Xi Jinping e Donald Trump hanno avuto un colloquio telefonico: "La Cina appoggia tutti gli sforzi per la pace in Ucraina"
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Stati Uniti e Ue allo stesso tavolo, con posizioni diverse sul dossier dazi. È successo a Bruxelles, quando i capo negoziatori americani Jamieson Greer e Howard Lutnick si sono seduti al tavolo con il commissario Maros Sefcovic e i rappresentanti dei 27. Ampi sorrisi, decise strette di mano, parole al miele per l'intesa siglata a fine luglio, in Scozia. Ma le buone notizie sono finite qui. Sulle tariffe doganali, infatti, Usa e Ue continuano a parlare due lingue diverse. Con Washington pronta ad aumentare il suo pressing sul tech. "Cambiate le vostre norme e potremo parlare di sconti sull'acciaio", ha avvertito Lutnick. Intanto il presidente americano Donald Trump e il suo omologo cinese Xi Jinping hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale cinese, secondo cui Xi ha espresso il proprio apprezzamento per gli sforzi di Washington per la pace in Ucraina. Il leader di Pechino ha poi lanciato un appello sull'annosa questione Taiwan: "Il ritorno alla Cina è parte importante dell'ordine post II guerra mondiale". Trump ha replicato di capire l'importanza della questione.
L'amministrazione Trump prevede una verifica di tutti i rifugiati ammessi negli Stati Uniti durante l'amministrazione Biden. È quanto emerge da un memorandum ottenuto da Associated Press. Una decisione che probabilmente potrebbe causare confusione e paura tra le quasi 200mila persone che sono fuggite da guerra e persecuzioni per venire negli Stati Uniti durante quel periodo. Il memorandum, datato 21 novembre, afferma che negli anni Biden "la rapidità" e "la quantità" sono state prioritarie rispetto a un "controllo e verifica dettagliati", e che ciò giustifica la revisione completa e "nuovi incontri di valutazione di tutti i rifugiati ammessi dal 20 gennaio 2021 al 20 febbraio 2025". I sostenitori del programma per i rifugiati affermano che questi ultimi sono generalmente tra le persone più sottoposte a controlli approfonditi tra tutte quelle che arrivano negli Stati Uniti e che spesso aspettano anni prima di poter venire in America.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha detto ai suoi consiglieri che ha intenzione di parlare direttamente con il presidente venezuelano Nicolás Maduro. Lo hanno riferito ad Axios alcuni funzionari dell'amministrazione, secondo cui la decisione potrebbe rappresentare un segnale che gli attacchi missilistici statunitensi o l'azione militare di terra non sono imminenti. "Nessuno ha intenzione di sparargli o di rapirlo, a questo punto. Mai direi mai, ma non è questo il piano al momento", ha dichiarato un funzionario a conoscenza delle discussioni. "Nel frattempo, faremo saltare in aria le navi che trasportano droga. Fermeremo il narcotraffico".
L'Ue "ammorbidisca" le norme sulle Big tech per avere in cambio "dazi più bassi sull'acciaio". È quanto ha sottolineato, in un'intervista a Bloomberg, il segretario americano al Commercio Howard Lutnick. Lutnick, assieme all'altro negoziatore sui dazi dell'amministrazione Trump, Jamieson Greer, è a Bruxelles dove ha avuto un pranzo di lavoro con la Commissione e i rappresentanti dei 27.
Un giudice federale americano ha archiviato il caso contro l'ex direttore dell'Fbi James Comey e la procuratrice di New York Letitia James ritenendo non valida la nomina, da parte di Donald Trump, di Lindsey Halligan a procuratrice ad interim in Virginia. Lo riporta la Cnn.
Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, questa sera, 24 novembre. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale cinese "Xinhua". Xi ha sottolineato che il positivo incontro tenutosi a Busan, in Corea del Sud, il mese scorso ha prodotto numerosi importanti consensi, migliorando le relazioni bilaterali, e inviato un segnale positivo al mondo. Cio' dimostra che il principio per cui "la cooperazione avvantaggia entrambe le parti, mentre lo scontro danneggia entrambe" trova conferma nella pratica. Secondo Xi, le parti dovrebbero mantenere questo slancio e proseguire nella "direzione corretta", ampliando le aree di cooperazione. Il presidente cinese ha ribadito la posizione di Pechino sulla questione di Taiwan, sottolineando che "il ritorno di Taiwan alla Cina e' una componente importante dell'ordine internazionale del dopoguerra". Xi ha osservato che Cina e Stati Uniti hanno combattuto fianco a fianco contro il fascismo e dovrebbero collaborare per salvaguardare i risultati ottenuti con la vittoria nella Seconda guerra mondiale.
Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, questa sera, 24 novembre. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale cinese "Xinhua". Il presidente cinese ha ribadito la posizione di Pechino sulla questione di Taiwan, sottolineando che "il ritorno di Taiwan alla Cina è una componente importante dell'ordine internazionale del dopoguerra". Xi ha osservato che Cina e Stati Uniti hanno combattuto fianco a fianco contro il fascismo e dovrebbero collaborare per salvaguardare i risultati ottenuti con la vittoria nella Seconda guerra mondiale. Trump ha affermato che gli Usa comprendono l'importanza della questione di Taiwan per la Cina.
Il presidente della Cina, Xi Jinping, ha parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, questa sera, 24 novembre. Lo riferisce l'agenzia di stampa statale cinese "Xinhua". I due capi di Stato hanno discusso, tra gli altri temi, della "crisi ucraina". Xi Jinping ha sottolineato che la Cina "sostiene tutti gli sforzi profusi per la pace" e auspica che tutte le parti continuino a ridurre le divergenze e a raggiungere quanto prima "un accordo di pace equo, duraturo e vincolante per risolvere la crisi alla radice".
Il presidente cinese Xi Jinping ha avuto un colloquio telefonico con l'omologo statunitense Donald Trump: lo ha riferito oggi l'agenzia di stampa statale cinese Xinhua. Secondo i media locali, "non ci sono dettagli" sulla conversazione avvenuta tra i due leader per ora.