tgmagazine

Valtellina, in giro per crotti

Sagra eno-gastronomica

10 Set 2008 - 11:58

Una delle tradizioni più conosciute della Valchiavenna è la Sagra dei Crotti, dal 12 al 14 settembre, giunta quest'anno alla sua 49esima edizione, che attira non soltanto gli abitanti delle località limitrofi, ma anche molti turisti amanti della buona cucina e del buon vino.
Una serata ai crotti è infatti un'occasione ideale per trascorrere ore liete in allegra compagnia e per degustare i piatti tipici della zona. La carta vincente della Sagra è la combinazione di piatti gustosi, cordialità e prezzi modici.

La location è Pratogiano, situata all'estremo lato orientale del borgo, ai limiti della zona urbanizzata, tra il complesso di San Lorenzo e la montagna. Il luogo, risalente al 200, è caratterizzato da altissimi platani secolari ed ha valore paesistico ed ambientale. Nei giorni della sagra Chiavenna offre al visitatore una ricca kermesse di manifestazioni culturali, folcloristiche e sportive.
Sabato 13 e Domenica 14 settembre non si può non citare l'iniziativa che da 5 anni accompagna la Sagra dei Crotti: Andem a Crot. Un percorso eno -gastronomico che accompagna alla scoperta di alcuni crotti di proprietà privata a Chiavenna e dintorni, nascosti nei percorsi più segreti del mondo del sorel.

E' un'iniziativa che si ispira al percorso del gusto delle città slow, movimento a cui Chiavenna appartiene grazie ad una politica di conservazione della città, di valorizzazione del patrimonio storico, culturale ed ambientale e a tutta una serie di caratteristiche che le hanno valso il riconoscimento di città slow. Iscrivendosi il visitatore riceve un boccale tipico che servirà per degustare i vini Valtellina DOCG offerti nelle varie tappe.

In vendita naturalmente i prodotti tipici della zona come la bresaola e i violini di capra, i formaggi d'Alpe, la farina di grano saraceno e i pizzoccheri, i vini di Valtellina, i biscottini di Prosto, le caramelle, gli oggetti dell'artigianato in pietra ollare e in legno, i pezzotti valtellinesi.
 
Il significato della Sagra dei Crotti è legato alla città do Chiavenna, che sorse su una grande frana, staccatasi in epoca remotissima dal versante sud. I massi fermatisi sul pendio e sul piano diedero origine ai crotti. Tra gli spiragli di tali massi ("sorei") soffia una corrente d'aria a temperatura costante, sia d'estate che d'inverno, intorno agli 8°C, risultando perciò tiepida d'inverno, fresca d'estate. Queste cavità, da non confondersi con le normali cantine, sono ottime per la conservazione e la manutenzione del vino e di altri prodotti gastronomici tipici. Attorno ai "sorei" i chiavennaschi edificarono piccole costruzioni con saletta e camino dove ci si da convegno in allegre compagnie per degustare i prodotti locali. Oltre un'ottantina sono le località di crotti in Valchiavenna.Quanto a Chiavenna, la località Pratogiano, dove ogni anno si svolge la Sagra dei Crotti, esisteva già fin dagli inizi del '200. Nel crotto Giovanantoni di San Giovanni a Chiavenna, una scritta del 1781 dice: "Si vende vino bono e si tiene schola de umanità". E' centrato in pieno il motivo autentico della vita del crotto: l'humanitas dei romani, la cordialità, la serietà pur nell'allegria, il senso di se stessi, l'equilibrio interiore, il rispetto degli altri, in un mondo a musura d'uomo, dove, per dirla con il poeta chiavennasco Giovanni Bertacchi, "se mangia ben e de beef in dialet".

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri