Sempre più di moda la versione "mini"
Panna, cioccolato e fragola. Et voilà il gelato dell'estate. Dopo alcune stagioni di coni e coppette dai sapori esotici e "strani", tornano i gusti classici e tradizionali. E' quanto emerge da una ricerca di Confartigianato che svela le tendenze "gelate" per il 2006 confermando un trend in salita: per 4 italiani su 10 il cono è un ottimo sostituto del pranzo.
Addio quindi a gusti suggeriti dalla fantasia come il Puffo o il gelato alla melanzana, o al cioccolato con peperoncino, il gelato deve essere soprattutto buono.
E se intervengono esigenze dietetiche o legate alle intolleranze alimentari, allora vada pure il gelato ipocalorico oppure alla soia.
Purchè sia gelato, perchè questa delizia fredda, tipica dell'estate, piace sempre di più. Come conferma lo studio Confartigianato, che evidenzia un aumento del consumo nel periodo febbraio 2005-febbraio 2006, cui fa riferimento la ricerca, pari a 12 kg pro capite, quindi una media di 1 chilo al mese, per complessive 332.000 tonnellate di gelato.
In quanto alle tendenze, sebbene il primato continui a spettare al classico cono da passeggio, il cui costo varia da 1 euro in su, quest'anno andranno molto di moda i mini gelati, una tendenza che si afferma anche tra i gelati industriali. Ecco allora i ministecchi, i minibiscotti, bon bon e barbettine gelati, considerati "adatti in ogni momento, più comodi e pratici degli altri", "ideali per il dopocena a casa" da 6 italiani su 10. Mentre 3 o 4 italiani su 10 apprezzano il fatto che così è possibile "assaggiare più gusti con le stesse calorie di un gelato normale" oppure, se lo si desidera, "assumere meno calorie" mangiandone solo 1 o al massimo 2.
In fatto di stili di consumo, vince sicuramente lo stile "slow": la stragrande maggioranza degli italiani (l'80%) preferisce, infatti, consumare il gelato lentamente, impiegando in media 7 minuti (che salgono a oltre 10 per 1 italiano su 3) per gustare un cono gelato. Soprattutto comodamente seduti (71%), procedendo una "leccata" dopo l'altra (66%), mentre il 34% preferisce "morderlo" più voracemente.
La conferma di un ritorno ai gusti "tradizionali" intanto arriva anche per il gelato confezionato. Secondo un'indagine Eurisko al primo posto ci sarebbero le creme (73% delle preferenze), seguite dai gusti alla frutta (41%), comunque tra i più amati e richiesti è il cioccolato (27%), nocciola (20%), limone (13%), fragola (12%). A seguire: crema (10%), stracciatella (9%) e pistacchio (8%).
Quanto ai consumi di gelato industriale, secondo l'Aidi (Associazione delle Industrie Dolciarie Italiane), sebbene alto, il consumo pro capite risulta sempre inferiore al gelato artiginale. A tenere sono soprattutto le confezioni multipack, le vaschette e i secchielli: specialità molto versatili da consumare a casa, che vengono apprezzate sia come alimento rompi digiuno, che come dessert.
Infine uno sguardo ai comportamenti legati al consumo di gelato. A tentare un identikit dei mangiatori di gelato è Marilena Menditto, psicoterapeuta e presidente della Fondazione Italiana Gestalt.
Aggressivi/combattivi: sono le persone che normalmente 'mordono la vita', cercando di dominarla. Tendono a scaricare la tensione masticando e scelgono gelati grandi, molto consistenti ed appena tirati fuori dal freezer.
Accorti/controllati: soggetti decisamente più miti, preferiscono gelati semplici e, magari, monogusto, quasi a ricercare la purezza, il candore e i valori dello spirito.
Regressivi: tendenzialmente un po' bambini e inguaribili sognatori, amano le follie e un po' anche la trasgressione. Si coccolano, quindi, con gelati morbidi e dolci, molto calorici, che soddisfano il palato. Consumano più gusti contemporaneamente.
Riflessivi: sono le persone che mangiano il gelato con calma, quasi noncuranti, senza quasi sentirne i sapori. Adorano gli assaggi, ma senza mai buttarsi completamente a capofitto su nulla, nel cibo come nella vita. Ecco perche' preferiscono i minigelati, ma prediligono anche altri supplementi come cialde , biscotti ecc.
Creativi: sono persone piene di fantasia, il cui immaginario è variegato, non amano le consuetudini, ma vengono molto attratti dalle novità. Sono, quindi, assolutamente tentati dai gelati dal sapore nuovo e dalla forme e dai colori più particolari .
Raffinati: consumatori dotati di stile e equilibrio, con una grande passionalità e appetito per i piaceri della vita uniti al culto del buon gusto. Preferiscono gelati raffinati anche alla vista, magari personalizzati con spolvero di cioccolato o cannella.
E a difesa del gelato made in Italy, a base di uova, latte, zucchero e frutta, ingredienti rigorosamente freschi senza conservanti e additivi artificiali, che rischia di essere copiato come tanti altri prodotti, Confartigianato ha presentato al ministero per le Politiche Agricole il 'disciplinare di produzione' del gelato artigiano, una sorta di 'codice' con ingredienti e metodo di lavorazione necessari per ottenere dall'Ue il riconoscimento del marchio STG.