Regionali in Veneto, i candidati
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Urne aperte domenica 23 e lunedì 24 novembre per scegliere il presidente di Regione. Ecco cosa sapere
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Domenica 23 e lunedì 24 novembre gli elettori di Veneto, Campania e Puglia sono chiamati a eleggere il presidente di Regione e la Giunta regionale. L'elettore deve presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi non ha la tessera o l'ha smarrita, può chiederla all'ufficio elettorale del Comune di residenza. A parte le eccezioni espressamente previste dalla legge, ciascun elettore vota nel Comune di residenza e nella sezione elettorale presso cui è iscritto. Ecco quando, come si vota e quali sono i candidati Regione per Regione.
Per le Regionali in Veneto si vota dalle 7 alle 23 di domenica 23 novembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 novembre. Al termine inizieranno le operazioni di scrutinio. Gli elettori sono chiamati a scegliere il presidente della Giunta regionale e i componenti del Consiglio regionale.
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Il candidato del Centrodestra è Alberto Stefani (sostenuto da Lega, Fdi, Fi, Udc, Noi Moderati, Liga Veneta Repubblica). Deputato con la Lega dal 2018 ed ex sindaco di Borgoricco, Comune in provincia di Padova, dal 2019 al 2024, è segretario della Liga Veneta dal 2023 ed è vicesegretario federale della Lega dal 2024. Giovanni Manildo è il candidato del Centrosinistra (sostenuto da Pd, M5s, Avs, Il Veneto che Vogliamo, Rete delle Civiche Progressiste, +Europa, Volt Italia, Psi, Movimento Socialista Liberale). Ex consigliere comunale a Treviso, dal 2013 nel 2018 è stato sindaco della città. Ci sono altri tre candidati: Fabio Bui (Popolari per il Veneto); Marco Rizzo (Democrazia sovrana popolare) e Riccardo Szumski (lista Resistere).
Viene proclamato presidente della Regione il candidato che ottiene la quota più elevata di consensi, a prescindere dal numero dei voti. Qualora superi il 40% dei voti validi, scatta un premio di maggioranza che garantisce al vincitore il controllo del 60% dei posti in Consiglio. Per entrare in Consiglio serve il 5% per le coalizioni e il 3% per le liste coalizzate.
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Come si vota? Con un segno sul nome del candidato e/o sul simbolo situato accanto; con un segno sul simbolo di una lista specifica che lo sostiene, aggiungendo o meno il nome di un candidato consigliere; scrivendo il nome di un candidato consigliere accanto al simbolo della sua lista (il voto si estende anche al candidato presidente); con il voto disgiunto, ossia si può votare per una lista e un candidato non a essa collegata. L'elettore può scrivere il nome di due consiglieri: in questo caso devono essere di genere differente, pena l'annullamento della seconda preferenza.
I cittadini campani sono chiamati a scegliere il presidente della Giunta regionale e i componenti del Consiglio regionale. Si potrà votare dalle 7 alle 23 di domenica 23 novembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 novembre. Terminata la seconda giornata, avrà subito inizio lo spoglio delle schede.
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Il candidato presidente del Centrodestra è Edmondo Cirielli (sostenuto da Fdi, Fi, Lega, Cirielli Presidente, Noi Moderati, Udc, Democrazia Cristiana con Rotondi, Pensionati - Consumatori). Generale di brigata dei carabinieri, è stato consigliere regionale in Campania (1995-2001) e presidente della provincia di Salerno (2009-2012). Deputato alla Camera dal 2001, è viceministro agli Affari esteri e coordinatore dell'Esecutivo di Fratelli d'Italia. Il candidato governatore del campo largo del Centrosinistra è Roberto Fico (sostenuto da Pd, M5s, Avs, Fico Presidente, A Testa alta, Noi di Centro-Noi Sud, Avanti Campania, Casa Riformista). Ex presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai (2013-2018) ed ex presidente della Camera (2018-2022), è stato uno dei volti più conosciuti del Movimento 5 Stelle. In corsa altri tre candidati governatori: Nicola Campanile (Lista PER - Per le persone e la comunità), Stefano Bandecchi (Dimensione Bandecchi) e Giuliano Granato (Campania popolare, lista che unisce Potere al popolo, Partito comunista e Rifondazione comunista).
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Come si vota? Si vota tracciando un segno su una lista che si estende al candidato presidente; tracciando un segno sul rettangolo con il nome del candidato presidente; con il voto disgiunto, ossia tracciando un segno su un candidato presidente e su una lista che non lo sostiene. Per le preferenze: si può scrivere il nome di uno o due candidati consiglieri della lista votata. In caso di due preferenze, i consiglieri devono essere di genere diverso, pena l'annullamento della seconda.
Viene eletto il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi. Non c'è dunque una percentuale da superare e non è previsto un turno di ballottaggio: vince il candidato che ottiene più voti validi degli altri. Il presidente eletto diventa, di diritto, componente del Consiglio regionale. Entra in Consiglio anche il secondo più votato, ossia il candidato alla carica di governatore che ottiene un numero di voti validi subito inferiore a quello del candidato proclamato presidente.
Anche in Puglia si vota per le elezioni regionali. I cittadini possono recarsi alle urne dalle 7 alle 23 di domenica 23 novembre e dalle 7 alle 15 di lunedì 24 novembre. Domenica si vota dalle 7 alle 23, mentre lunedì dalle 7 alle 15.
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Il candidato del Centrodestra è Luigi Lobuono (sostenuto da Forza Italia, Lega, Fratelli d'Italia, Noi Moderati Civici per Lobuono, La Puglia con Noi per le circoscrizioni elettorali di Taranto, Lecce e Barletta-Andria-Trani). Imprenditore, nel 2004 da presidente della Fiera del Levante è sceso in campo per la corsa a sindaco di Bari. Il candidato del Centrosinistra è Antonio Decaro (sostenuto da Pd, M5s, Avs, Decaro presidente, Per la Puglia, Avanti Popolari con Decaro presidente). Europarlamentare con il Pd dal 2024, è stato sindaco di Bari (2014-2024) e presidente dell'Anci (2016-2029). Gli altri candidati sono Sabino Mangano (Alleanza Civica per la Puglia) e Ada Donno (Puglia Popolare e Pacifista).
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Come si vota? Tracciando un segno su una lista, che si estende al candidato presidente; tracciando un segno sul rettangolo con il nome del candidato presidente; tracciando un segno sia sulla lista, sia sul candidato presidente; col voto disgiunto, tracciando un segno su un candidato presidente e su una lista che non lo sostiene. Per le preferenze, si può scrivere il nome di uno o due candidati consiglieri della lista votata. In caso di due preferenze, i consiglieri devono essere di genere diverso, pena l'annullamento della seconda.