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Equinozio, cicogne in volo

Stanotte è più facile concepire

20 Mar 2006 - 13:05

Vi struggete per avere un bimbo? O anche: il dolce pupo non è assolutamente nei vostri programmi? In ogni caso, prestate attenzione, soprattutto se abitate nelle regioni del Nord e del Centro Italia: la notte tra il 20 e il 21 marzo è ad alto tasso di concepimento. Gli esperti non hanno dubbi: con l'equinozio di primavera si avranno condizioni di luce e temperatura ideali per “mettere in cantiere” un figlio, soprattutto in cinque città italiane: Modena, Ravenna, Pesaro, Nuoro e Savona. 

A disegnare la mappa delle località in cui le cicogne sono pronte a spiccare il volo stanotte è Italo Farnetani, pediatra e docente dell'Università di Milano, che da anni studia le condizioni più favorevoli per il concepimento. Tra lunedì e martedì se verificano infatti le condizioni di temperatura (in base alle medie stagionali) e luce ideali per concepire un bimbo.
 
"In base alle previsioni del tempo, e ai valori registrati negli anni scorsi, dunque, le cinque 'città dell'amore dovrebbero essere concentrate nel centro-nord della Penisola", spiega l'esperto. La luce, spiega infatti Farnetani, influisce sull'epifisi, ghiandola del sistema nervoso centrale che produce la melatonina: una maggiore illuminazione blocca il rilascio di melatonina e libera, invece, gli ormoni sessuali. La donna in questo modo è nelle condizioni migliori per poter procreare. A favorire ulteriormente la partenza di una cicogna contribuisce anche il graduale aumento della temperatura rispetto ai rigori dell'inverno, che quest’anno è stato particolarmente freddo in tutta la Penisola. La temperatura notturna ideale, come spiega ancora l’esperto, è intorno ai 10-12 gradi. Questo clima fresco, ma non troppo aiuta infatti l’uomo , perché il caldo danneggia gli spermatozoi.

La primavera, stagione dell’amore e del risveglio della natura, per la precisione scatta lunedì 20 marzo, alle 19.26, e durerà 92 giorni e 18 ore, ossia fino al 21 giugno. Il via viene, almeno a livello “astronomico”, con l'equinozio di primavera. L'equinozio è il momento in cui i raggi del sole sono esattamente perpendicolari all'equatore e, come dice il nome, le ore di luce sono esattamente uguali a quelle di buio. "Ciò significa – spiega Andrea Miccoli, esperto dell'Unione astrofili italiani (Uai)  - che se un ipotetico osservatore dovesse trovarsi in quel momento al punto che segna esattamente il Polo nord, vedrebbe una palla rossa all'orizzonte tagliata a metà per tutte le 24 ore successive. Il 20 marzo il giorno e la notte dureranno esattamente e rispettivamente 12 ore ciascuno, cosa che accadrà di nuovo solo durante il prossimo equinozio d'autunno”.

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