Dove colpirebbero i dazi europei negli Usa
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Il segretario al Commercio americano si dice "fiducioso" sulla possibilità di un'intesa con l'Unione europea, "ma il primo agosto è una scadenza vincolante"
Come Ue sui dazi "bisogna trattare a oltranza con gli Usa, sino all'ultimo. Se poi il negoziato dovesse fallire, reagiremo ovviamente insieme, ma in modo equo e proporzionato, senza pregiudicare l'obiettivo finale che resta comunque quello dell'accordo. Non posso immaginare una guerra economica permanente tra le due metà dell'Occidente". Lo afferma il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso in un'intervista a la Stampa. Urso invece allontana l'ipotesi del ricorso al cosiddetto "bazooka" nella partita dazi con Washington. "Il meccanismo di coercizione era stato pensato nei confronti di possibili avversari sistemici, qualora volessero colpire la libertà di azione di paesi dell'unione, e comunque quale massimo deterrente, una sorta di atomica commerciale. Innescherebbe un'escalation dagli effetti devastanti anche sulla nostra economia". Intanto, secondo il Wall Street Journal i negoziati Usa-Ue rischiano di saltare. "Se vogliono la guerra, avranno la guerra", ha avvertito venerdì un funzionario tedesco anonimo citato dal quotidiano.
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Sui dazi commerciali come Unione europea con gli Stati Uniti "bisogna trattare a oltranza, sino all'ultimo. Se poi il negoziato dovesse fallire, reagiremo ovviamente insieme, ma in modo equo e proporzionato, senza pregiudicare l'obiettivo finale che resta comunque quello dell'accordo. Non posso immaginare una guerra economica permanente tra le due metà dell'Occidente". Lo afferma il ministro delle imprese e del made in Italy, Adolfo Urso in una intervista a la Stampa. Urso invece allontana l'ipotesi del ricorso al cosiddetto "bazooka" nella partita dazi con Washington.
I negoziati tra Stati Uniti e Unione europea per un nuovo accordo commerciale rischiano di saltare, dopo che Washington ha alzato improvvisamente la posta. L'accordo sfumato prevedeva un aumento degli acquisti europei di energia e semiconduttori Usa, in cambio di un tetto del 10% sui dazi per la maggior parte dei beni. Restavano ancora da negoziare esenzioni settoriali e un possibile sollievo per l'industria automobilistica europea, oggi soggetta a dazi fino al 25%. Secondo fonti vicine ai colloqui citate dal quotidiano Wall Street Journal, gli Stati Uniti avrebbero posto però nuove condizioni per un accordo, tra cui un dazio lineare sulle merci europee fino al 15% o oltre, rispetto al 10% che l'Ue aveva già accettato con riluttanza. Stando al quotidiano, la richiesta ha colto di sorpresa Bruxelles e ha spinto la Germania, tradizionalmente più conciliatrice, ad avvicinarsi alla linea dura della Francia. Ora i Paesi membri chiedono alla Commissione europea di preparare un pacchetto di misure di ritorsione, non solo tariffarie ma anche a carico delle aziende statunitensi, nel caso in cui non si arrivi a un'intesa entro il primo agosto, data oltre la quale, in assenza di un accordo, il presidente Donald Trump ha minacciato d'imporre un dazio lineare del 30% alle merci esportate dall'Ue verso gli Usa. "Se vogliono la guerra, avranno la guerra", ha avvertito venerdì un funzionario tedesco anonimo citato dal quotidiano.
Il segretario al Commercio degli Stati Uniti, Howard Lutnick, ha espresso sicurezza in merito alla politica commerciale perseguita dall'amministrazione del presidente Donald Trump, affermando ieri che "gli americani ameranno gli accordi" che lui e il presidente stanno negoziando con numerosi partner commerciali della prima potenza mondiale, in particolare sui dazi. "Il presidente ha trovato la soluzione giusta e ha inviato lettere a questi Paesi dicendo che così si risolverà il deficit commerciale", ha detto il segretario durante una intervista all'emittente televisiva "Cbs News". "O apriranno i loro mercati, o pagheranno un dazio".
Il primo di agosto è una scadenza vincolante per i dazi. Lo ha detto il segretario al commercio americano Howard Lutcnick, secondo quanto riporta Bloomberg.
Il segretario al Commercio americano Howard Lutnick si dice "fiducioso" sul fatto che un accordo con l'Europa sarà fatto: "ero al telefono" con i funzionari europei "questa mattina". Lo ha detto Lutnick, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg. I "piccoli Paesi", ha detto, dovranno affrontare dazi base del 10% nei nuovi negoziati commerciali, mentre "le economie più grandi o si apriranno oppure pagheranno un dazio equo all'America per non essersi aperte e per averla trattata ingiustamente". Gli americani, ha sottolineato, "apprezzeranno gli accordi che il presidente Trump e io concluderemo" nelle prossime settimane, "li adoreranno".
"Oggi è l'anniversario dei sei mesi del mio secondo mandato", considerato "come uno dei periodi più significativi di qualsiasi presidente. In altre parole abbiamo fatto molte grandi cose, inclusa la fine di varie guerre in Paesi non legati a noi. Sei mesi non sono un lungo periodo per il rilancio di un Paese importante". Lo afferma Donald Trump sul suo social Truth augurando a tutti buon anniversario. "Un anno fa eravamo morti, con quasi nessuna speranza di rilancio. Ora siamo il Paese più rispettato al mondo", ha aggiunto.
Un incontro nell'Ue è previsto in settimana per formulare un piano di misure per rispondere alla possibilità di un mancato accordo con gli Usa. Lo riporta l'agenzia Bloomberg, sottolineando comunque che la preferenza è mantenere i negoziati con Washington in carreggiata per una soluzione negoziata prima della scadenza del primo agosto. L'Ue ha già approvato potenziali dazi per 21 miliardi in risposta alle tariffe sui metalli, e un'ulteriore lista con ulteriori 72 miliardi di prodotti per rispondere ai dazi reciproci e sulle auto. Un numero crescente di Stati membri vuole l'attivazione dello strumento anti-coercizione.
L'amministrazione Trump ha valutato la possibilità di tagliare alcuni dei contratti federali di SpaceX, ma non ha potuto procedere perché i contratti sono risultati essenziali per il Pentagono e la Nasa. Lo riporta il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali la valutazione dell'azienda mostra il dominio dell'azienda di Elon Musk nello spazio.
Donald Trump accusa Barak "Obama" e i suoi "delinquenti" di "frode elettorale di altissimo livello". In un post sul suo social Truth il presidente rilancia l'intervista della direttrice dell'intelligence Tulsi Gabbard su Fox in merito alle informazioni "manipolate e nascoste" sulle possibili interferenze russe sul voto da parte di funzionari dell'amministrazione Obama. "Il panel" di commentatori ha fatto un "fantastico lavoro nel perseguire Obama e i delinquenti che sono stati appena smascherati inequivocabilmente per frode elettorale di altissimo livello. Congratulazioni a Tulsi Gabbard", ha detto il presidente.