Splinter Cell tornerà: Ubisoft annuncia il remake del suo videogame

Dopo innumerevoli indiscrezioni e un'attesa che sembrava infinita, Ubisoft ha finalmente confermato di essere al lavoro su un nuovo progetto della saga Splinter Cell: contrariamente alle aspettative, non si tratterà di un gioco inedito, bensì di un rifacimento del primo, storico episodio del franchise, che tornerà prossimamente grazie agli sforzi dello studio Ubisoft Toronto e che sfrutterà Snowdrop Engine, lo stesso motore di The Division.

Con una lunga video intervista, Ubisoft ha confermato ufficialmente di aver dato il via libera allo sviluppo di un remake del suo gioco d'azione dalle tinte stealth: a occuparsi del rifacimento è lo studio Ubisoft Toronto, che utilizzerà il motore grafico Snowdrop (lo stesso alla base di The Division e dei prossimi progetti, come Avatar: Frontiers of Pandora e il prossimo gioco di Star Wars in sviluppo presso Massive Entertainment) per riproporre la prima, storica avventura di Sam Fisher per PC e console di ultima generazione.

Fisher tornerà in un'edizione completamente rimodernata della sua missione d'esordio, lanciata originariamente quasi vent'anni fa: il gioco sarà ricostruito totalmente da zero utilizzando il motore creato dalla software house svedese e ormai sfruttato in quasi tutte le produzioni di Ubisoft, mentre il progetto, ancora in uno stadio embrionale, è stato affidato a Chris Auty (Creative Director), Matt West (Producer) e Peter Handrinos (Technical Producer).

"Penso che debba essere un rifacimento, anziché un'edizione rimasterizzata", confida West. "Sebbene siamo ancora nelle primissime fasi di sviluppo, quello che stiamo cercando di fare è assicurarsi che lo spirito dei primi giochi rimanga intatto, in tutti i modi che hanno dato a Splinter Cell la sua identità". L'idea è dunque di conservare la struttura lineare alla base della saga, e non trasformare Splinter Cell in un open world analogo a quasi tutti gli altri titoli creati da Ubisoft.

Alla base dell'esperienza di gioco ci sarà, chiaramente, la furtività, con un occhio di riguardo per le meccaniche stealth: "Devo dire che molti nel team di sviluppo sono puristi dello stealth, e siamo davvero perfezionisti quando si tratta di realizzare quel tipo di meccaniche e quel genere di cose che vogliamo vedere in questo gioco, e siamo molto consapevoli di ciò che rende il classico Splinter Cell quello che è", confida Auty. "È importante per noi preservare il senso di libertà e controllo supportando i giocatori che devono poter osservare le situazioni, fare i loro piani, usare i loro gadget e superare in astuzia il nemico in modo creativo, superando così le sfide che si presentano", ha spiegato. "L'idea è quella di uscire dall'altra parte di una mappa senza che nessuno si sia accorto che eri lì. Questa è l'essenza di Splinter Cell".

Il remake dell'episodio iniziale di Splinter Cell sembra essere un primo, timido passo da parte di Ubisoft verso un'espansione della serie, che in futuro potrebbe vedere veri e propri sequel. L'obiettivo attuale del team di Toronto è di tentare di mantenere lo spirito originale della saga, contando su un mix di veterani e nuove leve. "Ci sono molti veterani qui, quindi avremo un ottimo mix di persone che hanno lavorato ai precedenti giochi di Splinter Cell e nuovi membri del team che si uniranno e porteranno nuova energia e nuove idee", ha dichiarato Handrinos. "Con questo remake, stiamo costruendo una solida base per il futuro di Splinter Cell", gli ha fatto eco Auty.

Per mettere le mani sul remake, però, potrebbe essere necessario ancora qualche anno, visto che lo sviluppo è iniziato sostanzialmente da pochi mesi. È lecito attendersi che l'agente Fisher possa tornare tra il 2023 e il 2024, ma allo stato attuale non ci sono indicazioni concrete in merito.

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