 22 erano in cerca di aiuti umanitari. Sono 831 i feriti che si contano, secondo i dati diffusi quotidianamente dal ministero della Sanità di Gaza. Sempre nelle ultime 24 ore 4 persone sono morte di fame e questo porta a 239 il totale dei morti per fame, tra cui 106 bambini. Il bilancio complessivo delle vittime si aggrava, con 61.776 palestinesi uccisi nella guerra e 154.906 feriti. 


Basta a usare "gli aiuti umanitari come un'arma" mentre nella Striscia di Gaza "la carestia si approfondisce". Lo scrivono oltre cento ong internazionali (da Oxfam, a Medici Senza Frontiere, all'American Near East Refugee Aid) in un appello-denuncia a Israele diffuso a Gerusalemme e ripreso con evidenza dalla Bbc. Le ong deplorano che le autorità israeliane non abbiano autorizzato dal 2 marzo nessun loro carico di aiuti vitali, nonostante oltre "60 richieste"; mentre la distribuzione veniva affidata in monopolio (in misura insufficiente e con minacce alla vita dei palestinesi) alla controversa Gaza Humanitarian Foundation, gestita da Usa e Israele.


Secondo al-Arabiya Hamas avrebbe presentato all'Egitto richieste per un possibile cessate il fuoco, tra cui garanzie scritte da parte di Israele che fermerà qualsiasi possibile progetto di conquista di Gaza. Secondo quanto riportato, il gruppo si offre di ritirare i suoi combattenti in località concordate e di "confermare il suo impegno a mantenere in vita gli ostaggi", in cambio del ritiro delle sue truppe da parte di Israele, hanno spiegato fonti anonime. Questa settimana i negoziatori di Hamas sono arrivati in Egitto per colloqui volti a rimettere in carreggiata i negoziati per un cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi.


L'Egitto ha avviato l'addestramento di 5mila agenti della polizia palestinese da dispiegare nella Striscia di Gaza per colmare il vuoto di sicurezza presente nell'enclave. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri, Badr Abdelatty, in un'intervista televisiva ripresa dall'emittente televisiva qatariota "Al Arabiya", precisando che la formazione avviene in campi egiziani con la collaborazione della Giordania


Il ministro delle Finanze israeliano, falco dell'ultradestra Bezalel Smotrich, ha annunciato di aver approvato il nuovo piano di insediamento nella regione E1 della Cisgiordania, che consiste in 3.401 unità abitative per i coloni: un piano che, ha detto, "seppellirà l'idea di uno Stato palestinese"



Quasi 380 camion carichi di aiuti umanitari sono entrati ieri nella Striscia di Gaza attraverso i valichi di Kerem Shalom e Zikim. Lo rende noto il Coordinamento delle Attività Governative di Israele (Cogat), agenzia del Ministero della Difesa di Tel Aviv, in leggero aumento rispetto ai 320 camion entrati il giorno prima.


L'esercito israeliano afferma che le difese aeree hanno intercettato con successo un missile balistico lanciato dallo Yemen. Il missile non aveva fatto scattare gli allarmi, ma è stato abbattuto dalle forze di difesa.


Oltre cento Ong chiedono la fine dell'uso militare degli aiuti da parte di Israele. "Nonostante le autorità israeliane affermino che non ci sono limiti agli aiuti umanitari in entrata a Gaza, la maggior parte delle principali Ong internazionali non è stata in grado di consegnare un solo camion di aiuti salvavita dal 2 marzo", fanno sapere le organizzazioni umanitarie straniere.


Oltre a quello atterrato a Roma Ciampino, sono giunti agli aeroporti di Pisa e di Milano Linate gli altri due voli con a bordo in tutto 31 bambini palestinesi feriti provenienti dalla Striscia di Gaza. Tutti affetti da gravi malattie congenite o da importanti ferite e amputazioni, i piccoli sono stati subito trasferiti presso strutture ospedaliere di Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto.


Antonio Tajani ha espresso "piena contrarietà" alla nuova operazione militare israeliana nella Striscia di Gaza, invitando "Hamas a liberare senza ulteriori perdite di tempo tutti gli ostaggi israeliani". Parlando all'aeroporto di Ciampino, in attesa dell'atterraggio di un C130J dell'Aeronautica militare con a bordo sei bambini palestinesi e 22 accompagnatori, il ministro ha auspicato "che il buon senso prevalga e la guerra finisca il prima possibile".


L'Italia "è ancora una volta in prima fila quando si tratta di aiutare le popolazioni che soffrono. Detto questo ci auguriamo che il buon senso prevalga e che finisca la guerra il prima possibile". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, a Ciampino dove è previsto l'arrivo di uno dei voli speciali con i bambini palestinesi e i loro familiari. "Abbiamo espresso tutta la nostra contrarietà alla nuova operazione israeliana a Gaza e continuiamo a invitare Hamas a liberare senza ulteriori perdite di tempo tutti gli ostaggi che sono nelle mani dell'organizzazione terroristica".


L'Italia non ha inviato alcuna fornitura di armamenti a Israele dopo il 7 ottobre 2023. Lo ha ribadito il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, precisando che la legge italiana impedisce qualsiasi esportazione in presenza di conflitti armati. "Non abbiamo mandato piu' niente, contrariamente a quanto sostengono alcune ricostruzioni giornalistiche o politiche".

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