Le autorità dell'arcipelago stanno eliminando ogni riferimento pubblico all'ex duca di York dopo la sua uscita dalla vita istituzionale. Il rapporto tra il fratello di Carlo III e le Falkland risale alla guerra del 1982, quando servì come pilota elicotterista nelle operazioni militari britanniche
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Le Isole Falkland hanno rimosso tutte le targhe e le intitolazioni legate all'ex principe Andrea, un tempo figura molto presente nell'arcipelago per il suo ruolo nella guerra del 1982 e per successive cerimonie ufficiali. Le autorità locali, infatti, hanno confermato l'eliminazione dei pannelli commemorativi da edifici pubblici e infrastrutture inaugurate negli anni dall'allora duca di York e fratello di re Carlo III, decisione che segue la sua uscita dalla vita ufficiale dopo lo scandalo legato al finanziere americano Jeffrey Epstein. Le iniziative di rimozione interessano diverse strutture dell'arcipelago e si affiancano a richieste analoghe avanzate nel Regno Unito, dove alcune comunità hanno avviato procedure per modificare intitolazioni considerate ormai imbarazzanti.
Come riporta il tabloid Daily Mirror, diverse targhe che riportavano il nome di Andrea, dunque, sono state eliminate dagli edifici pubblici delle Falkland, seguendo una linea di intervento condivisa dalle autorità locali. Tra i luoghi coinvolti c'è il Mount Pleasant Airport, dove nel 1985 il duca di York aveva preso parte alla cerimonia di inaugurazione della base inaugurando una targa davanti ai residenti. Risulta poi che anche ulteriori pannelli commemorativi installati negli anni siano stati rimossi, compresi quelli presso scuole e strutture amministrative della capitale Stanley. Le istituzioni dell'arcipelago parlano di un processo ormai completato, finalizzato a eliminare ogni riferimento ufficiale al nome dell'ex membro della famiglia reale.
Il rapporto tra Andrea e l'arcipelago risale al suo impegno durante la guerra delle Falkland-Malvinas del 1982, quando il duca di York servì come pilota elicotterista nelle operazioni militari britanniche. La sua partecipazione al conflitto aveva consolidato un rapporto di vicinanza con gli abitanti locali, che negli anni lo avevano accolto più volte in occasione di visite istituzionali. In particolare, nel 2002 l'ex principe era stato invitato a inaugurare edifici scolastici a Stanley, mentre un altro pannello commemorativo era stato installato a New Island per un'iniziativa legata al Falklands Conservation Trust. Anche questi riferimenti sono stati rimossi dalle strutture, secondo quanto confermato da rappresentanti locali.
La rimozione delle targhe è stata accompagnata da una presa di posizione del ministero della Difesa britannico, che gestisce la base RAF Mount Pleasant. Le fonti riportano una dichiarazione ufficiale secondo cui "la Difesa continua ad agire in linea con l'intento di Sua Maestà riguardo al processo di rimozione dello stile, dei titoli e delle onorificenze di Andrew Mountbatten-Windsor". L'intervento segue in pratica le mosse di Buckingham Palace, che aveva ritirato all'ex principe titoli, ruoli e patronati, pur lasciandogli le medaglie relative al servizio prestato nelle Forze armate. E così le istituzioni dell'arcipelago hanno applicato questa linea in modo sistematico, eliminando ogni forma di intitolazione ancora presente sul territorio.
Il processo di rimozione non riguarda soltanto le Falkland. Nel Regno Unito, infatti, alcune comunità hanno avviato analoghe procedure per distanziarsi simbolicamente dalla figura dell'ex duca di York. A Maidenhead, nel sud dell'Inghilterra, i residenti hanno richiesto di modificare il nome di Prince Andrew Road, ritenuto ormai imbarazzante alla luce delle vicende emerse negli ultimi anni. La svolta arriva dopo la perdita di titoli e incarichi istituzionali da parte di Andrea, in seguito al suo coinvolgimento nel caso del finanziere statunitense Jeffrey Epstein e all'accordo extragiudiziale raggiunto nel 2022 con Virginia Giuffre. Anche alcune intitolazioni ospedaliere nella capitale dell'arcipelago erano state rimosse dopo la conclusione di quella vicenda giudiziaria.