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Droga, a New York aprono le "stanze del buco" per tossicodipendenti

A Manhattan due strutture per tossicodipendenti forniranno aghi puliti, somministreranno farmaci in caso di overdose e forniranno informazioni per il trattamento della dipendenza

Ansa

Aghi puliti, medicinali per contrastare l'overdose, personale preparato e informazioni per il trattamento della dipendenza.

A New York aprono due strutture dove i tossicodipendenti possono assumere stupefacenti in tutta sicurezza. L'iniziativa, che spera di contribuire a ridurre il numero di morti per overdose, è stata annunciata dal sindaco Bill de Blasio e dal commissario per la Salute della Grande Mela, Dave A. Chokshi.

"Personale addestrato nei due siti newyorkesi, nei quartieri di East Harlem e Washington Heights, fornirà, dunque, aghi puliti, somministrerà naloxone per contrastare le overdose e fornirà agli utenti opzioni per il trattamento della dipendenza", hanno spiegato funzionari sanitari alla presentazione dell'iniziativa.

 

“Il 2020, sfortunatamente, è stato l'anno con più morti per droga mai registrati sia qui a New York che a livello nazionale. Ogni quattro ore, qualcuno muore per overdose a New York City - ha sottolineato Chokshi. - Siamo profondamente convinti dell'urgenza di aprire centri di prevenzione dell'overdose".

 

Così New York, la città più popolosa del Paese, diventerà la prima città degli Stati Uniti ad aprire "stanze del buco" ufficialmente autorizzate, strutture che gli oppositori vedono come calamite per l'abuso di droghe, ma che i sostenitori lodano come un approccio meno punitivo e più efficace per affrontare la dipendenza.

 



Altre città, tra cui Philadelphia, San Francisco, Boston e Seattle, hanno adottato misure per l'iniezione supervisionata, ma devono ancora aprire siti nel bel mezzo del dibattito sulle implicazioni legali e morali di sanzionare l'uso illegale di droghe.

 

I cosiddetti "centri per la prevenzione dell'overdose", noti anche come siti di iniezione supervisionati, sono oggetto di discussione da anni negli Usa, ma esistono già in Canada, Australia ed Europa. Quelli di New York saranno i primi autorizzati a operare negli Usa, mentre la città ospitava già alcune strutture non ufficiali.

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