Caso Caruana: tensione alle stelle a Malta, assediato il Parlamento
Davanti alla sede del partito laburista è andata in scena invece la contromanifestazione, con centinaia di persone a sostenere il primo ministro
Tensione alle stelle a Malta.
L'annuncio del premier Joseph Muscat che ha fatto sapere che lascerà, ma solo a gennaio, non è bastato a calmare la piazza, che è tornata in massa a protestare chiedendo le dimissioni immediate del primo ministro, assediando il Parlamento e bloccando i parlamentari al suo interno. Muscat è visto da molti maltesi come il simbolo dello scandalo scoperchiato dalle indagini sull'omicidio di Daphne Caruana Galizia.
Un'altra parte del Paese, riunita nella serata di lunedì davanti alla sede del suo partito laburista per manifestargli sostegno, lo considera invece l'autore del boom economico dell'isola.
La famiglia Caruana presenta esposto contro Muscat In un'altra giornata di rabbia, la nona, la famiglia Caruana ha intanto depositato un esposto in Tribunale, firmato dal vedovo della giornalista, l'avvocato Peter Caruana Galizia: si accusa Muscat di intromissione anticostituzionale nelle indagini, diffidandolo dal restare in carica fino a gennaio.
L'assedio del Parlamento La capitale maltese è stata disseminata di transenne e reticolati, piazzati dalla polizia per tenere la folla a distanza dalla sede del Parlamento dove Muscat ha riferito in un'aula disertata per protesta dai deputati nazionalisti dell'opposizione. Ma non è servito. La folla ha bloccato una delle due uscite dell'edificio, tirando uova e carote contro i parlamentari laburisti, che sono rimasti bloccati all'interno. Due deputati, il laburista Clifton Grima e il nazionalista Karol Aquilina sono arrivati alle mani e sono stati separati di forza.
Le divisioni endemiche della società maltese, da sempre spaccata tra laburisti (sostenuti da giovani e meno abbienti) e nazionalisti (popolari nella medio-alta borghesia), si stanno acuendo ed ora le fazioni dei governativi e degli anti sembrano prepararsi allo scontro fisico.
Migliaia di sostenitori del partito laburista hanno risposto alla chiamata spontanea lanciata in rete e hanno invaso la strada sotto la sede del Labour, piazzata nella località di Hamrun, una delle più popolari e multietniche di Malta, ad appena venti minuti di cammino dall'assedio del Parlamento.
Nelle decine di commenti alle notizie pubblicate in diretta dai media maltesi domina lo scambio di accuse e recriminazioni. Ma è molto diffuso anche un sentimento di sfiducia verso "i soliti gruppi privilegiati che fanno sempre i soldi, indipendentemente da chi comanda".
Arrivata a Malta la delegazione del Parlamento europeo Intanto è arrivata la delegazione di sette deputati del Parlamento europeo, guidati dalla lib-dem olandese Sophie In 'T Veld, inviata con urgenza dalla conferenza dei capigruppo per valutare la condizione dello stato di diritto a Malta. Uno dei suoi esponenti che ha partecipato già alla prima missione inviata subito dopo l'omicidio, il tedesco Sven Giegold, ha osservato che "in un anno poco è cambiato". E da martedì è prevista una fitta agenda di incontri, che si apriranno con un appuntamento proprio con Muscat e con il ministro della Giustizia.
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