Austria, spari in una scuola a Graz: undici morti
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L'autore della sparatoria, 22 anni, si è poi suicidato in uno dei bagni dell'istituto. Si considerava vittima di bullismo. Il cancelliere Stocker: "Tragedia che scuote l'intero Paese"
Undici persone (compreso il killer che si è suicidato) sono morte in una sparatoria avvenuta in una scuola a Graz, in Austria. Ad aprire il fuoco è stato un ex studente di 22 anni, Artur A., che "ha sparato 40 colpi". Come riferito dalla polizia, era in possesso di due armi, una pistola e un fucile da caccia, e ha agito da solo, probabilmente per ragioni di "bullismo". Il killer si è poi tolto la vita ed è stato trovato in uno dei bagni dell'istituto. Tra le vittime ci sono diversi allievi e almeno un adulto. Una trentina i feriti, diversi dei quali in gravi condizioni.
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Secondo quanto scrive Krone Zeitung, l'aggressore avrebbe aperto il fuoco in due aule (in una aveva studiato da ragazzo). Il giovane, riferiscono i media austriaci, si considerava vittima di bullismo. L'istituto della sparatoria, il Bundesoberstufenrealgymnasium (Borg) di Graz, conta 17 classi e circa 40 insegnanti: gli studenti hanno un'età pari o superiore ai 14 anni.
"La scuola è stata evacuata - ha detto la polizia - e la situazione ora è sicura. Non si prevedono ulteriori pericoli". L'intera zona è stata transennata, i feriti sono stati portati negli ospedali vicini. Il governo austriaco ha annullato tutti gli appuntamenti e il ministro dell'Interno, Gerhard Karner, ha raggiunto la scena del crimine.
La sparatoria "è una tragedia che ha profondamente scosso l'intero Paese". Lo ha dichiarato il cancelliere austriaco Christian Stocker. "Questo atto incomprensibile ha improvvisamente strappato i giovani dalla vita che avevano ancora davanti a sé. Non ci sono parole per il dolore e la sofferenza che tutti noi, tutta l'Austria, stiamo provando in questo momento. I miei pensieri sono rivolti alle famiglie e ai genitori che hanno perso i loro figli, i loro fratelli e i loro parenti. La mia solidarietà va a coloro i quali hanno subito ferite e un'incommensurabile sofferenza emotiva a causa di questo inimmaginabile eccesso di violenza, a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico - ha dichiarato il cancelliere - Oggi si tratta soprattutto di dimostrare la nostra solidarietà e compassione. E di esserci l'uno per l'altro. In questi tempi difficili, l’umanità è la nostra forza più potente", ha aggiunto Stocker.
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Giorgia Meloni ha espresso via social i suoi sentimenti dopo la strage e ha scritto: "Con dolore apprendo della tragica notizia che vede coinvolta una scuola a Graz, dove uno studente ha ucciso diverse persone e ferito delle altre, alcune molto gravi. La mia vicinanza e quella dell'intero governo italiano va ai familiari delle vittime, unitamente a un pensiero che desidero rivolgere ai feriti e ai loro cari".
"Sono profondamente scioccata dalla notizia della sparatoria nella scuola in Austria - ha scritto su X l'Alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas -. Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter imparare senza paura e violenza. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco in questo momento buio". Anche la portavoce capo della Commissione Ue, Paula Pinho, raggiunta dalle "notizie orribili e tragiche" sulla sparatoria nella scuola di Graz, ha espresso "le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e all'intera città" a nome dell'Europa.