Il caso

Donald Trump esce da TheForbes400, non è più tra i più ricchi d'America

L'ex presidente dopo 25 anni non è più tra i paperoni degli States anche se ancora oggi il patrimonio dell’ex tycoon conta ben 2,5 miliardi di dollari.

05 Ott 2021 - 19:41
 © ansa

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Per la prima volta, dopo un quarto di secolo Donald Trump esce da TheForbes 400, la classifica degli americani più ricchi del paese. Entra nel 1997 e rimane stabile fino al 2016. Il declino parte parte proprio nell’anno in cui conquista la presidenza, un calo costante per 5 anni, e ora è fuori dalla lista. 400 milioni sotto la soglia necessaria per farne parte. Oggi il patrimonio dell’ex tycoon conta 2,5 miliardi di dollari.

Cos'è accaduto  - Trump non ha che da incolpare sé stesso. Durante la pandemia i titoli tecnologici, le criptovalute, i mercati meno tradizionali hanno prosperato, meno fortunate le proprietà immobiliari delle grandi città, il vero patrimonio di Donald Trump. In realtà l’occasione avrebbe dovuto coglierla cinque anni fa, quando in seguito alle elezioni del 2016 i funzionari federali di etica spingevano per far sì che convertisse i suoi beni immobiliari. Un’occasione per reinvestire, diversificare il patrimonio e al tempo stesso ottenere incarichi lontani dal conflitto di interesse. Ma Trump dice di no, e si aggrappa a quel patrimonio che all’epoca valeva 3,5 miliardi di dollari. A frenare l’ex presidente sono le tasse sulle plusvalenze, quelle che avrebbe dovuto pagare se avesse svenduto tutto nel 2016. Ma sarebbe stato solo un costo iniziale. Trump ha fatto male i conti. La rivista Forbes prova a farli bene. 

Lo studio di Forbes - i calcoli portano a un risultato: se Trump avesse venduto le sue proprietà immobiliari oggi il suo patrimonio sarebbe di 7 miliardi. Secondo la rivista infatti, considerando anche la peggiore delle ipotesi, ovvero pagare la massima imposta possibile sulle plusvalenze, (il 23,8% al governo federale e il 8,8% alle autorità dello Stato di New York), Trump avrebbe perso circa 1,1 miliardi di dollari. Sottraendoli dal patrimonio iniziale gli sarebbero rimasti 2,4 miliardi. Ora se Trump avesse investito quei 2,4 miliardi in fondi indicizzati, SeP 550 per esempio, come suggerisce Forbes, la sua fortuna avrebbe toccato i 4,5 miliardi. Tirando le somme: l’ex presidente sarebbe stato l’80% più ricco rispetto a quanto non lo sia ora e non avrebbe perso 2 miliardi di dollari. 

Come sarebbe potuto accadere - Che poi, in realtà, Forbes prende in considerazione la peggiore delle situazioni possibili, ma a Trump sarebbe andata ancora meglio. L’ex presidente avrebbe potuto "aggirare" tranquillamente la tassa sulle plusvalenze o almeno ammortizzarla. Il codice fiscale federale americano prevede infatti che i dipendenti pubblici si possano liberare delle loro proprietà senza essere schiacciati dalle tasse, a permetterlo un documento: il certificato di dismissione. Un modo per incentivare a vendere e evitare l'impasse dei conflitti di interesse. Quindi, considerando invece la migliore delle situazioni possibili, le cose sarebbero andate molto diversamente all’ex presidente. Se Trump avesse venduto, fosse riuscito a evitare le tasse sulle plusvalenze e avesse reinvestito in modo intelligente, ora il suo patrimonio conterebbe 7 miliardi di dollari. 

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