Regionali in Toscana, i candidati presidenti
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Classe 1959, in politica dal Novanta, il governatore uscente tenta il bis sostenuto da Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, e la lista Eugenio Giani presidente – Casa riformista
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Eugenio Giani è nato a Empoli il 30 giugno del 1959 ed è residente a Sesto Fiorentino. Sposato con Angela Guasti, ha due figli. Laureato in Giurisprudenza all'Università di Firenze, è appassionato di sport, storia, cultura. Ha scritto diversi saggi e libri e ricoperto incarichi in musei, associazioni, Coni, Aoni, Fae. La sua carriera politica inizia nel 1990 quando viene eletto nel Consiglio comunale di Firenze. Nel corso degli anni è stato assessore nella città di Firenze in diversi settori: dalla Mobilità alla Cultura, dallo Sport ai Lavori pubblici. Dopo le elezioni comunali del 2009, è diventato presidente del Consiglio comunale di Firenze.
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Alle Regionali del 2010 si è candidato nella circoscrizione di Firenze nella lista del Pd-Riformisti toscani ed è stato eletto in Consiglio regionale. È stato rieletto nelle elezioni del 2015, diventando presidente del Consiglio Regionale della Toscana. Alle Regionali del 2020 si è presentato come candidato governatore, sostenuto dalle liste Europa Verde Progressista Civica, Italia Viva +Europa, Orgoglio Toscana per Giani Presidente, Partito Democratico, Sinistra Civica Ecologista, Svolta!: è stato eletto con il 48,63% dei voti. Nel 2025 corre per la riconferma.
Eugenio Giani è il candidato del campo largo di centrosinistra. A sostenerlo ci sono il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi e Sinistra, e la lista Eugenio Giani presidente – Casa riformista (che comprende Italia Viva, il Partito Socialista Italiano, il Partito Repubblicano, +Europa e alcune realtà civiche). A chiusura della campagna elettorale, l'assist della segretaria del Pd Elly Schlein con una battuta: "Eugenio c'è sempre te lo trovi anche al matrimonio di tua cugina senza sapere il perché". "Perché Giani è così - ha aggiunto - è sempre in mezzo alla gente ed è innamorato della sua terra. In questi anni la Toscana ha saputo innovarsi, indicando una via al Paese".
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"Né stanco, né preoccupato, ma carico di determinazione per affrontare le politiche di governo, forte di una campagna che è stata di ascolto del territorio". Così Giani in un'intervista a Il Resto del Carlino. "Dal voto verso le quattro liste dipenderanno equilibri e protagonisti. In Toscana (il campo largo, ndr) ha funzionato con lo spirito costruttivo di comprendersi l'un l'altro, dai Cinquestelle ad Avs, dal Pd alla mia lista di civici e riformisti".
Le prime tre azioni concrete che farà se sarà rieletto. "La delibera ricognitiva dello stato di avanzamento delle 77 case di comunità che sono la riforma della sanità territoriale, devono finire entro un anno. La legge sui Piani di adattamento ai cambiamenti climatici con interventi sul reticolato idrico minore e ricollocare opere pubbliche: ci sono campi sportivi e giardini in aree pericolose", risponde.
C'è un grande nemico: l'astensionismo. Lo avverte? "La gente - va avanti Giani - non sa nemmeno che ci sono le elezioni: il voto viene dato per scontato come se i sondaggi avessero sostituito le urne. Lo ripeto sempre: andate a votare, per chiunque ma dimostrate che questa è terra di libertà, democrazia e resistenza".