FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Abbigliamento per la montagna che conquista gli esploratori urbani

I capi Brekka, innovativi, funzionali e versatili, sono perfetti sia sulle piste da sci che per le vie della città

Abbigliamento per la montagna che conquista gli esploratori urbani - foto 1
ufficio-stampa

Le Feste di Natale sono sempre più vicine: piste da sci e rifugi d'alta quota sono ormai pronti per essere presi d'assalto dagli amanti delle vacanze sulla neve.

Lo sanno bene Claudio Cannilla e Andrea Bressi, due grandi amici di vecchia data, appassionati di montagna, con un intuito speciale per le grandi idee di successo. Nel 1988, ancora ventenni, fondano Brekka, un brand italiano di abbigliamento e accessori urban di ispirazione tecnica, diventando così pionieri nella ricerca e nello sviluppo di prodotti pensati per essere perfetti in città come all'aria aperta. Attraverso dettagli di stile, funzionalità e tecnologia, Brekka cattura l'essenza della contemporaneità.

Materiali ultraresistenti, colori accesi e grafiche accattivanti diventano elementi centrali dell'identità del marchio, che, ai suoi esordi, incarna perfettamente lo spirito dei mitici anni '80.
Tra le invenzioni epocali firmate Brekka, i copri pantaloni “Panta Ski”, il marsupio multiuso da neve “Idea Ski”, la coloratissima maschera antigelo, che in breve tempo invade le piste di tutto il mondo, e i “Cappelli Pazzi” in pile dal design innovativo.
Negli anni '90 il brand viene scelto come fornitore ufficiale della Federazione Italiana Sport Invernali e i suoi prodotti vengono indossati da alcuni dei più grandi sciatori della storia, tra i quali Alberto Tomba, Kristian Ghedina e Deborah Compagnoni.
Il nuovo millennio segna l'inizio della rivoluzione urban: la destagionalizzazione del marchio prende avvio con la presentazione nel 2003 della prima collezione estiva, composta da t-shirt, felpe e costumi. Seguono capi dallo stile metropolitano, adatti per tutte le stagioni, ma sempre contraddistinti da un mix perfetto tra funzionalità e stile, che estendono il potere seduttivo di Brekka dalla montagna alla città. Design contemporaneo e lavorazioni d'avanguardia conferiscono a tutte le linee del brand, dai capispalla ai pantaloni sino al mondo accessori, una straordinaria versatilità, rendendoli perfetti per ogni occasione d'uso, in qualsiasi condizione climatica…perché anche fuori dalla porta di casa c'è tutto un mondo da esplorare!
 
Chi sono Claudio Cannilla e Andrea Bressi? Quali sono le vostre origini e qual è stata la vostra formazione?
Siamo nati e cresciuti a Milano. Ci siamo conosciuti sui banchi di scuola in prima elementare e insieme abbiamo compiuto il nostro percorso di studi, che si è completato con la laurea in economia alla Bocconi. A 22 anni, non ancora laureati, abbiamo fondato la Brekka.

Quando e com'è nato il vostro brand?
La Brekka è nata nel 1988, dopo una vacanza a Courmayeur, durante la quale ci siamo resi conto che i rifugi non offrivano abbastanza sdraio per tutti gli sciatori che, tra una discesa e l'altra, amavano prendere il sole. Abbiamo così ideato e lanciato sul mercato l'Amaka Ski, una sdraio in formato tascabile, che utilizza scii e racchette come telaio: pratica, veloce da montare, resistente al freddo e…che non passa di certo inosservata! Questa nostra prima invenzione ha avuto, sin dal suo esordio nei negozi, un grande successo.

Come mai la scelta di questo nome? Cosa significa?
Brekka è l'acronimo del mio cognome e di quello di Andrea: BREssi e CAnnilla. La C è diventata una doppia KK perchè avevamo l'ambizione di rappresentare un punto di rottura, un break, qualcosa di nuovo rispetto all'ambiente molto conservatore dell'industria dello sport.

E la passione per la montagna da dove nasce?
Entrambi abbiamo frequentato la montagna fin da bambini e, ancora oggi, sci, freeride, sci alpinismo, trekking, trail running e alpinismo, sono la nostra passione.

Qual è stato il percorso di evoluzione del marchio?
Brekka è partito come marchio di accessori invernali. Si è evoluto introducendo nelle sue collezioni articoli d'abbigliamento legati comunque al mondo della montagna. Oggi produciamo capi funzionali, che utilizzano materiali tecnici provenienti dal mondo dell'outdoor, ma disegnati con tagli e vestibilità per un utilizzatore che vive in città. Il consumatore è cambiato. Viaggia per il mondo, per lavoro e per piacere, e ha quindi bisogno di capi "trans-stagionali", confortevoli, tecnici e pratici. Con i nostri prodotti ci piace pensare di poter soddisfare gli ESPLORATORI URBANI del nuovo millennio, che vivono la dimensione metropolitana in modo dinamico e scelgono capi in grado di accompagnarli con versatilità nelle proprie avventure quotidiane.

Quali sono le caratteristiche delle vostre collezioni?
Quattro parole identificano con precisione le caratteristiche delle nostre collezioni: TRANS-STAGIONALITA', VERSATILITA', SMART DESIGN e ITALIAN HERITAGE.

Quali sono i pezzi di punta di questa stagione invernale? Cosa indosseremo sulle piste da sci durante le vacanze di Natale?
Direi che due capi in particolare rappresentano Brekka in modo perfetto : il TRIPLE WAY PARKA, una giacca straordinariamente versatile, realizzata con materiali resistenti all'acqua, al vento e traspiranti, utilizzabile in tre diverse opzioni a seconda delle condizioni atmosferiche. E poi il SOFTSHELL PARKA, una giacca antivento e impermeabile, dallo stile pulito, che perfettamente identifica il DNA del marchio, le origini outdoor nel materiale e lo stile urbano nella vestibilità.

Chi sono Claudio e Andrea nella vita privata? Interessi e passioni nel tempo libero?
Famiglia e lavoro ci impegnano molto, ma la passione per lo sport, e per la montagna in particolare, sono rimaste. Appena possibile ci rifugiamo nelle nostre montagne, tra le vette del Monte Rosa io e nelle Dolomiti Andrea.

Cosa sognate per il futuro del tuo brand?
Il sogno nel cassetto è l'internazionalizzazione, vera ambizione strategica dei prossimi tre anni.