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Luca Larenza veste l'equipaggio della vela d'epoca Marga

Lo streetwear contemporaneo del designer campano incontra l’artigianalità di altri tempi della tradizione velica

Luca Larenza, fondatore e direttore artistico dell’omonimo brand di abbigliamento maschile, attraverso le proprie creazioni esprime una visione originale del menswear, che si manifesta attraverso un’estetica vincente, confermata da svariate collaborazioni con marchi internazionali del lusso. Il designer si ispira allo streetwear contemporaneo, sviluppando il gusto per il colore, cifra stilistica della propria etichetta, in un dialogo aperto con materiali tessili italiani di alto pregio. 

Luca Larenza veste l’equipaggio della vela d’epoca Marga

Lo stilista campano, cittadino del mondo, lo scorso 24 Agosto ha affiancato l’equipaggio della vela d’epoca Marga, in occasione delle Voiles de Saint Tropez, regata must che chiude la stagione, durante la quale yacht classici e barche ultramoderne si incontrano per un momento appassionante di sport e spettacolo.

 

La sua polo carry over a manica lunga si è imposta come nuova uniforme dell’equipaggio: cotone egiziano, fresco e secco al tatto, grafica sporty-chic, nodi e punti tipicamente marinari, palette cromatica classica – base blu navy impreziosita da ricami in oro e bianco – , spezzata da sorprendenti dettagli color aragosta a contrasto, a conferma dell’utilizzo insolito del colore, che rimanda al passato da street artist del designer.

 

Eleganza timeless dal gusto contemporaneo, materiali pregiati, uso grafico del colore: il concetto di moda secondo Luca Larenza trova la sua sintesi perfetta in questa prestigiosa partnership che esalta la magia di un savoir faire di altri tempi.


Chi è Luca Larenza? Quando e com’è nato il brand che porta il tuo nome?

Sono un attento osservatore di ciò che mi circonda, ossessionato dalle sfumature e dai dettagli. Sono nato a Caserta, dove sono rimasto fino a 21 anni. In seguito, mi sono trasferito a Madrid dove ho vissuto per quattro anni completando gli studi in Fashion Management e iniziando a lavorare come buyer per multinazionali del retail. Nel 2009 sono rientrato in Italia stabilendomi a Milano, dove insieme ad un team creativo ho dato vita al mio progetto personale. Il 2011 è stato l'anno di lancio ufficiale del brand di menswear Luca Larenza. Nello stesso anno, il mio progetto ha attirato l'attenzione degli addetti ai lavori e sono stato selezionato tra i finalisti di “Who is on Next?”, il celebre concorso di scouting patrocinato da Altaroma, Vogue Italia e Pitti Immagine, parallelamente il brand ha debuttato sul mercato con la collezione Spring-Summer 2012. 
 
 

Da street artist a fashion designer. Com’è avvenuto questo passaggio? La passione per i graffiti quanto e come influenza la tua produzione creativa?

Amo da sempre tutto ciò che è arte: i graffiti e la street art sono stati la mia passione per 13 anni e da questa bellissima esperienza ho ereditato una forte sensibilità cromatica, che oggi rappresenta il fulcro delle mie collezioni...Il passaggio dalla street art alla moda è avvenuto in modo molto spontaneo, lo considero parte dell'evoluzione del mio percorso artistico. 

 

Il colore e il suo uso grafico sono la cifra stilistica delle tue collezioni. Da dove nasce l’ispirazione per i tuoi sofisticati accostamenti cromatici?

Riesco ad abbinare i colori in modo del tutto naturale, come se stessi componendo un puzzle. Posso essere ispirato da qualsiasi cosa mi capiti di osservare: un passante per strada, un film, il lavoro di un artista, la natura che mi circonda…

 

Lo scorso 24 agosto il brand Luca Larenza ha affiancato come official clothing partner l’equipaggio di Marga in occasione delle Voiles de Saint Tropez. Come hai interpretato la nuova uniforme del team?

Dopo aver conosciuto l'armatore Igino Angelini, ho voluto approfondire la meravigliosa storia di Marga, iniziata 111 anni fa.
La moda maschile di oggi affonda le sue radici in un passato di uniformi e di abbigliamento sportivo di cui sono un grande fan. Ho quindi reinterpretato uno dei miei capi classici: la polo a manica lunga, che in questa occasione ha rappresentato il perfetto trait d'union con il mondo nautico. Il rigoroso blu navy delle polo, in questo caso, viene sdrammatizzato da spesse bande a contrasto color aragosta e dal ricamo dorato che raffigura il piano velico originale della barca.

 

Qual è il fil rouge tra la tua personale concezione della moda e la tradizione del mare di Marga?

Potrei riassumerlo in tre parole: passione, eccellenza, artigianalità, il tutto reinterpretato con spirito contemporaneo.

 

Progetti e sogni per il futuro?

Ampliare la gamma di prodotto, in quanto sento il mondo del lifestyle sempre più vicino al brand, e continuare a realizzare partnership, oltre che progetti creativi con aziende che condividono i miei stessi valori.

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