Sagre e riti in tutta Italia
Processioni, riti religiosi, feste popolari, spettacoli sacri, eventi folkloristici: sono centinaia in tutta Italia in occasione della Settimana Santa e della Pasqua. Queste celebrazioni fanno rivivere tradizioni popolari che spesso intrecciano riti pagani e consuetudini religiose e spesso coinvolgono interi paesi. Ne ricordiamo qui alcuni, scelti tra i più particolari ed interessanti, ricordando che le tradizioni più antiche e curiose sono patrimonio dellItalia meridionale e insulare.
Il giorno di Pasqua, il Lunedì di Pasquetta e nellOttava, cioè la domenica dopo Pasqua, a Cividale del Friuli si gioca il tradizionale gioco del Truc nelle strade e nelle piazze della città. Si tratta di una antica tradizione pasquale che consiste nel far scendere delle uova sode di gallina, decorate a colori vivaci, facendole toccare tra di loro all'interno di una struttura di sabbia a forma di catino ovale.
A Tredozio, in provincia di Forlì, domenica 8 e lunedì 9 aprile si svolgomo la Sagra e il Palio dell'Uovo. A tutti i visitatori che partecipano alla sagra viene offerto un uovo sodo con il guscio colorato, da utilizzare per partecipare alla gara. Il gioco mette in lizza due contendenti: si inizia a battere e vince chi riesce a spaccare il guscio dell'avversario pur mantenendo intatto il proprio. Un'altra gara spettacolare è quella dei Mangiatori di uova sode. I concorrenti devono ingurgitare la maggiore wquantità possibile di uova entro un tempo massimo di tre minuti.
A Fontanelice in provincia di Bologna, il lunedì dellAngelo, quest'anno il 9 aprile 2007, si svolge la Sagra della Piè Fritta. La manifestazione, che ha luogo sin dal 1957, ha lo scopo di fare conoscere il prodotto tipico locale, una sorta di pizza fritta. Nel primo pomeriggio, presso il Campo Sportivo di Fontanelice, si svolge il Palio dei Somari, una esilarante competizione fra quadrupedi dalle lunghe orecchie, che vede i fantini, a volte improvvisati, che si cimentano su cavalcature del tutto imprevedibili.
In Abruzzo, a Sulmona, in provincia dell'Aquila, la domenica di Pasqua ha luogo una processione che celebra il rito della Madonna che scappa. La sfilata è aperta dalle confraternite, vestite con le tradizionali mantelline verdi. La rappresentazione, una delle più antiche della regione, ripropone la storia della Madonna che, la mattina di Pasqua, non accetta di credere alla Resurrezione del figlio, ma poi, quando lo vede di lontano, gli corre incontro perdendo il manto nero del e mostrando la preziosa veste verde ricamata in oro.
In Basilicata, nel Potentino i riti e feste legate alla Pasqua nascono al tempo dei Bizantini, dalle tradizioni del Cristianesimo greco. A Barile, piccolo centro nella provincia di Potenza, la Via Crucis è un momento di espiazione collettiva dei peccati e insieme di esorcizzazione di paure e superstizioni. Lungo il percorso vengono innalzati i palchi per la rappresentazione degli episodi della Passione. Tra i romani, gli apostoli, le pie donne e altri, compaiono allimprovviso anche figure di fantasia legate alle paure ancestrali presenti nei riti pagani, come il Negro e la Zingara.
In Siclia una celebrazione suggestiva si svolge ad Adrano, in provincia di Catania: protagonisti i "diavolazzi di Pasqua, una caratteristica messa in scena in cui gli spiriti del male si scontrano con lArcangelo Michele, il quale li sconfigge grazie alla forza del Dio supremo. Sempre in Sicilia, a Modica, in provincia di Ragusa, si rinnova il rito della "Madonna vasa vasa". Durante la mattina di Pasqua due cortei percorrono le vie del paese portando le statue del Cristo e della Madonna. Maria, ancora vestita a lutto, inizia la ricerca del figlio. A mezzogiorno le due processioni si incontrano nella piazza principale. La Vergine allarga le braccia e lascia cadere il mantello da cui si alzano in volo colombe bianche ornate da nastri azzurri.