Vestigia romane e monumenti medievali
Situata a una quindicina di chilometri dalla costa adriatica, Chieti conserva memorie e tracce del suo glorioso passato. Fondata dalla popolazione italica dei Marrucini, la città divenne municipio romano nel I sec. a.C., con il nome di Teate. Legata in seguito alle sorti del ducato longobardo di Benevento e poi a quello di Spoleto, venne conquistata dai Normanni nel sec. XI. Successivamente la sua storia si identifica con quella della regione abruzzese. Lespansione moderna è legata allapertura sopratutto, nel 1873, della linea ferroviaria Pescara- Sulmona che dal mare arrivava allAbruzzo interno.
Del suo passato romano, Chieti conserva ancora il Teatro, la Cisterna e i Tempietti. Dell'antica costruzione del Teatro, che aveva forma circolare, rimane in piedi l'ala sinistra della cavea nella quale si conservano alcuni corridoi interni; la grande cavea consentiva un numero grandissimo di spettatori (circa 5.000) in quanto il teatro misurava oltre di 80 di diametro. Ripulita e valorizzata solo nel 1932, la Cisterna costituiva il serbatoio di acque destinate ad alimentare le terme, nella zona sottostante. Mediante una gradinata in pietra si accede all'edificio destinato ai bagni. Qui vi sono due sale con pavimenti a mosaico, dove sono rappresentati motivi geometrici e ippocampi in lotta con delfini. Riportati alla luce nel 1935 i Tempietti romani sono detti anche di S. Paolo. L'insieme del monumento è formato da tre tempietti affiancati; i primi due hanno cella pronao e cripta, mentre il terzo, che subì trasformazioni posteriori, presenta soltanto la cella e la cripta.
La città medievale ebbe il suo monumento di maggio prestigio nella cattedrale di San Giustino, patrono di Chieti. La veste attuale della cattedrale, allinterno settecentesco e allesterno novecentesca, ricorda solo nel perimetro e nella planimetria della cripta la struttura originaria dellXI sec. Durante la ristrutturazione della cripta furono portate alla luce le reliquie del Santo, oltre a affreschi del XV e il XVI sec.
Tra il Duecento e il Trecento furono edificate numerose chiese, rimaneggiate nei secoli successivi. Con larchitettura barocca Chieti conosce la sua più importante espressione artistica. Tra questi la chiesa dei Cappuccini, consacrata nel 1605 ma rimaneggiata nei secoli successivi, le chiese di San Domenico, dimpronta romana, e di Santa Chiara.
Allestito tra il verde della Villa Comunale, il Museo Archeologico Nazionale dAbruzzo conserva la più importante collezione di reperti archeologici nella regione. Oltre ai manufatti di derivazione ellenistica è esposto unimportante collezione di materiale rinvenuto durante gli scavi nella regione. Di particolare interesse è il Guerriero di Capestrano, statua italica di arte picena risalente a metà del VI sec., a.C. Da visitare anche il Museo della Civitella.
Benedetta Argentieri