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Rh+. Quando sport e moda scorrono nel sangue!

Il DNA tecnologico di Rh+ incontra la grande tradizione stilistica italiana

Rh+, marchio di Zero Industry Srl, è il brand di abbigliamento tecnico-sportivo che stabilisce un perfetto equilibrio tra innovazione e autentico stile italiano. Nato nel Nord del nostro Paese, poco distante dal confine con la Svizzera, si è sviluppato in un contesto prossimo alle montagne, territorio di “gioco” per ciclisti e sciatori, e non lontano da Milano, una delle capitali internazionali della moda per eccellenza. 
Nel DNA del marchio ritroviamo quindi l’obiettivo di realizzare capi capaci di soddisfare le esigenze tecniche ma, al tempo stesso, anche quelle glamour-estetiche di ciclisti e sciatori.
 

Rh+. Quando sport e moda scorrono nel sangue!

Sister company di rh+ è l’azienda ISA spa, da sempre punto di riferimento per l’alta moda e per la stampa artigianale su seta.

Questo stretto rapporto garantisce una continua contaminazione di idee e di stili, che permettono alle collezioni rh+ di essere sempre al passo con i nuovi trend del momento. Un perfetto bilanciamento tra design, tradizione e innovazione, che si fondono con le esigenze tecniche del mondo sportivo, per integrare al meglio eleganza e performance.

 

rh+ ha creduto nella mission di introdurre un tocco fashion nello sport e materiali innovativi nel lifestyle. 
Il brand sviluppa e commercializza prodotti in quattro business unit: Cycling, Snow, Eyewear e Urban.

È attivo con una piattaforma e-commerce ed è presente a livello internazionale con una consolidata rete distributiva in 22 paesi, in Europa, Asia, Africa e Nord-America. 


Massimiliano Zegna Baruffa è il direttore creativo delle collezioni rh+. Il suo cognome, Zegna Baruffa, da oltre un secolo rappresenta l’eccellenza del tessile italiano nel mondo. Quanto riesce a trasferire del suo DNA familiare all’interno delle creazioni dedicate ad un mondo altamente prestazionale come quello del ciclismo e dello sci?  
 
Ho passato la prima fase della mia vita a scegliere le migliori lane e i cashmere più pregiati per creare i filati più preziosi del mondo. Da tessile, ho sempre ritenuto che la materia prima, il modo in cui viene lavorata e, da ultimo, il tipo di tessuto che andrà a creare, siano il vero cuore di qualsiasi capo. Per realizzare un prodotto perfetto dal punto di vista della resa tecnica, la ricetta non cambia: servono innanzitutto materie prime performanti, filati studiati per esaltarle e tessuti che ne enfatizzino le caratteristiche. 

 

Quando e com'è nato il brand rh+? Come mai la scelta di questo nome?

Il brand zerorh+ è nato nel 2001. Il nome deriva dal gruppo sanguigno del donatore universale, ad indicare che si tratta di un marchio in grado di soddisfare le esigenze di ogni sportivo. In seguito è stato poi modificato in rh+. Fondata da Alberto Brignone e Rocco Benetton, l’azienda è sempre stata vicina agli sportivi di alto livello, specialmente con la propria linea di occhiali, utilizzata in moltissimi sport, dalla Formula 1 al Motomondiale, con l’indimenticato Simoncelli, fino alla Coppa America grazie ad Alinghi. 
Nel corso degli anni, ciclismo e sci sono stati i due mondi in cui il brand si è consolidato, ancora con importanti testimonial, come Mario Cipollini e Alberto Contador.

 
Il completo da ciclismo deve in primo luogo riuscire a garantire ottime prestazioni sportive, con caratteristiche di comfort, leggerezza e traspirabilità, ma dovrà anche rispondere ai requisiti estetici di chi li indossa. Nell’ambito delle linee firmate rh+, che importanza assume l’attenzione verso le tendenze della moda?
 
La tecnicità e la performance sono il DNA di rh+, ma il nostro payoff è “THE LOOK OF SPORT”: la parte estetica per noi è tanto fondamentale quanto quella tecnica. Quello che ho cercato di fare in rh+, visto il mio backgound nel fashion e nel tessile, è stato di portare il gusto e le tendenze del mondo della moda anche nel settore del ciclismo. Quando, alcuni anni fa, ho introdotto nelle collezioni rh+ le prime maglie da uomo con fantasie floreali, disegni che riproducevano dei tatuaggi, stampe all over molto spinte, abbinate a colori non usuali per questo tipo di disciplina, sono stato guardato con sospetto, un po’ come se fossi un marziano… Il sell in, in un ambito conservativo e, permettetemi di dire, anche un po’ noioso dal punto di vista estetico, com’era qualche anno fa quello del ciclismo da strada, è stato molto basso; al contrario, le vendite sul nostro e-commerce si sono rivelate eccezionali… Abbiamo il merito di essere arrivati per primi, tra i grandi player, ad intercettare quella che poi sarebbe diventata una tendenza di settore.  La grossa differenza tra rh+ e il resto del mercato consiste nel fatto che, grazie alla nostra appartenenza ad un gruppo molto forte sul fashion e sulla stampa, abbiamo la moda e l’abbigliamento nel sangue. Questa costante cross contamination ci permette di essere sempre alcune stagioni avanti rispetto ai competitor tradizionali…o meglio, noi siamo allineati con le nuove tendenze della moda, mentre il mondo dell’abbigliamento ciclo, in generale, arriva dopo…
 
 

Quali sono le caratteristiche e i punti di forza che definiscono i vostri completi per bici?

In rh+ la performance è “taken for granted”, nel senso che un nostro completo deve essere sicuramente all’apice per prestazioni e funzionalità. Tuttavia, questo non basta. Il nostro completo deve essere anche bello, fittare alla perfezione e durare nel tempo. Altra cosa molto importante, quando si è in bicicletta su strada, è la visibilità. Molto spesso i colori ed i dettagli scelti sono frutto di una attenta valutazione per garantire al ciclista visibilità da parte di chi è in macchina sulle stesse strade. In poche parole, i nostri completi sono fatti per essere performanti, ma anche per essere visti e, poiché vogliamo che i nostri clienti siano al tempo stesso persone attente all’estetica…anche per essere guardati!
 
 

Quali sono i vostri capi di punta?

La prima eccellenza di rh+ è sicuramente la collezione donna, che rappresenta una fetta importantissima del nostro business. Proprio per la nostra cultura fashion legata all’abbigliamento, rivolgiamo particolare cura alle donne, che, molto più degli uomini, sono attente al loro look, anche quando pedalano. Pur usando gli stessi materiali super tecnici che utilizziamo per l’uomo, riusciamo a creare dei completi che esaltino la femminilità, senza rinunciare alla performance. Il completo forse più rappresentativo di questo concetto è l’elite, dove le micro mash ultra-traspiranti vengono stampate con fantasie animalier ed usate per giochi di trasparenze sulle spalle e sui fianchi. Altra caratteristica è che i nostri shorts da donna hanno tutti una costruzione push-up, così come alcuni dei nostri top sono dotati di reggiseno interno, sempre con la stessa logica di vestibilità. Per quanto riguarda l’uomo, ritengo che il capo in assoluto più rappresentativo sia il Super Light Jersey. Quando ho assunto la direzione creativa di rh+, per capire meglio le esigenze del nostro cliente, ho iniziato ad andare in bici da corsa; non volevo una bicicletta standard e, partendo da quello che mi sembrava il telaio più bello (anche esteticamente), il Venge di Specialized, la ho creata personalizzandola in ogni minimo dettaglio: verniciatura metallizzata opaca, anni fa del tutto sconosciuta in questo ambito, sellino in pelle marrone scamosciata, un’eresia ai tempi per il settore “road”, grip del manubrio in simil lino etc…chi mi consigliava tecnicamente continuava a suggerirmi i pezzi guardando al peso: per risparmiare 70 grammi voleva farmi spendere alcune centinaia di euro in più, soltanto per un reggi-sella o per un reggi-borraccia più leggero…cifre che diventavano migliaia di euro, se si trattava di sostituire il cambio o altre componenti più importanti. A quel punto mi si è accesa la lampadina: dovevo introdurre sul mercato il jersey più leggero di tutto il settore! E qui è entrata in gioco l’heritage tessile: siamo partiti, in primis, con lo sviluppo del filato, per arrivare ad un tessuto leggerissimo, molto elastico, ma coprente. Non è stato facile, ci sono voluti un po’ di tempo e tante prove. Per eliminare le cuciture, il tessuto doveva essere anche adatto al taglio vivo a laser. Ottenuto il tessuto, intorno ad esso  abbiamo disegnato e costruito il capo, rimuovendo tutto quello che non fosse necessario, applicando accessori, come le cerniere e gli elastici, tra i più leggeri possibili, cerando il risparmio di peso anche nei particolari più nascosti; il retro della tasca, ad esempio, è in una mesh leggerissima che, da un lato, permette di risparmiare peso e, dall’altro, rende più fresca la zona dei reni, dove il ciclista ha sempre 3 strati: il pantaloncino, il retro tasca e la tasca. Il risultato è un capo leggerissimo –  circa 90 gr in taglia M –, mediamente il 50% più leggero degli altri capi di collezione, freschissimo nelle calde giornate estive e, soprattutto, super performante…oltre che bellissimo!
 
 
Come riuscite a conciliare alta qualità prestazionale e stile? Qual è il dettaglio “glamour” che fa la differenza?

È la nostra mission: qualità-prestazioni-estetica. Un capo rh+ non può essere debole su nessuno di questi tre pillars. Ogni pezzo ha una storia a sé. L’unico dettaglio comune a tutte le linee è il nostro logo, graficamente bellissimo e, quasi sempre, applicato in materiale reflex.  

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