Il vicepremier: "Serve un'Unione più democratica, in cui il Parlamento abbia il potere di iniziativa legislativa: solo così avvicineremo i cittadini alle istituzioni"
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L'Europa "è a un punto di svolta. I conflitti non sono più distanti. Toccano la nostra sicurezza, le nostre economie". Il vicepremier Antonio Tajani lo afferma chiarendo che "è arrivato il momento di difendere i benefici di quasi 70 anni di integrazione europea e di 80 anni di multilateralismo onusiano". Il ministro degli Esteri parla così alla XVIII edizione della Conferenza delle ambasciatrici e degli ambasciatori d'Italia nel mondo a Roma sottolineando che ora vanno create le condizioni per un'Europa che sappia prendere decisioni efficaci e veloci. E aggiunge: "Serve un'Europa più democratica e per questo insisto sulla necessità che il parlamento Ue deve avere il potere di iniziativa legislativa perché questo permetterà di avvicinare i cittadini". Serve poi, sottolinea, completare il mercato unico.
Nel suo intervento, Sergio Mattarella punta l'attenzione su Mosca e avverte: "Permane l'aggressione russa ai danni dell'Ucraina, con vittime e immani distruzioni, e con l'aberrante intendimento, malgrado gli sforzi negoziali in atto, di infrangere il principio del rifiuto di ridefinire con la forza gli equilibri e i confini in Europa. Azione ritenuta irresponsabile e inammissibile già oltre 50 anni addietro nella Conferenza di Helsinki sulla cooperazione e sicurezza nel Continente".
Il Capo dello Stato parla poi di una forte aggressione in atto contro l'Unione europea e spiega: "Appare a dir poco singolare che, mentre si affacciano, in ambito internazionale, esperienze dirette a unire Stati e a coordinarne le aspirazioni e le attività, si assista a una disordinata e ingiustificata aggressione nei confronti dell'Ue, alterando la verità e presentandola anziché come una delle esperienze storiche di successo per la democrazia e i diritti dei popoli, sviluppatasi anche con la condivisione e l'apprezzamento dell'intero Occidente, come una organizzazione oppressiva se non addirittura nemica della libertà".