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Splatoon 3, lo sparatutto "definitivo" di Nintendo

La nuova, colorata e divertente esclusiva per Switch racchiude il meglio dei due episodi precedenti, con qualche novità da non sottovalutare

Splatoon 3, lo sparatutto "definitivo" di Nintendo - foto 1
IGN

C'era grande attesa nei confronti di Splatoon 3, una delle tante esclusive con cui Nintendo vuole arricchire un'annata strepitosa per i possessori della sua console Switch.

Il terzo capitolo del franchise nato originariamente su Wii U arriva sulla piattaforma ibrida della casa di Kyoto affinando una formula ormai collaudata e senza particolari stravolgimenti, ma proponendo una serie di novità che strizzano l'occhio tanto ai vecchi quanto ai nuovi giocatori.

Splatoon 3 non è, dunque, un episodio particolarmente innovativo per il franchise, e in fondo non è che si avvertisse chissà quale bisogno di reinventare la ruota in un prodotto che, pur sette anni dopo l'uscita originale, continua a mantenere la sua freschezza poggiandosi su un'idea divertente: riempire di vernice colorata le arene in frenetiche sfide multiplayer, una pratica che l'azienda ha prontamente definito "splattare".

 

 

In questo terzo episodio, la saga di Nintendo EPD unisce in un singolo pacchetto il meglio che il brand ha da offrire, inserendo qualche novità con cui rendere l'esperienza di gioco ancora più completa e avvincente.

 

UNA NUOVA STORIA - Il modo migliore di avvicinarsi a Splatoon 3 è certamente la sua Modalità Storia, una selezione di sfide a difficoltà crescente in cui i giocatori vestiranno i panni di un personaggio chiamato Numero 3, che potrà assumere le sembianze di un Octoling (esseri simili a dei polpi) o Inkling (le cui fattezze ricordano quelle di un calamaro) da personalizzare nell'aspetto. Attraverso sei isole, il protagonista può affrontare delle imprese che richiedono l'apprendimento delle basi di gameplay, si tratti delle opportunità concesse dal sistema di movimento alle varie armi, abilità speciali e super mosse che sarà possibile sbloccare lungo il cammino.

 

Splatoon 3, lo sparatutto "definitivo" di Nintendo - foto 2
IGN

 

Si tratta, sostanzialmente, di un gigantesco tutorial che consente di prendere familiarità con le meccaniche alla base di Splatoon: l'idea di "splattare" il territorio e i nemici con la vernice, la possibilità di spostarsi molto più rapidamente nello scenario assumendo la forma di "calamaro" e nuotando nell'inchiostro (aspetto che permette, peraltro, di scalare le strutture imbrattate del proprio colore) e di capire come, determinate soluzioni offensive, possano essere utilizzate in modo creativo per avere la meglio sugli avversari. Tutte lezioni che torneranno utili, poi, nelle modalità multigiocatore.

 

La campagna scorre via piacevolmente ed è accompagnata da momenti di esplorazione in cui si spendono le risorse ottenute per dissolvere la corruzione che dilaga su Alterna, location principale di questa nuova avventura. Sbloccando le aree ricoperte da una sostanza gelatinosa permette non solo di accedere a sfide spesso opzionali (ma comunque utili per migliorare le proprie abilità), ma anche di ottenere punti esperienza grazie ai quali sbloccare abilità aggiuntive per il personaggio e, perché no, extra che sono presenti sotto forma di collezionabili: costumi, tracce della colonna sonora e persino buste di carte da utilizzare nel nuovo minigioco "Splattanza".

 

 

INSIEME CONTRO I SALMONOIDI - Una delle modalità più divertenti del pacchetto è indubbiamente Salmon Run, la variante cooperativa già introdotta in Splatoon 2 che, per l'occasione, si arricchisce di nuovi nemici e qualche opportunità inedita in termini di gameplay. La sostanza non cambia: quattro giocatori possono collaborare per distruggere ondate di nemici a difficoltà crescente, affrontando di tanto in tanto dei combattimenti contro giganteschi boss (ce ne sono alcuni creati da zero da Nintendo che sapranno mettervi a dura prova!) e occupandosi di raccogliere quante più uova dai corpi degli avversari.

 

Al di là delle armi aggiuntive come il Calamarco (che spara tre colpi di vernice, orizzontalmente oppure in verticale dopo aver effettuato un salto) e la Tergilama (potentissima nei combattimenti a corto raggio) o di super abilità come il Rinfrigorente (che può ripristinare la propria energia vitale e quella degli alleati) o il Motosqualo (grazie a cui evocare uno squalo che può distruggere più nemici che intralciano il suo cammino), la novità più evidente è certamente quella di poter lanciare le suddette uova nel punto di raccolta grazie al "cannuovo", sprecando una porzione d'inchiostro presente nella propria tanica: una scelta rischiosa, ma che permette al tempo stesso di non sprecare tempo per cercare di raggiungere l'area "sicura".

 

 

Una novità che cambia l'approccio alle partite cooperative e che, nelle squadre più affiatate, può fare la differenza anche ai livelli più ostici: già, perché Salmon Run mantiene la sua reputazione di "modalità impegnativa" e si riconferma una bella gatta da pelare ai livelli più elevati. È possibile gestire la difficoltà tramite un apposito slider che regola, in percentuale, la quantità e aggressività di nemici che compariranno nelle mappe (realizzate ad hoc da Nintendo) di questa variante per quattro giocatori, ma per avere la meglio nei livelli più ardui servirà tanta coordinazione e pazienza.

 

MUCCHIO SELVAGGIO - Il cuore di Splatoon 3 è rappresentato ancora una volta dal comparto multiplayer, che mantiene la formula dei precedenti aggiungendo qualche novità qua e là. La modalità principale è indubbiamente Mischie mollusche, una sorta di ibrido tra deathmatch e conquista in cui non vince chi uccide il maggior numero di avversari, ma chi al termine del match ha imbrattato di vernice la maggior parte della mappa. Un'idea che ha fatto la fortuna di Splatoon e che ancora oggi mantiene la sua freschezza: le nuove armi aiutano a rendere sempre divertente ogni partita multiplayer, mentre gli scenari inediti (che si aggiungono a una selezione di quelli visti nei precedenti episodi) rendono ancora più tattiche le sfide PvP.

 

 

In tal senso, tornano utili alcune abilità che si aggiungono al set di movimenti di personaggi: c'è l'Impinnata, che permette di caricare un salto mentre si è nella forma di calamaro e si scala una parete, risalendo di conseguenza molto più velocemente e sorprendendo l’avversario con un salto poderoso; la seconda novità è rappresentata dall'Avvitotano, una giravolta che può essere eseguita per cambiare direzione, anche in questo caso mentre si nuota allegramente nei mucchi di vernice presenti su ogni scenario. Le due mosse si inseriscono in modo naturale nel flow di Splatoon e, nelle mani dei giocatori più esperti, possono rapidamente capovolgere le sorti di un match.

 

Completando partite in modalità Mischie mollusche si ottengono punti esperienza con cui salire di livello (ogni volta che raggiungerete un nuovo livello, potrete sbloccare nuove armi dall'apposito venditore) e denaro virtuale da spendere per personalizzare l'aspetto del proprio personaggio. Una volta raggiunto un certo grado di esperienza, arriva il momento di mettersi alla prova nelle Partite anarchiche: una modalità a obiettivi che rappresenta la variante competitiva proposta da Nintendo per i fan di Splatoon 3 e che, poco sorprendentemente, richiede una certa abilità e comunicazione con i propri compagni di squadra per avere la meglio sulle squadre avversarie.

 

 

Tutte le attività multiplayer sono gestite dall'apposita lobby, che per l'occasione è stata ridisegnata da Nintendo in uno spazio che ospita un poligono di tiro (utile per provare le varie combinazioni di armi e abilità speciali) e provare nuove strategie. In generale i tempi di caricamento sono rapidissimi e la possibilità di restare in squadra con gli stessi giocatori permette di snellire le operazioni rispetto al passato. Peccato, però, che restino alcuni limiti strutturali poco comprensibili, come la necessità di attendere che il matchmaking fallisca la ricerca di nuovi giocatori per essere interrotto o l'obbligo di raggiungere un certo livello nel multiplayer per poter avviare una partita cooperativa.

 

A livello tecnico Splatoon 3 fa qualche passo in avanti, prediligendo ancora una volta la stabilità (il frame-rate è sempre solido per offrire la massima fluidità in multiplayer) e confermandosi sempre bello e colorato da vedere, soprattutto in modalità portatile. Ottimo il comparto sonoro, che accompagna con "stile" le partite della nuova esclusiva per Switch, mentre è meno riuscito il nuovo minigioco Splattanza, attività secondaria che tenta di fondere le meccaniche di Tetris con un gioco di carte collezionabili basato sui fondamentali di Splatoon, senza tuttavia riuscire a risultare coinvolgente nel lungo periodo.

 

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Pur non reinventando assolutamente la ruota, Splatoon 3 rappresenta un ottimo prodotto per Nintendo, che va sul sicuro proponendo qualche aggiustamento a una formula ormai solida e collaudata, che non necessita (perlomeno non ancora) di particolari guizzi per essere divertente e avvincente. La casa di Kyoto promette di puntare sullo shooter per almeno due anni, e in tal senso i primi frutti del supporto post-lancio si sono già visti con il primo Splatfest ufficiale (che, in realtà, rappresenta il secondo - dopo quello pre-lancio - a tenere impegnati Inkling e Octoling di Splatoon 3): da segnalare che proprio in questi eventi speciali, la formula cambia proponendo divertentissimi match a tre squadre in cui quattro giocatori devono vedersela con due team da due in un "tutti contro tutti" che cambia ben presto faccia, diventando una sfida a due. Da non perdere!

 



Come lo abbiamo giocato

Abbiamo giocato a Splatoon 3 su Nintendo Switch modello OLED, testando sia la modalità portatile che quella tradizionale collegando la console ibrida al suo dock. Una volta completata la campagna "Il ritorno dei mammiferiani", ci siamo cimentati in qualche partita cooperativa prima di dedicare buona parte della nostra prova al comparto multiplayer, tra Mischie mollusche e Partite anarchiche.


Può piacere a chi…
… ama gli sparatutto competitivi
… vuole un gioco divertente da vivere con gli amici
… adora la formula di Splatoon e vuole nuove sfide creative

Potrebbe deludere chi…
… sperava in una modalità single-player più corposa
… non ama gli shooter incentrati sul multiplayer
… si aspettava qualche cambiamento più sostanziale nel gameplay

Splatoon 3 è un gioco consigliato ai maggiori di 7 anni.

 


 

Vieni su IGN Italia per altre notizie e video su questo gioco!

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