Una galassia lontana lontana... ma non troppo: alla scoperta della nuova espansione di Destiny, creata da Bungie e Lucasfilm per omaggiare Star Wars
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Nel panorama moderno dei videogiochi, le contaminazioni tra universi narrativi sono sempre più frequenti e anche Destiny 2, uno degli sparatutto più popolari degli ultimi anni, entra in gioco con un'espansione che omaggia l'universo di Star Wars: il nuovo contenuto, mostrato nel dettaglio in occasione di un evento di presentazione organizzato da Bungie, si intitola I Ribelli e arriverà il 2 dicembre su PC e console.
Basta un rapido sguardo ai filmati diffusi dallo studio di proprietà di PlayStation per cogliere i riferimenti: armi luminose che omaggiano le spade laser, soldati in armature bianche che ricordano gli Stormtrooper, un misterioso antagonista in tenuta scura che strizza l'occhio ai più grandi nemici dell'immaginario creato da George Lucas.
Il rischio di sembrare una semplice "copia carbone" è evidente, ma gli autori di Bungie ci tengono a sottolineare che, al di là dell'ispirazione, questa nuova storia sarà decisamente parte dell'universo dello sparatutto.
A cambiare, almeno sulla carta, è il linguaggio: le "spade laser" diventano le Lame Prassiche, gli "Stormtrooper" sono invece soldati dell'Impero Barant composto da una nuova fazione dei "soliti" Cabal, mentre al posto di un Signore dei Sith troviamo Dredgen Bael, nuovo antagonista creato per l'occasione (ma che, per chi segue l'universo di Destiny, potrebbe essere un riferimento al l'arrivo di una figura a lungo menzionata nei documenti del "Grimorio").
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È una sorta di gioco di specchi: l'estetica richiama la saga di Lucas, ma i nomi e il contesto rimangono allineati con la mitologia originale creata da Bungie ormai undici anni fa. Al centro della nuova trama c'è il Ramingo, personaggio già noto ai giocatori di Destiny 2 e sempre più centrale in questa nuova saga che ha avuto inizio dopo la conclusione della guerra tra Luce e Oscurità: sin dalla sua introduzione come responsabile dell'attività "Azzardo", il personaggio è sempre stato una figura ambigua, a metà tra truffatore e antieroe, che ne I Ribelli ci accompagna nella scoperta del lato criminale del sistema solare. Il parallelo con Han Solo è palese, dal momento che il Ramingo sfoggia lo stesso tipo di fascino da canaglia, oscillando tra interesse personale e lampi di altruismo.
Accanto a lui arriva ci sarà finalmente il debutto in "movimento" di Aunor Mahal, figura conosciuta finora solo attraverso testi e documenti all'interno del gioco: si tratta della risposta più vicina al concetto di "Jedi" che si sia vista finora in Destiny, con la Strega (precedentemente parte di un gruppo creato per evitare che i Guardiani usassero i poteri dell'Oscurità, anziché quelli della Luce) che combatte con una Lama Prassica ed è in prima linea contro la minaccia rappresentata da Dredgen Bael.
L'azione si sposta su Marte, che tornerà per l'occasione mostrando una nuova zona chiamata Frontiera senza legge: si tratta di un'area inedita da esplorare, con tanto di "hub social" chiamato Avamposto di Tharsis, in cui i Guardiani possono ritrovarsi tra una missione e l'altra e scegliere una fazione di criminali con cui schierarsi e guadagnare reputazione, completando incarichi che vanno dal contrabbando alle missioni di sabotaggio, fino alle immancabili taglie da completare.
Le fazioni rappresentano un piccolo gruppo di immaginari fantascientifici: c'è gang anarchica di alieni Eliksni in versione biker, c'è collettivo di Vex senzienti (con tanto di vestiti) e anche il gruppo di Cabal ribelli e staccati dall'impero di origine. Probabilmente ci si poteva aspettare di più in termini di avversari da affrontare, visto che la nuova espansione di Destiny 2 continuerà a riciclare gli stessi nemici già affrontati da anni, ma è probabile che Bungie non abbia voluto tradire l'idea di "creare una storia di Star Wars nell'universo di Destiny" prendendo in prestito nemici che non hanno mai fatto parte del suo universo.
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Sul piano delle meccaniche di gioco, una delle novità principali è la possibilità di brandire la succitata Lama Prassica, una reinterpretazione della "spada laser" di Star Wars che permette di deviare colpi, colpire in mischia e di essere lanciata per dar vita a nuovi attacchi particolari. È un'arma esotica pensata come elemento centrale di questa espansione, e Bungie assicura che continuerà a essere supportata anche in futuro al fine di diventare parte stabile dell'arsenale di Destiny 2.
Non mancheranno i blaster, armi da fuoco ispirate alle pistole e ai fucili visti nei film di Star Wars: ci sarà spazio per modelli orientati alla potenza pura e altri più rapidi e bilanciati. Una particolarità è il sistema di utilizzo: anziché la classica ricarica, queste armi si surriscaldano e devono raffreddarsi prima di essere utilizzate di nuovo. A completare il pacchetto c'è una balestra solare esotica ispirata alla celebre arma brandita da Chewbacca, uno dei volti più amati di Guerre Stellari.
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I giocatori potranno inoltre sbloccare nuove "abilità da ribelle", sulla falsariga delle peculiarità disponibili solo sul pianeta Kepler nell'espansione I Confini del Destino: si tratta di abilità speciali capaci di interagire con la fazione scelta e che promettono di dare un tocco in più di personalizzazione al proprio stile di gioco, evocando un attacco orbitale o un gigantesco robot da controllare per ribaltare l'esito di un conflitto.
Un capitolo a parte merita la musica. Bungie ha voluto dichiaratamente rifarsi al modello delle colonne sonore apprezzate in Star Wars, tra le più riconoscibili di sempre: grandi temi orchestrali, forti contrasti e momenti corali saranno riproposti nella campagna de I Ribelli, con musiche che sembrano raccogliere questa eredità e declinarla nell'inconfondibile stile sonoro di Destiny, da sempre uno dei punti di forza della saga di Bungie.
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L'uscita è prevista per il 2 dicembre, con lo sparatutto che continuerà ad aggiornarsi periodicamente anche nel 2026 con nuovi contenuti in attesa di scoprire quale futuro attende la saga: è lecito credere che, alla luce dei risultati inferiori alle aspettative di Sony e PlayStation, Bungie voglia dedicarsi a un nuovo capitolo di Destiny per cercare di conquistare una community sempre più "distante" dall'attuale episodio, che dopo svariati anni e la conclusione de La Forma Ultima sembra aver dato tutto ciò che poteva.