L'ipotesi dell'accusa contro le forze dell'ordine della città è manipolazione dei numeri "per creare una falsa illusione di sicurezza". Il presidente americano contro Powell: "Le persone non possono permettersi un mutuo a causa sua"
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Donald Trump è tornato ad attaccare il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, affermando che sta "facendo del male" all'industria immobiliare. "Qualcuno potrebbe dirgli che sta facendo del male all'industria immobiliare? Le persone non possono permettersi un mutuo a causa sua". Intanto è stata aperta un'indagine contro la polizia di Washington per verificare se siano stati manipolati i dati sulla criminalità locale. Il presidente americano sottolinea che "fino a quattro giorni fa Washington era la città più pericolosa degli stati Uniti e forse del mondo. Ora, in poco tempo, è forse la più sicura", riferendosi al controllo delle forze dell'ordine cittadine assunto dal governo federale e all'invio della Guardia Nazionale per supportare l'azione della polizia. Intanto la commissione di vigilanza della Camera statunitense pubblicherà alcuni file del caso Jeffrey Epstein, censurando tuttavia il nome delle vittime e altre questioni sensibili. Sui dazi il tycoon avverte: "Presto in arrivo sui chip, saranno molto alti".
Donald Trump è tornato ad attaccare il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, affermando che sta "facendo del male" all'industria immobiliare. "Qualcuno potrebbe dire a Jerome Powell che sta facendo del male all'industria immobiliare? Le persone non possono permettersi un mutuo a causa sua".
Gli Stati Uniti "sono il Paese più forte del momento". Lo ha detto Donald Trump.
La commissione di vigilanza della Camera degli Usa pubblicherà alcuni file del caso Jeffrey Epstein, censurando tuttavia il nome delle vittime e altre questioni sensibili.
I musei di Washington, "ma anche di tutto il Paese, sono essenzialmente l'ultimo segmento rimasto di Woke". Questa l'accusa mossa su Truth dal presidente americano Donald Trump, annunciando di aver ordinato una revisione nei musei americani e l'avvio "dello stesso processo che è stato fatto con college e università, dove sono stati fatti enormi passi avanti. Questo Paese non può essere Woke".
La procuratrice generale degli Stati Uniti, Pam Bondi, ha dichiarato riguardo al Venezuela che "il presidente Trump è stato molto chiaro e coerente" ed "è pronto a usare ogni elemento della potenza americana per impedire che la droga inondi il nostro Paese e per assicurare alla giustizia i responsabili". Il regime di Maduro, ha proseguito, "non è il governo legittimo del Venezuela", bensì "un cartello narco-terrorista. È opinione di questa amministrazione che lui non sia un presidente legittimo. È un latitante a capo del cartello dei Soli, che è stato incriminato negli Stati Uniti per narcotraffico".
Il Dipartimento di Giustizia americano ha aperto un'indagine per verificare se la polizia di Washington abbia manipolato i dati sulla criminalità per farli apparire più bassi. Lo riporta il Washington Post, citando fonti informate. L'avvio dell'indagine penale inasprisce ulteriormente i rapporti tra la città e l'amministrazione Trump dopo la federalizzazione delle sue forze dell'ordine decisa dal presidente.
Almeno 40 dipendenti della fabbrica di armi brasiliana Taurus sono già stati costretti a ferie collettive dall'inizio di agosto a causa dei dazi sulle esportazioni verso gli Stati Uniti. La misura, inizialmente prevista per 15 giorni e prorogabile per altri 15, riguarda la linea che produce armi a lunga gittata destinate al mercato nordamericano. La Taurus impiega attualmente 2.700 lavoratori nello stabilimento di São Leopoldo (nello stato di Rio Grande do Sul) ed esporta circa l'80% della sua produzione negli Usa. Secondo l'azienda, i dazi del 50% imposti sugli armamenti rendono "quasi impraticabili" le vendite. I sindacati sono stati convocati per discutere eventuali soluzioni alternative. Anche lo stabilimento produttivo di munizioni della Compagnia brasiliana di cartucce (Cbc) di Montenegro (Rio Grande do Sul) che conta 473 addetti e un export di circa 40 milioni di euro (250 milioni di real) nel 2024, ha segnalato la possibilità di ricorrere a ferie collettive. Il gruppo ha avviato trattative con il governo dello stato per ottenere un'anticipazione dei crediti di imposta, al fine di rafforzare la liquidità e affrontare la contrazione delle esportazioni.
Parlando dell'apertura dell'inchiesta, il presidente ritiene che manipolare i dati "è una cosa molto brutta e pericolosa" e ora le forze dell'ordine "sono sotto seria inchiesta per questo!", come dice confermando l'esistenza dell'indagine. "Fino a 4 giorni fa, Washington D.C. era la città più pericolosa degli Stati Uniti, e forse del mondo. Ora, in poco tempo, è forse la più sicura, e la situazione migliora di ora in ora!", prosegue Trump, in riferimento al controllo delle forze dell'ordine cittadine assunto dal governo federale e all'invio della Guardia nazionale per supportare l'azione della polizia. Il post ricorda che a maggio il comandante Michael Pulliam della polizia di Washington era stato messo in congedo e posto sotto indagine per presunte modifiche ai dati sulla criminalità. L'avvio dell'indagine penale, condotta dalla Procura federale di Washington D.C., aggrava i rapporti tesi tra l'amministrazione Trump e i funzionari locali, che hanno ripetutamente citato il forte calo dei crimini violenti per mettere in discussione l'acquisizione federale delle forze dell'ordine nella capitale.
Il dipartimento di Giustizia ha aperto un'indagine per verificare se la polizia di Washington, D.C., abbia manipolato i dati per far apparire i tassi di criminalità più bassi di quanto siano realmente. Lo riporta il Washington Post, citando fonti a conoscenza dell'inchiesta. "D.C. ha fornito dati falsi sulla criminalità per creare una falsa illusione di sicurezza", ha scritto Donald Trump sui social media.