storie di moda

Daniele Fiesoli. Maglieria Made in Italy autentica, innovativa e sostenibile

Il lusso senza tempo sprigiona dalle trame di collezioni iconiche dall’eleganza sussurrata 

di Elena Misericordia
21 Mag 2025 - 05:00

Da oltre trent’anni il brand Daniele Fiesoli, a partire dal distretto tessile toscano, situato nell’area geografica tra Firenze e Prato, attraversa le trame della maglieria Made in Italy, proponendo creazioni dal minimalismo sofisticato, che ridefiniscono il concetto di lusso contemporaneo. 

Daniele Fiesoli. Maglieria Made in Italy autentica, innovativa e sostenibile

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L’eleganza non ha bisogno di eccessi ma si riconosce nei dettagli, quali la pulizia delle linee, la precisione dei tagli, l’equilibrio tra i volumi e le proporzioni, la qualità dei filati, l’eccellenza delle lavorazioni, la sensazione avvolgente di un cashmere prezioso
Ogni collezione è un viaggio. Nella tradizione, nei materiali, nel design e nella innovazione. 

Daniele Fiesoli non propone capi che inseguono il tempo, ma che lo vivono con naturalezza: pezzi iconici, timeless, sobri ed essenziali. Ogni capo è il risultato del lavoro di mani esperte, un tributo all’eccellenza del Made in Italy. Il comfort assoluto si fonde con una ricercatezza mai ostentata, con una seduzione discreta, che non ha bisogno di clamore, perché vive nei piccoli gesti, in armonia tra grazia e determinazione, forza e leggerezza.

La tradizione si arricchisce attraverso la ricerca, intesa come atto di curiosità profonda. È così che il tocco autentico della maglieria artigianale, attraverso l’impiego delle tecnologie più avanzate, si intreccia con un’audace sperimentazione. Una brand vision che si orienta verso una nuova filosofia produttiva, che ascolta il respiro della Terra, ispirandosi ad una sostenibilità concreta, tangibile, visibile in ogni fibra, colore e azione.

Una moda responsabile e consapevole, dunque. Senza compromessi. Il progetto Upcycled Cashmere dimostra che il lusso può rinascere da materiali già esistenti, valorizzati da un sapiente mix tra lavorazioni d’avanguardia e know-how artigianale ineguagliabile. Attraverso Botanica, invece, viene riscoperta la bellezza delle tinture naturali, che risplendono di nuova luce nel pieno rispetto del pianeta. 
Una maglieria che sperimenta nuove vestibilità, materiali e tecniche, per assicurare il giusto bilanciamento tra passato e futuro, estetica e funzionalità. 

Daniele Fiesoli si rivolge a chi non si accontenta, a chi vede nella moda il linguaggio per esprimere la propria unicità, consapevole del fatto che la vera eleganza non deriva solo da ciò che si indossa ma anche – e soprattutto – dal mondo in cui si sceglie di abitare il mondo.

Daniele, quando e com’è nato il brand che porta il tuo nome? 

Il brand è nato agli inizi degli anni 2000, mentre il marchio definitivo è stato depositato nel 2005. Dopo oltre dieci anni di esperienza nella distribuzione e nella produzione di maglieria per private labels della gdo e del lusso, mi sono reso conto che i clienti e i loro designer venivano da noi per attingere a piene mani alle nostre collezioni: spesso campionavano e, successivamente, parte della produzione veniva spostata in Cina o in altre realtà, alla ricerca del miglior prezzo. Il fatto che brand importanti scegliessero di prendere spunto dalle mie creazioni, che poi riscuotevano successo esposti nelle loro vetrine, inizialmente mi ha inorgoglito ma, in un secondo momento, mi ha portato a riflettere…perché regalare la mia creatività e la mia esperienza a clienti che non si facevano scrupoli a dirottare le produzioni dalla nostra azienda ad altri? Magari addirittura per la differenza di pochi euro…cosa ci mancava per essere competitivi? Avevamo struttura, know-how e gusto, oltre ad essere orgogliosamente Made in Italy. Ci mancava solo un nome. Ero talmente erto delle mie convinzioni da decidere di espormi in prima persona: “DANIELE FIESOLI”. E mi sono spinto ancora oltre. Nel momento in cui tutto il mondo scappava dall’Italia alla ricerca disperata dell’abbattimento dei costi, ho scelto di andare controcorrente e ho legato a doppio filo il mio nome alle mie radici, alla nostra cultura e alla produzione Italiana. Così è nato “DANIELE FIESOLI ITALIA – Absolutely Made in Italy”.

Quali sono le cifre stilistico-distintive delle vostre collezioni?

Capi semplici, dettagli intelligenti, stile senza tempo. Non amiamo mostrare il nostro logo, amiamo esaltare la personalità di chi indossa le nostre creazioni. Ogni capo Daniele Fiesoli è un equilibrio perfetto tra ricerca, stile, qualità e prezzo. A questo proposito, credo fermamente che non sia fuori luogo parlare anche di prezzo, in quanto il costo di un capo deve essere giusto. Bisognerebbe porre un freno ai prezzi esorbitanti gonfiati dai grandi marchi per motivi di speculazione, ma anche ai prezzi troppo bassi, dietro ai quali si nasconde lo sfruttamento della manodopera. I prezzi devono essere adeguati al prodotto che indossiamo, nel rispetto della professionalità di coloro che lavorano per realizzarlo.

Che importanza assume la sostenibilità nell’ambito della vostra produzione? Come si manifesta l’impegno concreto della vostra azienda per la tutela dell’ambiente in cui viviamo?

Più che di semplice sostenibilità parlerei, più in generale, di etica, educazione civica e rispetto. Siamo coscienti di lavorare in un settore molto inquinante e siamo convinti che, al di là delle certificazioni altisonanti, contino le attenzioni quotidiane. Come azienda ci impegniamo su più fronti: assicuriamo una corretta gestione degli scarti di lavorazione; abbiamo trasformato tutte le buste (sono davvero tante ed hanno un ciclo di vita molto breve) in confezioni altamente biodegradabili; i nostri capi vengono identificati con cartellini in carta riciclabile, riempiti con semi di fiori selvatici per incoraggiare la biodiversità e creare le condizioni ambientali ideali per la sopravvivenza delle api e degli altri impollinatori; da ultimo, ma non in ordine di importanza, alcune nostre capsule collection sono realizzate con materiali rigenerati.

E l’artigianalità Made in Italy che ruolo svolge? 

Fondamentale. La vera forza del Made in Italy è rappresentata dal network di artigiani di grande esperienza e professionalità, che, nelle varie fasi di lavorazione, aggiungono sempre il loro tocco prezioso: io metto l’idea e il disegno, ma andrei poco lontano senza le mani di coloro che trasformano con passione il mio progetto in un prodotto finito d’eccellenza. Per fare questo c’è bisogno non di semplici dipendenti ma di “collaboratori”, persone che amano il loro lavoro, migliorando le mie idee grazie al proprio talento.

Come riuscite a conciliare tradizione e innovazione?

Non è poi così difficile. La nostra tradizione in fondo non è altro che una innovazione invecchiata: ogni nonno, un tempo, è stato un bambino. Allo stesso modo, quello che oggi è tradizione, ieri era innovazione. Ad esempio, pensando soprattutto alla sostenibilità, siamo tornati semplicemente a fare ciò che facevamo fino a settanta-ottanta anni fa, nel periodo che io amo definire il “periodo pre-Ikea”: non buttavamo niente e tutto si riparava, si riusava o si trasformava in qualcosa di nuovo. Questo è quello che ai nostri giorni chiamiamo “Up Cycling”.

Per la PE2025 proponete due collezioni: la collezione Uomo LAB e la collezione Donna 01. L’ispirazione da dove è arrivata e quali sono i capi di punta di questa stagione?

La parte LAB della nostra collezione uomo, come si intuisce dalla denominazione, è la parte di ricerca più emozionale. Io la considero come la mia valigia: ogni stagione partiamo per un viaggio fisico o spirituale, e da quel viaggio torniamo con la valigia piena di suggestioni, colori, profumi, che trasformiamo in collezioni. Questa stagione ci siamo ispirati ai giardini di Bali. La giungla scura e la fresca rugiada, creata dalle cascate perenni, avvolgono i terrazzamenti di riso, creando immagini oniriche da acquerello ed esaltando l’equilibrio tra umanità e natura. L’inebriante profumo dei frangipane si spinge fino alle nere spiagge con la sua dolce fragranza. Questa visione sensoriale è alla base della collezione primavera-estate LAB 2025. I colori scuri, come il verde botanico e il grigio lava, sono illuminati da toni evanescenti e leggeri, come il giallo frangipane e il verde rugiada, in un gioco di luce e ombra che crea dimensione. I disegni Jacquard e gli intarsi di ispirazione vegetale sono esaltati dall’uso del cotone vrillè. La linea donna, dal canto suo, ci sta regalando grandi soddisfazioni. Non ci riferiamo soltanto ai numeri, che rappresentano la conseguenza naturale di un lavoro costruito con coerenza e passione. La vera conquista sta nella sfida che stiamo affrontando, quella di dare forma a un’idea di femminilità che sentiamo profondamente nostra. Abbiamo immaginato una donna che incarna l’essenza del desiderio contemporaneo: seducente, prima di tutto per se stessa. E a lei ci rivolgiamo. Una donna che ama piacersi, che sa stare nel proprio corpo con fierezza e leggerezza, e che – inevitabilmente – fa voltare chi la incrocia, attratto da quella sicurezza che emana come un profumo sottile. Una donna self-confident, consapevole, che non ha paura di mostrarsi sensuale, ma che non sente alcun bisogno di esserlo per compiacere gli altri. La sua forza sta proprio lì: in una bellezza che nasce da dentro, che si esprime nei gesti, nello stile, nella libertà. È questo l’orizzonte che ci guida. In questa stagione, in particolare, la collezione parla di sovrapposizioni, trasparenze, colori neutri sofisticati, accesi da accenti di cobalto e corallo. Abbiamo prediletto l’utilizzo di materiali naturali, fibre di viscosa ultraleggere, lino e seta, realizzando affascinanti contrasti fra lucido e opaco.

A quale pubblico vi rivolgete quindi?

Difficile individuare un pubblico specifico. Più in generale, ci rivolgiamo a persone che non hanno bisogno di “urlare” per farsi notare, ma che comunque non passano mai inosservate. Persone che amano la bellezza e la sanno riconoscere nei piccoli dettagli.

Progetti e sogni per il futuro?

Seminare bellezza…penso ai cartellini dei nostri capi contenenti semi di fiori selvatici che, dispersi nell’ambiente, fioriranno e porteranno colore, profumo e incanto laddove cresceranno…amo pensare che ogni nostro cartellino si trasformerà, in breve tempo, in un fiore, che andrà a sbocciare nei posti più impensati. Ancora di più, mi affascina il pensiero di riuscire ad aiutare le api nel loro fondamentale lavoro. A questo proposito, stiamo cercando di stringere collaborazioni con degli apicoltori per poter dare maggior efficienza al nostro “sogno”…spero di darvi buone notizie al più presto!

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