Di questi "oltre 354 milioni di persone praticano ancora la defecazione all'aperto", aggiunge l'Oms
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I servizi igienici sicuri sono un bene primario presente nelle case di chi abita nella parte più fortunata del mondo, ma non è così per tantissime altre persone che ne sono sprovvisti. Secondo un rapporto Onu, pubblicato nella Giornata mondiale della toilette, sono ben 3,4 miliardi le persone prive di servizi sicuri: "quasi la metà della popolazione mondiale". Non hanno accesso a un bagno a causa di conflitti, cambiamenti climatici, disastri e abbandono, per questo l'obiettivo di sviluppo sostenibile che prevede "servizi igienici sicuri per tutti entro il 2030" è ancora molto lontano dall'essere raggiunto. Secondo i dati delle Nazioni Unite di questi 3,4 miliardi, centinaia di milioni praticano la defecazione all'aperto; 2,2 miliardi di persone vivono ancora senza servizi di acqua potabile gestiti in modo sicuro, 115 milioni dei quali bevono acqua di superficie. Un dato in crescita rispetto ai dati degli anni passati.
"I servizi igienici sono una necessità quotidiana. Avervi accesso è una questione di diritti e di sopravvivenza", ha affermato il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. Guterres ha ricordato come si sia ben lontani dal raggiungimento dell'obiettivo 6 dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, quello che si prefigge la disponibilità e la gestione sostenibile dell'acqua e delle strutture igienico-sanitarie per tutti.
Secondo i dati dell'Oms oltre 354 milioni di persone praticano ancora la defecazione all'aperto, il che aumenta il rischio di malattie o danni fisici, in particolare per le donne e le ragazze. Inoltre, acqua non potabile, sistemi igienico-sanitari inadeguati e scarsa igiene sono responsabili della morte di mille bambini al di sotto dei cinque anni ogni giorno. In più i cambiamenti climatici e l'invecchiamento delle infrastrutture stanno mettendo a dura prova i sistemi di gestione dei rifiuti, quindi secondo l'Oms se non si accelera il cambiamento, nel 2030 3 miliardi di persone vivranno ancora senza servizi igienici sicuri.
"In un mondo rimodellato dalle crescenti pressioni climatiche, dalla crescita urbana e dalle crescenti disuguaglianze, l'accesso a servizi igienici sicuri rimane un pilastro della salute pubblica e della dignità umana - ha sottolineato Guterres -. Dietro il loro aspetto modesto, i servizi igienici sono un simbolo di progresso: un mezzo per la prevenzione delle malattie, la tutela dell'ambiente e la salvaguardia della dignità e delle pari opportunità". "Rendiamo l'accesso a servizi igienico-sanitari sicuri una realtà per tutti" è l'invito del Segretario generale Onu.
Secondo l'Onu, dunque, "è necessaria un'azione più rapida per migliorare e proteggere l'accesso delle persone ai servizi igienico-sanitari e costruire un mondo più equo e pacifico". "I servizi igienici sono uno spazio di protezione - ha spiegato l'Organizzazione nel rapporto - in quanto erigono una barriera tra noi e i nostri rifiuti, la sanificazione è fondamentale per la salute pubblica e l'igiene ambientale. Ma quando i sistemi igienici sono insufficienti, danneggiati o fuori uso, l'inquinamento si diffonde, così come alcune malattie mortali".