FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Il cubo di Rubik compie 50 anni: icona della cultura pop e gioco che unisce le generazioni 

Al via le celebrazioni per l'importante anniversario con inedite versioni del popolarissimo rompicapo, con un calendario ricco di appuntamenti in tutta Italia 

Il cubo di Rubik compie 50 anni: icona della cultura pop e gioco che unisce le generazioni 

Il cubo di Rubik compie 50 anni.

Per celebrare l'importante anniversario, l'azienda produttrice dell'iconico rompicapo lancia una nuova linea con inedite versioni del cubo. Si è aperto anche un calendario ricco di eventi e iniziative in tutta Italia che proseguirà fino alla fine dell'anno.

Inventato nella primavera del 1974 e brevettato nel 1975, Rubik’s, l'originale cubo di Rubik fa il suo debutto ufficiale nel mercato del giocattolo nel 1980 e fin dall’inizio si rivela un rompicapo capace di incuriosire il mondo della scienza e della matematica, diventando in poco tempo anche un’icona pop dal design inconfondibile, ma soprattutto un gioco intergenerazionale per le menti curiose di tutto il mondo. 

 

Le versioni inedite per i 50 anni del cubo di Rubik

 Spin Master celebra i cinquant'anni del cubo con l’attesissima limited edition Rubik’s 3X3 Retrò – 50° anniversario, un’elegante replica della confenzione cilindrica trasparente degli anni ’80, decorata con il logo originale di Rubik's, con adesivi dai colori classici e, per la prima volta, con la comparsa del colore oro intenso per sostituire il lato giallo e dare al cubo uno speciale tocco glamour per l’occasione.

 

Questa prima versione, in commercio fino al 1983, diventa subito un fenomeno globale, tanto che in pochi anni registra circa 200 milioni di vendite e dal 1981 si trova nell’esposizione permanente del museo MoMa di New York. 

 

Alla limited edition si affiancano anche Rubik’s 3x3 Coach, la prima versione del cubo che consente a tutti di imparare a risolverlo in otto semplici passaggi grazie al metodo “stacca e scopri”, e Rubik’s – Gridlock Game, il primo gioco da tavolo ispirato al celebre poliedro in cui i giocatori devono pescare una carta sfida che svelerà il rompicapo da risolvere, per posizionare di conseguenza i blocchi fissi di partenza proprio come mostrato nella carta.

 

Una versione pensata per mettere alla prova la velocità, la capacità di risolvere problemi e di pensare in modo flessibile. Infatti, il mito dalle sei facce multicolor ha rivoluzionato il modo di giocare e di pensare e, col passare del tempo, continua a rivelarsi un vero e proprio brain trainer che allena le capacità logiche e che coltiva un legame indissolubile con le discipline STEM.

 

Sono molteplici, infatti, i benefici pedagogici offerti dal cubo, come la capacità di risolvere problemi, lo sviluppo del pensiero critico, della memoria, stimolando al contempo la creatività, la crescita dell’autocontrollo e migliorando le capacità di pianificazione e strategia. 

 

 In programma appuntamenti celebrativi

 In occasione dell’importante anniversario, il cubo di Rubik è protagonista di un calendario ricco di appuntamenti, che continuerà fino alla fine dell'anno.

 

I prossimi eventi sono: il Play - Festival del Gioco a Modena (dal 17 al 19 maggio), Fosforo: la festa della scienza a Senigallia (dal 22 al 26 maggio) e il Festival della Scienza di Genova (dal 24 ottobre al 3 novembre), dove parteciperanno anche brand ambassador, youtuber, tik toker e talent fan del cubo.

 

Infine, nella seconda parte dell’anno, Rubik’s sarà protagonista di una mostra interamente dedicata al racconto della sua straordinaria storia, i cui dettagli verranno annunciati prossimamente. 

 

 

La storia del cubo

 

 

Gli anni '70 - Le origini

 

Inventato nel 1974, Il Cubo Magico, così era stato battezzato, era un oggetto in legno scomponibile che doveva servire agli studenti di architettura come strumento didattico, ma che poi ha poi invaso le case e coinvolto un universo di appassionati, diventando un gioco planetario.  

 

 “Non mi era mai passata per la mente l’idea che stessi creando un rompicapo”, afferma l'inventore del cubo Erno Rubik. Dopo averlo costruito ci mise un mese a risolverlo, infatti, più che “inventarlo” lui ritiene di averlo “scoperto”, lanciando inconsapevolemte la sfida al mondo.

 

Gli anni '80 - Il boom e la nascita delle competizioni di speedcubing 

 

Forte del primato di gioco più giocato al mondo, una persona su sette ha giocato almeno una volta con il cubo, e con mezzo miliardo di pezzi venduti, Rubik’s è riuscito, grazie al suo appeal senza tempo, alla sua affascinante complessità e al suo design iconico, a conquistare un suo insostituibile spazio anche nella cultura pop internazionale e intergenerazionale.

 

Già a pochi anni di distanza dalla sua nascita, infatti, il cubo di Rubik inizia a registrare una crescita esponenziale di notorietà: a lui vengono dedicate copertine di riviste e proliferano libri che vantano la sua soluzione, alcuni dei quali conquistano la vetta nelle classifiche dei più venduti.

 

Nel 1982, il sedicenne Minh Thai vince il primo campionato mondiale del cubo di Rubik, dando il via alle celebri competizioni di speedcubing, le seguitissime competizioni internazionali annuali organizzate dalla no-profit World Cube Association che toccano i sei continenti. 

 

Attualmente, a detenere il record mondiale di velocità è il ventunenne Max Park, di Long Beach in California, che ha completato l'iconico rompicapo in 3,134 secondi. Nato nello spettro autistico, a Max il cubo è stato consigliato all’età di due anni come terapia, un modo per imparare a gestire le emozioni e la tensione pre-gara o la delusione dopo una sconfitta.

 

Gli anni '90 - Lo sbarco in tv, al cinema e nell'arte

 

La sua forma essenziale, i suoi colori, le sue numerose combinazioni lo hanno reso capace di ispirare artisti, registi, pubblicitari. Alla fine degli anni ’90, con l’artista urbano Invader e i suoi ritratti a mosaico nasce il “Rubikcubismo”, cui si è ispirato anche Josh Chalom nel 2012 per realizzare il mosaico più grande al mondo con oltre 85 mila cubi di Rubik. 

 

Negli anni 2000 Rubik’s sbarca sia in tv, in serie cult come “I Simpson”, “Rick e Morty” e “The Big Bang Theory”, sia al cinema, che è stato, per citare lo stesso Erno Rubik, “il più entusiasmante piedistallo culturale del cubo”: da “La Ricerca della Felicità” di Gabriele Muccino con Will Smith, diventato un ottimo speedcuber anche nella vita reale, a “The Imitation Game” di Morten Tyldum con Benedict Cumberbatch e Keira Knightley, fino ad “Armageddon” di Michael Bay con Bruce Willis, Ben Affleck e Liv Tyler, sono moltissime le pellicole che hanno inserito l'iconico rompicapo nella narrazione. 

 

Gli anni 2000 - La conquista della gen z e alpha

 

Ma non è finita qui: dopo aver appassionato boomer e millennial, Rubik’s è riuscito a diventare uno dei giochi più virali su YouTube, Tik Tok e Twitch grazie ai ragazzi della Gen Z e Alpha che si sfidano in challenge sui social facendo incetta di views, come la giovane star di TikTok e speedcuber dei record Carolina Guidetti, brand ambassador di Rubik’s, nota per i suoi video in cui risolve il gioco con gli occhi bendati, mentre fa ginnastica o addirittura mentre gioca ai videogames e l’artista Giovanni Contardi, che ha raggiunto la fama internazionale per le sue opere d’arte realizzate con il cubo, apprezzate da celebrità come Will Smith, Cara Delevingne, Kevin Hart e The Rock;

 

Infine, il cubo affascina da sempre anche il mondo della magia e dell’illusionismo, come capitato al celebre tiktoker e mago Hyde, che ha scelto il cubo come elemento fondamentale delle sue performance. 

 

Commenti
Commenta
Disclaimer
Grazie per il tuo commento

Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione

Grazie per il tuo commento

Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook

Regole per i commenti

I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre

In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali