Lo "shutdown" delle attività di governo comporterà la sospensione o il rallentamento di molti servizi. Hegseth ai generali: "Il nostro obiettivo è prepararci alla guerra e vincerla"
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Lo spettro evocato da Donald Trump si è verificato: il governo federale degli Usa è andato in shutdown, cioè in blocco amministrativo, poco dopo la mezzanotte locale (le 6 in Italia). Lo shutdown comporterà la sospensione o il rallentamento di molti servizi. Il Senato degli Stati Uniti, infatti, ha bocciato prima una proposta presentata dai Democratici, poi di un disegno di legge provvisorio del Partito Repubblicano approvato dalla Camera, che avrebbe garantito fondi per la attività goverantive fino al 21 novembre. Il presidente americano ha ribadito che lo stop delle attività amministrative, a causa della mancata estensione dei finanziamenti all'esecutivo, provocherebbe nuovi licenziamenti di massa nella forza lavoro federale. I sindacati hanno già intentato causa contro il tycoon, sostenendo che l'Office of Management and Budget abbia interpretato erroneamente la legge che regola le chiusure quando ha emesso una nota in cui suggeriva alle agenzie di "cogliere questa opportunità" per valutare i licenziamenti. Il Pentagono, fresco del cambio di intestazione in Dipartimento della Guerra, si detto pronto alla "guerra". È quanto ha affermato il capo dell'apparato della Difesa, Pete Hegseth, promettendo di riparare ai "decenni di degrado" nelle Forze armate americane e incolpando "politici stolti e sconsiderati".
Gli Stati Uniti sono entrati alla mezzanotte locale (le 6 in Italia) ufficialmente in shutdown, con conseguente congelamento di parte dell'amministrazione federale. È la prima volta che accade in sette anni e al momento non c'è una soluzione in vista per l'impasse di bilancio al Congresso americano tra i repubblicani di Donald Trump e l'opposizione democratica.
Dopo la bocciatura al Senato di due proposte per finanziare il governo federale e scongiurare lo shutdown, l'Ufficio di gestione e bilancio della Casa Bianca ha inviato una nota alle agenzie federali, in cui ha chiesto di "dare attuazione ai loro piani per una chiusura ordinata". Nella nota pubblicata si precisa che è "difficile da prevedere" la durata dello shutdown. "In ogni caso, i dipendenti dovrebbero presentarsi al lavoro per il loro prossimo turno di servizio regolarmente programmato per svolgere attività di chiusura ordinata", ha scritto il direttore Russell Vought.
I Democratici "hanno bloccato il governo federale perché il presidente Trump non costringerà i contribuenti a pagare l'assistenza sanitaria gratuita per gli immigrati clandestini". Lo ha scritto su Truth la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, dopo che al Senato è fallito il voto per evitare lo shutdown. "Pensateci un attimo. I rappresentanti eletti dai dem stanno punendo i propri elettori per combattere in favore degli immigrati irregolari. Squilibrati".
Come previsto, il Senato americano ha bocciato la proposta di legge-ponte dei Democratici per evitare lo shutdown. Se sarà bocciata anche quella dei Repubblicani, scatterà lo shutdown amministrativo alla mezzanotte americana, le 6 di mattina in Italia.
I sindacati del governo federale hanno intentato una causa per impedire all'amministrazione Trump di procedere a licenziamenti di massa in caso di shutdown. Durante la chiusura del governo, di solito, i dipendenti vengono sospesi temporaneamente e ricevono gli arretrati al termine del blocco amministrativo. La causa, depositata presso il Tribunale federale di San Francisco, sostiene che l'Office of Management and Budget abbia interpretato erroneamente la legge che regola le chiusure quando ha emesso una nota in cui suggeriva alle agenzie di "cogliere questa opportunità" per valutare i licenziamenti per i programmi con finanziamenti scaduti e che non rientrano nelle priorità del presidente.
Donald Trump ha ribadito che un blocco delle attività amministrative ("shutdown"), a causa della mancata estensione dei finanziamenti al governo, provocherebbe nuovi licenziamenti nella forza lavoro federale. "I democratici vogliono bloccare il governo, e quando accade bisogna fare dei licenziamenti", ha affermato.
Donald Trump ha dichiarato che la sua amministrazione è "molto vicina" a raggiungere un accordo con Harvard, che metterebbe fine a mesi di battaglie legali tra il governo federale e l'università. Lo ha detto parlando nello Studio Ovale, mentre l'ateneo sta lavorando per mettere fine a una serie di indagini avviate dall'amministrazione in merito agli episodi di antisemitismo registrati durante le proteste pro-Palestina. "Siamo vicini: pagheranno circa 500 milioni di dollari", ha affermato ancora il presidente americano.
Donald Trump "non tollererà" che un'amministrazione straniera "limiti la libertà di parola" degli americani. Lo ha detto il neo ambasciatore degli Usa presso l'Ue, Andrew Puzder, all'Atlantic Council. "Dobbiamo arrivare a un'intesa su cosa sta accadendo con il Digital Services Act e il Digital Markets Act", le norme europee in vigore anche per le Big Tech. "Dobbiamo assicurarci che non s'intenda penalizzare le aziende perché sono americane e di grandi dimensioni. Se questo è l'intento, allora è un problema da affrontare. Non è il modo di trattare gli alleati. E se, invece, non è l'intento, allora serve un'intesa".
Lo "shutdown" del governo federale statunitense non è "inevitabile" ma è "probabile": lo hanno affermato il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, sottolineando come la sue Amministrazione preferirebbe evitarlo dato che il Paese "sta attraversando il suo periodo migliore".
La riforma sanitaria Obamacare, approvata dall'amministrazione dell'ex presidente Barack Obama, e' "un fallimento". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, parlando nello Studio Ovale. "Non e' un buon programma", ha aggiunto.
"Anche quella ai confini e nelle città è una guerra". Lo ha detto Donald Trump ai generali riuniti a Quantico riferendosi alle operazioni anti-migranti e al dispiegamento della Guardia Nazionale in diverse città degli Stati Uniti. Il presidente ha ammonito che l' "America è sotto invasione dall'interno". "Non è diversa da un nemico straniero - ha aggiunto - ma per molti versi è più difficile perché non indossano uniformi. Almeno quando indossano un'uniforme, puoi eliminarli. Queste persone non hanno uniformi. Ma siamo sotto invasione dall'interno".
Trump annuncerà oggi un accordo con il colosso farmaceutico Pfizer per vendere volontariamente i suoi farmaci tramite Medicaid - la sanità per le persone meno abbienti - a prezzi più bassi: lo scrive il Washington Post, citando due persone a conoscenza del piano. L'accordo fa parte dell'impegno della Casa Bianca per ottenere accordi sui prezzi in base al principio della "Nazione più favorita" con le case farmaceutiche, un tentativo di collegare i prezzi dei farmaci statunitensi al costo più basso pagato dai Paesi più ricchi.
"Spero di non dover mai usare l'arsenale nucleare". Lo ha detto Donald Trump parlando ai vertici militari a Quantico sostenendo di "averlo ricostruito".
Donald Trump avverte che se un leader militare non gli piace "lo licenzia all'istante". Prima di intervenire al raduno a Quantico, il presidente ha detto che ha "ricostruito l'esercito", in parte licenziando persone che non gli piacevano. A questo proposito ha citato l'ex segretario alla Difesa Jim Mattis, che si è dimesso durante il suo primo mandato dopo uno scontro sul ritiro delle truppe Usa da Siria e Afghanistan.
"Dobbiamo rimanere in allerta rispetto alla possibilità che non tute le conseguenze (dei dazi, ndr) sono oggi visibili, e che nuovi shock possono sempre essere all'orizzonte". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante una conferenza della Banca di Filnandia a Helsinki secondo cui in un mondo che si preannuncia condizionato dalla "geoeconomia", "nuovi shock commerciali e geopolitici resteranno una caratteristica costante".
Donald Trump, parlando con i reporter prima di arringare i generali al Pentagono, ha avvisato che perseguirà i cartelli della droga in Venezuela anche via terra.
Donald Trump ha imposto nuovi dazi significativi sul legno e su vari prodotti in legno, tra cui legname importato, travi, mobili da cucina e arredi imbottiti, con il rischio di aumentare i costi per la costruzione di abitazioni e l'arredamento. Il tycoon ha dichiarato che gli Usa inizieranno ad applicare un dazio del 10% sul legno tenero e sulle travi importate, utilizzati in un'ampia gamma di materiali da costruzione. Dazio del 25% su mobili da cucina, bagni e mobili in legno imbottiti. Le tariffe saranno in vigore il 14 ottobre. Il primo gennaio, Trump aumenterà il dazio sui mobili da cucina al 50% e sui mobili imbottiti al 30%.