The Blood of Dawnwalker, il gioco di ruolo dark-fantasy che fonde vampiri e scelte morali
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Rebel Wolves mostra il suo primo progetto, un gioco di ruolo ambientato in un mondo dark fantasy che fonde vampiri e decisioni in grado di plasmare la storia
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Un mondo oscuro, tra rovine e foreste, e un protagonista sospeso tra due nature: dopo aver stupito il mondo dei videogiochi con la presentazione del suo gioco di ruolo The Blood of Dawnwalker, il team Rebel Wolves ha sfruttato il solstizio d'estate per mostrare un lungo approfondimento dedicato alla sua opera prima, svelando le meccaniche principali del progetto in uscita nel 2026 su PC, PlayStation 5 e Xbox Series.
Lo studio polacco, composto da ex-sviluppatori di CD Projekt Red che hanno lavorato a The Witcher 3, ha organizzato un evento nel fine settimana per presentare il mondo dark fantasy concepito e l'esperienza di gioco del suo The Blood of Dawnwalker, primo capitolo di una nuova saga che la software house intende portare avanti a lungo.
Il lungo filmato ha approfondito la natura del protagonista Coen, un essere sospeso tra umanità e vampirismo che prende il nome di "Dawnwalker" ("vesperale", nella versione italiana). Le sequenze di gioco mettono in mostra un mix di esplorazione, combattimento direzionale e poteri soprannaturali che si attivano a seconda del momento della giornata, merito di un ciclo giorno/notte che promette di cambiare l'esperienza alla base del gioco di ruolo in modo significativo.
Di giorno, infatti, Coen può brandire armi e rune magiche incise sulla pelle, mentre di notte può scatenare le sue abilità oscure, tra cui artigli letali e la possibilità di spostarsi furtivamente sui tetti grazie a delle proiezioni da un punto all'altro della mappa. La salute di Coen non si ripristina automaticamente al sorgere del sole, fattore che invece viene completamente invertito di notte, con il protagonista che dovrà tenere a bada la "sete di sangue" bevendo quello degli avversari sconfitti (tra cui vampiri, innocenti abitanti dei villaggi o animali) oppure usando alcune speciali fiale di sangue che è possibile recuperare lungo il cammino.
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Tenere a bada la sete di sangue del protagonista è importante per non indebolirne le abilità e la vitalità, ma anche perché in casi critici il vesperale potrebbe perdere il controllo delle proprie azioni e consumare alcuni dei personaggi non giocanti che popolano il mondo del gioco di ruolo, Vale Sangora, causando involontariamente la morte di figure essenziali per la sceneggiatura e precludendo l'accesso alle missioni della sua storia.
La stessa Vale Sangora promette grande varietà di ambientazioni, con la città di Svartrau (presentata durante la dimostrazione) che si trasforma completamente al passaggio dal giorno alla notte, svelando retroscena e minacce celate che possono essere accessibili o meno a seconda del momento in cui si affronta una missione e del set di abilità che Coen può usare in quel frangente.
Il primo video, catturato da una versione preliminare del gioco di ruolo, mostra un gameplay crudo, reale, volutamente privo di rifiniture: una scelta di onestà comunicativa, secondo la software house con sede a Varsavia, che vuole creare un dialogo trasparente con la sua comunità di giocatori in vista del debutto previsto per il prossimo anno su PC e console.
Il team ha inoltre confermato che The Blood of Dawnwalker sarà completamente localizzato in italiano, con il gioco di ruolo che potrà contare anche su un doppiaggio nella nostra lingua.