Dopo gli effetti positivi della strategia per Assassin's Creed Shadows, l'editore prende tempo e rinvia i suoi prossimi videogiochi di spicco
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Ubisoft sembra aver imparato la lezione: durante la presentazione dei suoi risultati finanziari, l'editore franco-canadese ha svelato di aver rinviato alcuni dei suoi videogiochi attualmente in lavorazione, con l'obiettivo di offrire ai rispettivi studi più tempo per completare lo sviluppo. Una scelta, questa, che non graverà su Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo Remake, che uscirà entro la fine di marzo 2026.
Sebbene non sia stata specificata l'entità dei titoli coinvolti in questa iniziativa, è possibile che la scelta del gruppo guidato da Yves Guillemot possa incidere sui nuovi videogiochi delle serie più rappresentative di Ubisoft, tra cui Assassin's Creed, Far Cry, Ghost Recon e Rainbow Six.
"In seguito a una revisione completa della sua pipeline, effettuata tra ottobre e dicembre, Ubisoft ha deciso di estendere i tempi di sviluppo per alcuni dei suoi videogiochi di punta, per garantire le migliori condizioni di successo", ha affermato l'editore in un comunicato, pubblicato durante la presentazione dei risultati finanziari. "Questa scelta si è già dimostrata positiva per la qualità di Assassin's Creed Shadows. Pertanto, gli anni fiscali 2026-27 e 2027-28 registreranno una crescita sostanziale in confronto all'anno fiscale 2025-26, grazie agli importanti videogiochi provenienti dalle serie più importanti del gruppo".
Nella stessa occasione, Ubisoft ha confermato che il prossimo anno arriverà finalmente il momento di Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo Remake, rifacimento di uno degli episodi più amati della serie: l'uscita, secondo quanto riportato dall'azienda, resta prevista per l'anno fiscale in corso, che si concluderà il 31 marzo 2026. Considerando che, nel trailer pubblicato la scorsa estate, Ubisoft aveva già indicato un'uscita prevista per il 2026, è lecito credere che il rifacimento de Le Sabbie del Tempo possa arrivare tra gennaio e marzo, una finestra di lancio che rispecchia la strategia studiata da Ubisoft per alcuni episodi recenti di Prince of Persia, come The Lost Crown (lanciato nel gennaio 2024).
Difficile stabilire l'impatto della scelta, da parte di Ubisoft, di seguire l'esempio di Assassin's Creed Shadows per i suoi prossimi videogiochi di rilievo: l'ultimo capitolo della sua saga regina era originariamente previsto per lo scorso anno, ma è stato rinviato più volte per garantire agli sviluppatori il tempo necessario a offrire un'esperienza di gioco rifinita e priva di eccessive imprecisioni. Una decisione che ha certamente premiato Ubisoft, con Shadows che è stato accolto molto positivamente e ha fatto registrare ottimi numeri. È possibile che, al di là del succitato Prince of Persia: Le Sabbie del Tempo Remake e di qualche produzione minore, Ubisoft scelga di attendere la fine del 2026 o i primi mesi del 2027 per lanciare i suoi prossimi videogiochi di punta.
Nel frattempo, solo qualche mese fa l'azienda ha annunciato la nascita di una sussidiaria del valore di 4 miliardi di euro, fondata in collaborazione con Tencent (che ha investito 1,16 miliardi di euro per avere una quota di minoranza pari al 25%) e incentrata su tre delle proprietà intellettuali principali di Ubisoft: Assassin's Creed, Far Cry e Tom Clancy's Rainbow Six. È possibile, dunque, che la scelta di migliorare la qualità delle esperienze single-player narrative passi anche da questa nuova realtà, il cui scopo è di espandersi su nuovi orizzonti (come la scena mobile e il mercato cinese) e di ampliare l'offerta delle produzioni live-service con un quantitativo di contenuti ancora più esteso.