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Stalker 2: il team di sviluppo ucraino racconta cosa vuol dire creare un videogioco durante la guerra

Un breve diario degli sviluppatori mostra in che modo GSC Game World è stata costretta ad adattarsi al conflitto contro la Russia per continuare a lavorare sul proprio videogame

IGN

Uno dei progetti videoludici più colpiti dalla guerra tra Ucraina e Russia è stato certamente Stalker 2: Hearth of Chornobyl, lo sparatutto realizzato dal team GSC Game World che, in seguito all'invasione da parte delle truppe russe, ha dovuto affrontare un vero e proprio inferno pur di continuare a lavorare al gioco.

Atteso originariamente per aprile e rinviato successivamente a dicembre, il progetto non vedrà la luce prima nel 2023 dopo che gli sviluppatori sono stati obbligati a interrompere lo sviluppo.

Per dare un'idea delle condizioni in cui i ragazzi del team si trovano a oltre quattro mesi dall'inizio del conflitto, GSC Game World ha condiviso un breve diario in cui sono incluse alcune importanti testimonianze di quanto la software house ucraina abbia dovuto affrontare negli ultimi mesi.

 

 

Immagini forti, quelle condivise dal team di sviluppo, che dall'inizio della guerra ha dovuto abbandonare la sede di Kiev e ha cercato di fuggire il più lontano possibile dal conflitto, allestendo una base operativa in quel di Praga al fine di riprendere lo sviluppo interrotto per troppe settimane. Una pausa forzata che, come si può intuire, ha portato gli sviluppatori a mancare tutta una serie di scadenze che hanno costretto a rinviare più volte la data di lancio sul mercato.

 

"La guerra cambia tutto: desideri, aspettative, ritmo di vita e mentalità, e persino ciò che ci sveglia al mattino", recita il messaggio di accompagnamento pubblicato da GSC Game World insieme al video diario. "Divide la vita in 'prima' e 'dopo'. Ti fa abituare a una nuova realtà senza alcuna sicurezza, nemmeno a casa. Alcuni ucraini sono costretti a lasciare la loro patria, altri si sono dedicati al volontariato o alla difesa del paese con le armi".

 

 

Il video mostra chiaramente come alcuni degli sviluppatori di Stalker 2 abbiano deciso di restare in Ucraina e difendere il proprio popolo e siano intenzionati a tornare a lavorare al gioco solo una volta che la guerra sarà conclusa. Alcuni membri dello staff, infatti, si sono uniti al volontariato in Ucraina o alle forze armate del paese, tra cui il responsabile dell'IA Dmytro Iassenev, il community manager Oleksii Ivanov e il narrative designer Maksym Hnatkov.

 

"GSC Game World è un'azienda ucraina, quindi la nostra storia è simile. Ognuno è al suo posto e aiuta l'Ucraina a vincere", prosegue il team di sviluppo. "Allo stesso tempo, stiamo lavorando duramente a Stalker 2: Heart of Chornobyl, il cui sviluppo è diventato ancora più importante e simbolico. Anche se prima era impossibile immaginare che potesse diventare 'ancora più importante' di così".

 

 

Oltre al video, il team di sviluppo ha deciso di mostrare ai fan l'incipit di Stalker 2: Heart of Chornobyl presentando di fatto le primissime sequenze di gameplay dello sparatutto, che arriverà su PC e piattaforme Xbox nel 2023, nella speranza che gli sviluppatori possano tornare al più presto alle loro vite di sempre e lasciarsi alle spalle uno dei capitoli più bui della Storia recente.

 


 

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