Pechino annuncia "contromisure risolute" in risposta alle nuove tasse imposte da Trump sulle navi cinesi che approdano negli Usa
Dopo l'incontro fra Donald Trump e Giorgia Meloni a Washington, prosegue la visita del vicepresidente americano JD Vance a Roma, dove ha incontrato il Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin. I due hanno discusso di vari temi, in particolare della situazione internazionale e delle guerre, con un focus su migranti, rifugiati e prigionieri. Intanto negli Usa la Corte Suprema ha sospeso il programma di espulsioni di presunti membri di gang venezuelane, trasferiti poi in un carcere di massima sicurezza in Salvador. La Cina ha annunciato "contromisure risolute" contro le nuove tasse in vigore da ottobre sulle navi costruite o possedute da Pechino che attraccano negli Usa.
Il premier giapponese Shigeru Ishiba ha dichiarato che il suo governo non includerà discussioni sulla sicurezza nei colloqui commerciali con gli Stati Uniti. A tal proposito il presidente americano Donald Trump ha chiesto di ridurre l'onere statunitense nella difesa del Giappone. Lo riporta l'agenzia Yonhap. "Non credo sia appropriato discutere di sicurezza e commercio insieme. Dovremmo affrontare le questioni di sicurezza senza collegarle ai dazi", ha dichiarato Ishiba in un programma televisivo. Poi ha affermato di ritenere che ridurre il deficit commerciale degli Stati Uniti con gli altri Paesi sia la massima priorità di Trump, impegnandosi a rivedere le barriere non tariffarie del Giappone per le automobili al fine di far avanzare i negoziati con gli Stati Uniti.
La Casa Bianca insiste sulle deportazioni di migranti. Secondo la Cnn, infatti, l'amministrazione avrebbe chiesto alla Corte Suprema l'autorizzazione alle espulsioni con altri leggi che non siano la controversa Alien Enemies Act del 1798 sulla quale il massimo tribunale americano ha messo un veto ieri. Il braccio di ferro tra Donald Trump e i giudici va avanti da settimane. L'8 aprile la Corte Suprema ha autorizzato l'amministrazione a usare la legge di guerra precisando, tuttavia, che i migranti devono ricevere una notifica e devono avere la possibilità di far riesaminare il loro caso in un giusto processo.
Il vicepresidente Usa JD Vance "l'ho conosciuto ieri per la prima volta, e mi è sembrato un politico attento ed esperto che può giocare un ruolo importante negli Stati Uniti. Nel colloquio che abbiamo avuto con il Presidente del Consiglio e con l'altro vicepresidente del Consiglio Salvini, abbiamo affrontato tutti i temi all'ordine del giorno, ma soprattutto le relazioni tra Italia e Stati Uniti che sono uscite rafforzate dopo l'incontro di Meloni con Trump, anche da questo incontro con il vicepresidente degli Stati Uniti". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a "4 di sera weekend" su Rete4. "Quello che sta accadendo in questo momento è un rapporto che si consolida tra Roma e Washington. E Roma può essere veramente il ponte fondamentale per rinforzare la collaborazione tra gli Stati Uniti e l'Europa".
Il vicepresidente Usa J.D. Vance, che sta trascorrendo a Roma il weekend di Pasqua, dopo avere presentato oggi la sua famiglia al cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato del Vaticano, ha fatto una visita privata alla Cappella Sistina. I Vance hanno poi visitato il giardino botanico di Roma, dove uno dei figli è stato visto con un costume da gladiatore di plastica.
Il vicepresidente americano JD Vance e il cardinale Segretario di Stato vaticano Pietro Parolin hanno avuto "uno scambio di opinioni sulla situazione internazionale, specialmente sui Paesi segnati dalla guerra. Con particolare attenzione ai migranti, ai rifugiati, ai prigionieri, e sono stati trattati anche altri temi di comune interesse". Lo riferisce la Santa Sede.
Pechino "condanna con fermezza e si oppone" all'ultima stretta Usa sui settori marittimo, logistico e cantieristico cinesi, definita "un tipico comportamento non commerciale con sfumature discriminatorie". Il ministero del Commercio mandarino ha assicurato "che la Repubblica Popolare monitorerà con attenzione la situazione e adotterà tutte le misure risolute per salvaguardare i propri diritti e interessi" contro le nuove tasse in vigore da ottobre sulle navi costruite o possedute da Pechino che attraccano negli Usa.
La Corte Suprema degli Stati Uniti ha sospeso, nelle prime ore di sabato, l'espulsione di presunti membri di gang venezuelane, decisa dall'amministrazione Trump in base a una legge del XVIII secolo. Il mese scorso, il presidente Donald Trump aveva invocato l'Alien Enemies Act del 1798 per avviare in texas il rastrellamento dei migranti venezuelani accusati di appartenere alla gang Tren de Aragua, prima di espellerli in un carcere di massima sicurezza a El Salvador. "Il governo ha l'ordine di non espellere alcun membro della presunta classe di detenuti dagli Stati Uniti fino a nuovo ordine di questa corte", si legge nell'ordinanza.