L'inquilino della Casa Bianca si è detto sicuro che gli Stati Uniti annetteranno la Groenlandia e poi attacca: "Il mondo intero ci deruba"
di Redazione online© Afp
Trump si è detto sicuro che gli Stati Uniti annetteranno la Groenlandia. "Penso che accadrà", ha detto il presidente americano nello Studio Ovale con il segretario della Nato Mark Rutte. Il presidente americano ha poi lanciato un nuovo affondo contro l'Unione europea, definita dal tycoon "una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo". Trump ha quindi minacciato di essere pronto ad applicare tariffe del 200% su "tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi rappresentati dall'Ue". Dalla sua piattaforma social Truth, il presidente Usa ha poi tuonato: "Il mondo intero ci deruba". E ha assicurato di non aver intenzione di "piegarsi" sui dazi. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen: "Noi siamo aperti ai negoziati". Intanto la polizia di New York ha arrestato un centinaio di manifestanti pro-palestinesi che sono entrati alla Trump Tower. Lo riferisce la Cnn. Oltre 120 persone si erano date appuntamento nel grattacielo del tycoon sulla Fifth Avenue per sostenere i palestinesi e l'attivista Mahmoud Khalil, arrestato in questi giorni.
"L'applicazione dei dazi preannunciati dall'amministrazione statunitense nei confronti dell'Ue potrebbe avere effetti rilevanti sul nostro Paese". È quanto suggerisce un'analisi svolta dall'Istat in un focus contenuto nella nota sull'andamento dell'economia. "Nel 2024, oltre il 48% del valore dell'export italiano è stato indirizzato al di fuori dell'Ue, una quota superiore a quelle tedesca, francese e spagnola. Tra i principali partner commerciali, gli Stati Uniti hanno assorbito circa il 10% delle vendite all'estero dell'Italia, e più di un quinto di quelle di prodotti italiani destinati ai mercati extra europei", spiega l'Istat.
Il vice ministro degli Esteri iraniano Kazem Gharibabadi ha affermato di aver tenuto oggi a Pechino colloqui "costruttivi" e ha insistito sul fatto che il contestato programma nucleare di Teheran ha solo uno scopo "pacifico". "Abbiamo avuto un incontro molto costruttivo e positivo", ha affermato Gharibabadi nell'incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, accusando "alcuni Paesi" di aver creato "una crisi non necessaria".
Stati uniti e Unione europea non dovrebbero usare la Cina come "pretesto" nei loro negoziati sul tema dei dazi. Lo ha detto oggi la portavoce del ministero degli Esteri cinese Mao Ning nella quotidiana conferenza stampa a Pechino, rispondendo a una domanda sulle dichiarazioni dell'Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas, la quale ha detto che in una guerra commerciale Ue-Usa la Cina "si sarebbe messa a ridere".
Il vice ministro degli Esteri iraniano Kazem Gharibabadi ha affermato di aver tenuto oggi a Pechino colloqui "costruttivi" e ha insistito sul fatto che il contestato programma nucleare di Teheran ha solo uno scopo "pacifico". "Abbiamo avuto un incontro molto costruttivo e positivo", ha affermato Gharibabadi nell'incontro con il ministro degli Esteri cinese Wang Yi, accusando "alcuni Paesi" di aver creato "una crisi non necessaria".
Cina, Russia e Iran hanno tenuto "discussioni approfondite" a Pechino sulla questione del nucleare di Teheran, sottolineando l'importanza di porre fine a tutte le sanzioni unilaterali illegali". È' quanto ha detto Il vice ministro degli Esteri Ma Zhaoxu in una conferenza stampa dopo l' contro a tre di Pechino, nel resoconto del network statale CCTV. La Cina sostiene la politica dell'Iran di cooperazione continua con l'Aiea e sottolinea la necessità di rispettare pienamente il diritto di Teheran "a usi pacifici dell'energia nucleare in quanto parte del trattato" del 2015.
"Se dovessimo andare verso una vera guerra commerciale in cui il commercio verrebbe frenato in modo significativo, questo avrebbe gravi conseguenze. Per la crescita in tutto il mondo e per i prezzi in tutto il mondo, ma in particolare negli Stati Uniti". Lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, in un'intervista a Bbc, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. Le decisioni di Trump, "sono motivo di preoccupazione e ci spingono a essere estremamente vigili", ha osservato Lagarde.
Gli Stati Uniti dovrebbe annullare i contratti pubblici con le tre maggiori agenzie di stampa, l'Agence France-Presse, la Reuters e l'Associated Press. Lo afferma Kari Lake, l'ex giornalista divenuta alleata di Donald Trump, annunciando di aver iniziato a muoversi in questa direzione in qualità di consigliera speciale dell'US Agency for Global Media. Gli Stati Uniti "non dovrebbero più pagare società di media esterne per dirci quali sono le notizie, dovremmo produrre notizie noi stessi. E se non fosse possibile, i contribuenti americani dovrebbero chiedere di sapere il perché", ha detto.
La Columbia University ha espulso o sospeso alcuni degli studenti che hanno partecipato alle proteste pro-palestinesi dello scorso anno, inclusi quelli che hanno occupato la Hamilton House. Lo ha annunciato l'ateneo, sottolineando che ad alcuni studenti è stato revocato il titolo di studio. La decisione segue l'arresto da parte delle autorità dell'attivista Mahmoud Khalil, ritenuto l'organizzatore delle proteste.
''Non possiamo lasciarci abbattere da minacce di questo tipo''. Lo ha detto il premier francese, Francois Bayrou, in riferimento ai nuovi annunci del presidente Usa, Donald Trump, sui dazi del 200% su vini, distillati e champagne.
"Adesso basta": il primo ministro uscente groenlandese Mute Egede ha annunciato in serata che riunirà i leader dei partiti "il prima possibile" in reazione alle parole di Donald Trump che ha ribadito il desiderio di annettere l'isola artica. "Questa volta dobbiamo rafforzare il nostro rifiuto delle parole di Trump. Non dobbiamo continuare a mancarci noi stessi di rispetto", ha scritto su Facebook Egede, che continua a guidare il territorio ad interim in attesa della formazione di un nuovo governo dopo la sua sconfitta alle elezioni legislative di martedì.
La polizia ha arrestato 98 dei manifestanti pro-palestinesi che sono entrati alla Trump Tower di New York. Lo riferisce la Cnn. Oltre 120 persone si erano date appuntamento nel grattacielo di Donald Trump sulla Fifth Avenue per sostenere i palestinesi e l'attivista Mahmoud Khalil, arrestato in questi giorni.
Donald Trump si è detto sicuro che gli Stati Uniti annetteranno la Groenlandia. "Penso che accadrà", ha detto il presidente americano nello Studio Ovale con Mark Rutte.
Il giudice federale William Alsup ha ordinato a sei dipartimenti Usa di riassumere immediatamente decine di migliaia di dipendenti in prova licenziati dall'amministrazione del presidente Donald Trump con l'intento di ridurre drasticamente la burocrazia federale. Lo riporta "Politico". Nominato dall'ex presidente democratico Bill Clinton, il giudice di San Francisco ha inviato l'ordine in particolare ai dipartimenti Difesa, Finanze, Energia, Interno, Agricoltura e Veterani, ritenendo illegale la decisione sui licenziamenti assunta dall'Ufficio di gestione del personale della Casa Bianca. Si tratta di una delle più significative opposizioni ai tagli del personale federale promossi dall'amministrazione Trump, che con ogni probabilità impugnerà la decisione di Alsup. Quest'ultimo ha anche criticato aspramente il dipartimento di Giustizia per la gestione del dossier, accusando i consulenti legali dell'amministrazione Trump di nascondere le informazioni su chi abbia diretto i licenziamenti di massa.
L'Unione europea è "molto cattiva": prende "miliardi di dollari dalle aziende americane". Lo ha detto Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. "L'Ue e la Cina ci trattano molto male", ha aggiunto.
"Non ci piacciono i dazi perché pensiamo siano come delle tasse e che siano negativi per le imprese e per i consumatori. Abbiamo sempre detto che difenderemo i nostri interessi. Lo abbiamo detto e dimostrato. Ma allo stesso tempo voglio anche sottolineare che siamo aperti ai negoziati. Il commissario al Commercio è in contatto con la sua controparte negli Stati Uniti e domani avranno una telefonata proprio su questo tema". Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nella conferenza stampa al termine del vertice Ue-Sudafrica a Cape Town.
Una coalizione di 21 procuratori generali democratici fa causa all'amministrazione Trump contro lo smantellamento del ministero dell'Istruzione. Nell'azione legale, i procuratori criticano la riduzione della forza lavoro al Dipartimento, definendo i tagli "illegali e incostituzionali. Licenziare la metà della forza lavoro del Dipartimento dell'Istruzione danneggerà gli studenti, in particolare quelli a basso reddito e con disabilità che dipendono dai finanziamenti federali".
La Francia resta ''determinata a replicare'' ai dazi evocati dal presidente Usa, Donald Trump, sullo champagne e i vini europei. ''Non cederemo mai alle minacce e proteggeremo sempre le nostre filiere'', avverte il ministro francese per il Commercio Estero, Laurent saint-Martin, in un messaggio pubblicato sul suo profilo X. Il ministro deplora l'''escalation'' di Donald Trump in questa ''guerra commerciale che ha scelto di dichiarare''..
"Gli Stati Uniti non hanno liberi scambi" commerciali, "hanno scambi stupidi. Il mondo intero ci deruba". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth dopo aver minacciato dazi del 200% sui vini europei.
"Stiamo lavorando" a un piano di contrasto ad eventuali dazi americani e "pensiamo a mercati dove possiamo esportare di più, per mantenere il livello di export che abbiamo. C'è stato un leggerissimo calo quest'anno ma il mio obiettivo è quello di arrivare a 700 milioni di euro alla fine del 2025" rispetto ai 628 miliardi attuali. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine del G7 Esteri a La Malbaie, in Canada.
Al segretario di Stato americano, Marco Rubio, "dirò soltanto che una guerra commerciale non conviene a nessuno. Sono altresì convinto che l'Italia può importare di più dagli Stati Uniti, può investire di più in Usa e un import maggiore e maggiori investimenti italiani potrebbero essere anche uno scudo per tutelare le nostre esportazioni in quel Paese". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti al G7 Esteri di Charlevoix.
"La risposta è sì. Siamo preparati per qualsiasi cosa possa accadere. E ci stiamo preparando da oltre un anno". Lo ha detto un portavoce della Commissione europea, Olof Gill, interpellato nel corso dell'incontro quotidiano con la stampa sul fatto che ieri il presidente americano Donald Trump ha promesso ritorsioni ai dazi imposti dalla Ue agli Usa affermando che risponderà. "In relazione all'imposizione di dazi da parte degli Stati Uniti sulle importazioni di prodotti in acciaio e alluminio, vogliamo essere molto chiari su questo punto - ha spiegato -: l'Ue non è parte del problema ed è profondamente sbagliata l'idea" che lo sia. "Riteniamo che dovremmo lavorare con gli Stati Uniti per essere parte della soluzione per affrontare con precisione il vero problema, ovvero la sovraccapacità globale di acciaio e alluminio".
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha appena minacciato l'Unione europea, "una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo", con tariffe del 200% su "tutti i vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri paesi rappresentati dall'Ue".
Ferrari ha messo a punto una strategia per far fronte ai potenziali dazi Usa sulle case automobilistiche europee. "Siamo pronti con alcune contromisure", ha detto il numero uno di Maranello, Benedetto Vigna, al Converge Live di Singapore della Cnbc, senza fornire dettagli. "Aspettiamo che sia pubblicato il numero ufficiale", ha aggiunto, in merito alla minaccia del presidente Usa, Donald Trump, di dazi "di circa il 25%" sui costruttori di auto.
L'amministrazione Trump ha annunciato una clamorosa marcia indietro sui gas serra, una mossa che minaccia di fare a pezzi le fondamenta delle leggi sul clima negli Stati Uniti. Lo riporta il New York Times. L'Environmental Protection Agency (Epa) ha, infatti, ritirato una sostanziosa serie di norme sull'inquinamento dopo aver dichiarato l'intenzione di voler annullare la storica conclusione di uno studio del governo americano del 2009 secondo cui i gas che riscaldano il pianeta, come l'anidride carbonica, rappresentano una minaccia per la salute umana.